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 2022  gennaio 30 Domenica calendario

L’ospedale pubblico per cani e gatti

Accoglienza e sala operatoria, ricovero e degenza. Il primo ospedale comunale di Roma per cani e gatti sarà realizzato alla Muratella di via della Magliana, nello storico canile romano che ospita gli animali a quattro zampe abbandonati e spesso infortunati per curarli e avviarli all’adozione.
«Al momento nelle strutture comunali abbiamo 800 cani e 500 gatti – riferisce Sabrina Alfonsi, assessora all’Ambiente della giunta capitolina guidata dal sindaco Roberto Gualtieri —. Sono curati dai volontari veterinari dei centri in collaborazione con la Asl Roma 3, ma le cure sono del tutto insufficienti».
Il progetto dell’ospedale sarà completato entro l’estate con un finanziamento di 150 mila euro e nel 2023 partiranno i lavori per la realizzazione della struttura con fondi per 3,5 milioni. «Inizialmente – spiega Alfonsi – sarà dedicato agli animali ricoverati nelle strutture comunali ma la prospettiva è quella di allargare l’accoglienza anche a quelli dei residenti». E dalla Regione il consigliere Simone Lupi (Pd) ha già presentato una mozione per istituire in ogni provincia un ospedale pubblico veterinario.
Un plauso è giunto da Claudio Curatolo, responsabile del nucleo Guardie Zoofile di Roma dell’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali). «Ben venga il progetto che aiuterà molti animali abbandonati». E la richiesta è subito chiara: «Ci vorrebbe un pronto soccorso h24». Infatti le cliniche private che si occupano di ricoveri, «hanno prezzi astronomici che non tutti si possono permettere e molti animali non vengono curati».
Sono migliaia a Roma i veterinari, molti disposti alla visita domiciliare dagli 80 ai 100 euro (esclusi i farmaci) ma quasi tutti solo fino a venerdì. «Posso intervenire ma non prima di una settimana» la risposta alla chiamata ieri pomeriggio al ProntoPro. E sono solo 5 le cliniche aperte con pronto soccorso anche il weekend, dove però verso le 18,30 di sabato per ore non rispondeva nessuno.
«Ho pagato 3.000 euro per 40 giorni di ricovero del San Bernardo colpito da setticemia – racconta Paola, residente ai Parioli. – Aveva preso un forasacco al parco che gli ha perforato la milza».