Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2022  gennaio 20 Giovedì calendario

Ritratto di Jackie Kennedy

«Non dimenticate, ci fu un luogo che per un breve, splendente momento venne chiamato Camelot». Secondo quello che dichiarò in un’intervista a Life colei che è stata forse la first lady più nota d’America, quella frase era amata dal marito. Pare che provenisse da un brano di un musical, intitolato Camelot, che fa riferimento al mitico regno di re Artù. E ha finito per indicare, nella cultura di massa, il mondo creato da Kennedy, un mondo idealizzato di eroi e grandi imprese. Il mito, alimentato da lui stesso, non reggerà alla prova della realtà.
La first lady è, ovviamente, Jacqueline Bouvier, nota come Jackie. E il marito è John Fitzgerald Kennedy, Presidente degli Stati Uniti dal 1961 al 1963, ucciso a Dallas il 22 novembre 1963. È rimasta nella memoria collettiva l’immagine di lei con un tailleur rosa di Chanel macchiato di sangue, sulla macchina scoperta dove Kennedy è stato appena assassinato.
UPPER CLASS
Jackie nasce a Southampton il 28 luglio 1929. Ha una sorella più piccola, Lee. La sua è una famiglia dell’upper class e questo le consente un’educazione di livello, anche se il padre John Bouvier III è un uomo con molte debolezze, fra cui l’alcool. Dopo la separazione dei genitori, la madre Janet sposa il ricchissimo erede della Standard Oil.
Già da bambina Jacqueline diventa un’abile cavallerizza. Si appassiona alla fotografia, la pittura, l’arte. Frequenta fra il 1947 e 48 il Vassar College – dove Mary McCarthy ambienta parte del suo libro The Group – in seguito si laurea in Belle Arti alla George Washington University. Poi va a Parigi, alla Sorbona. Inizia quindi a lavorare al Washington Times, e conosce il giovane John Fitzgerald Kennedy, senatore del Partito Democratico. Questi appartiene al ricchissimo clan omonimo, una sorta di aristocrazia americana.
CINISMO
Il padre Joseph, detto Joe, discende da una famiglia di irlandesi emigrati, e ha fatto fortuna con abilità, cinismo e spregiudicatezza. Ha sposato Rose Fitzgerald, da cui ha avuto nove figli (fra i quali Robert e Edward), è stato ambasciatore in Inghilterra dal ’38 al ’40. In quel periodo, ha mostrato una certa ammirazione per la Germania nazista. Estremamente ambizioso e duro, sogna per i maschi un destino presidenziale e ne costruisce la carriera passo dopo passo.
John e Jackie si sposano a Newport, il 12 settembre 1953, con un gran ricevimento. I Kennedy sono molto competitivi, sportivissimi, brillanti. Luogo di predilezione del clan è l’isola di Martha’s Vineyard. La coppia avrà quattro figli, ma due moriranno subito: resteranno Caroline e John Fitzgerald detto John John. Molte sono le foto dei due bambini, fra cui quella di lui che gioca sotto la scrivania del padre.
L’8 novembre 1960, Kennedy vince le elezioni e diventa il trentacinquesimo Presidente degli USA. Insieme a Jackie, forma una coppia ammirata e di grande fascino. L’America vive una nuova stagione, fatta di sogni e speranze. Lei si occupa di sistemare gli interni della Casa Bianca, riunisce ospiti illustri, fra cui artisti e premi Nobel, sceglie menu francesi, aiuta il marito nei rapporti internazionali. Diventa un’icona dello stile, grazie ai raffinati abiti bon ton creati dagli stilisti. In occasione di un viaggio in Francia, il suo successo è tale che il marito dichiara: «Sono il signore che ha accompagnato Jackie Kennedy a Parigi». Viene spesso in vacanza in Italia; molte sono le immagini di lei a Capri e in Costiera amalfitana. Benché non si sappia, però, il matrimonio sta andando male, Kennedy si rivela un donnaiolo – molto si è parlato della sua frequentazione con Marilyn Monroe, che gli canta: «Happy birthday Mr. President» assai cinico. Commette inoltre diversi errori in politica, soprattutto estera.
Tutto finisce drammaticamente con l’assassinio di Dallas. Storica è la foto di Jackie ai funerali, vestita di nero e con il velo, che stringe i figli accanto a sé. Il piccolo John fa il saluto miliare al feretro. In seguito, «la vedova d’America» si sposta a New York. Sostiene il cognato Bob (Robert) nella campagna presidenziale, ma quando anche lui viene assassinato sceglie di lasciare gli Stati Uniti con i figli.
LA SORPRESA
Fra lo stupore e lo shock generale, il 20 ottobre 1968 sposa l’armatore greco Aristotele Onassis. Lui era legato a Maria Callas, che apprende la notizia dalla stampa. Alexander, figlio di Onassis (che morirà in un incidente aereo come John John) pare commenti: «A lui sono sempre piaciuti i bei nomi, a lei i bei patrimoni». Nel contratto è tutto regolato minuziosamente, ma il matrimonio va male. Onassis muore nel marzo 1975, Jackie accetta una liquidazione dalla figlia di lui, Christina, con cui i rapporti sono pessimi.
Tornata a New York, si lega a Maurice Tempelsman. Sembra che abbia detto: «La prima volta ci si sposa per amore, la seconda per soldi e la terza per avere compagnia». Muore il 19 maggio ’94 per un tumore, nel suo appartamento su Fifth Avenue. Viene sepolta accanto al marito John, nel cimitero di Arlington. Quella che, nel bene e nel male, resta l’unica coppia reale americana è di nuovo insieme.