ItaliaOggi, 20 gennaio 2022
A San Giovanni in Persiceto tutti pagano le tasse
Lorenzo Pellegatti, quasi 70 quasi, è originario di Ficarolo ma a 8 anni si trasferì con la famiglia a San Giovanni in Persiceto, 28mila abitanti nella città metropolitana di Bologna. Nel 1979 si è laureato in Ingegneria all’università di Bologna, è stato dipendente di alcune aziende, poi libero professionista, soprattutto nel settore della sicurezza ambientale. Alla vigilia della pensione ha accettato di guidare una lista civica (Impegno Comune), come indipendente di centro destra. Ce l’ha fatta col 54,1% al ballottaggio.
Da subito ha messo al primo posto del programma amministrativo la lotta all’evasione delle tasse comunali. «Se le paghiamo tutti l’importo è lieve». E ha cancellato la nomea degli italiani che non vogliono pagare le tasse. «Forse quelle tasse che non sanno dove vanno a finire» Perciò è stato rieletto senza colpo ferire col 51,5% ma al primo turno e da tre anni siede sulla sedia più alta dei Comuni italiani quale leader dell’antievasione.
Se Mario Draghi resterà a Palazzo Chigi ha detto che lo premierà. Afferma: «È vero, per il terzo anno consecutivo il Comune di Persiceto risulta essere quello che in Italia ha ricevuto il premio più importante nell’ambito della collaborazione al contrasto dell’evasione fiscale e contributiva. Attendiamo a breve il versamento da parte dell’Agenzia delle entrate per la somma di 912.502,57 euro, quindi quasi un milione di euro che, come al solito, sarà ricollocato all’interno del bilancio comunale e impiegato a beneficio dell’intera collettività. Questa operazione di recupero delle somme derivanti dall’evasione fiscale è possibile grazie a un protocollo regionale d’intesa tra Anci e Agenzia delle Entrate per la definizione dei programmi di recupero dell’evasione, a cui il nostro Comune ha aderito.
Il protocollo prevede l’invio di segnalazioni locali qualificate, definite da una serie di provvedimenti del direttore dell’Agenzia delle entrate, con l’indicazione di concentrare l’intervento su cinque aree: commercio e professioni, urbanistica e territorio, proprietà edilizia e patrimonio immobiliare, residenze fittizie all’estero, beni indicativi di capacità contributiva».
La somma versata al Comune, sia quest’anno che negli anni precedenti, corrisponde al 100% del recupero effettuato dall’Agenzia delle entrate sul territorio del Comune e riguarda le sole evasioni da imposte statali, quindi non necessariamente effettuate da residenti. «Quando il Comune fa verifiche sui tributi locali e trova casi di evasione, oltre a fare i dovuti accertamenti interni, segnala i nominativi all’Agenzia delle entrate», spiega Pellegatti. «Nel caso l’Agenzia individui su questi nominativi evasioni anche per i tributi di competenza statale trasferisce il 100% del recupero al Comune. Quello dei Comuni è un contributo fondamentale per recuperare parte di quei quasi 110 miliardi di euro sottratti alle casse pubbliche».
Questo programma di detassazione del Comune sostiene le imprese in difficoltà ma è anche un aiuto all’economa locale poiché consente una serie di investimenti in opere pubbliche. San Giovanni in Persiceto ha fatto meglio di Roma (66mila), Milano (354mila), Torino (518mila) e Bologna (259mila) (i dati sono forniti della Direzione finanze del ministero dell’Interno). Al secondo posto c’è Genova con oltre 580 mila euro di recupero, ma distanziata di molto.
Il sindaco non ha dubbi, la conoscenza del territorio, quella legata alle informazioni che vengono acquisite, è fondamentale. «Se nel mio Comune per esempio c’è un’area edificabile di 10mila metri quadri e viene dichiarato un valore Imu di 500mila euro, è chiaro che su un territorio come questo il prezzo è assolutamente al ribasso», dice. Da questo capiamo che qualcosa non va». E scatta l’operazione che porta al recupero dell’evasione. Tanti encomi ma anche un lamento: «Questa attività costa fatica al Comune, che deve dedicare parte del proprio lavoro a quello che un tempo era prerogativa esclusiva delle istituzioni centrali dello Stato. Per fortuna i nostri tecnici sono persone attente e qualificate. Ma vorremmo che l’impegno dei Comuni in questa meritoria attività fosse tenuto in maggiore considerazione».
«Guardi, se c’è la volontà l’evasione si sconfigge e inoltre viene a mancare la spinta a non pagare», dice il riconfermato assessore al Bilancio, Massimo Jakelich. «Noi incrociamo i database a nostra disposizione e ad esempio quando ci sono utenze che non corrispondono alle metrature, quando i valori dell’Imu non sono coerenti o quando il valore indicato nell’atto di compravendita di un terreno edificabile è anomalo, interveniamo».
Secondo il Centro studi di Unimpresa, in Italia ogni anno l’evasione fiscale ammonta a 110 miliardi di euro, di cui 38 miliardi relativi all’evasione dell’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il coronavirus non ha aiutato i funzionari che si occupano di recuperare i soldi evasi: nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza il governo ha previsto una netta diminuzione del recupero dell’evasione, da 15,6 a 8,8 miliardi, a causa del rallentamento degli accertamenti dovuto all’epidemia. A San Giovanni in Persiceto assicurano però che il loro impegno non avrà riduzioni. Ma di fronte a queste cifre appare quasi un miracolo quanto recuperato qui.
Oltre a questo trofeo antievasione il sindaco ha aperto sportelli «per supportare i ragazzi e le loro famiglie in un periodo purtroppo ancora molto complesso e ricco di insidie anche a livello psicologico». Altri punti d’ascolto sono stati allestiti per aiutare le donne vittime di violenza: «A disposizione delle associazioni che si occupano di questo problema».
Spiega il primo cittadino: «Il servizio si rivolge a tutte le donne a rischio di emarginazione sociale, discriminazione e violenza fisica o psicologica, con l’obiettivo di ascoltarle e sostenerle. Il progetto mira infatti a intervenire sul tema della violenza di genere sia in chiave di prevenzione ed emersione del fenomeno che di supporto alle vittime.
Oltre a operatrici qualificate per l’ascolto, lo sportello offre sostegno psicologico e consulenza legale e organizza attività per il recupero del benessere psico-fisico e il rafforzamento dell’autostima. Ci sono temi che non hanno colore politico».
Forse riceverà un encomio dal fronte femminista anche per questo attivismo a favore delle donne che può avvenire perché la lotta all’evasione rappresenta una boccata d’ossigeno per il bilancio comunale, che ammonta complessivamente a 23 milioni di euro.