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 2022  gennaio 19 Mercoledì calendario

Periscopio

Ma sì, ho 68 anni e ho visto 63 governi...Brunello Cucinelli stilista del cashmere. Conferenza stampa.
Il centrodestra va dritto su Berlusconi e si crea l’ipotesi di un ballottaggio. Berlusconi ci crede molto. Salvini e Meloni un po’ meno, ma non sanno come dirglielo. Vittorio Sgarbi.
Mai come stavolta un Parlamento che detiene il record dei cambi di casacca e si accinge a essere drasticamente ridotto (600 membri anziché 945) appare lontano dai cittadini. Aldo Cazzullo. Corsera.
Chi ritiene di puntare sul gruppo Misto commette un errore blu. Il Misto è una cosa che segue, non che genera una candidatura al Quirinale. Enrico Costa di Azione. Libero.
I fuoriusciti grillini sono ormai un centinaio, ma non riescono a mantenere un’identità unitaria di ex. Proprio come i tanti espulsi della scorsa legislatura, vagano disperati fra il gruppo misto e i partiti che hanno accolto qualche profugo. Si offrono al miglior offerente. Non hanno alcun peso politico, perché sono troppo sparpagliati. Mauro Suttora (Federico Ferraù). Il Sussidiario.net.

Berlusconi di Gianni Letta si fida. Infatti ha usato le sue parole per rivolgersi a Matteo Salvini e Giorgia Meloni, che gli chiedevano conto dei numeri necessari a superare il quorum: «Non chiedetemi se io ho i numeri. Ditemi intanto se ci sono i vostri numeri per me». Al resto ci pensa Confalonieri con i suoi intermediari e i suoi contatti. E se qualcuno pensa sia un bluff, lui si pone a garanzia della serietà dell’operazione, che «non è impossibile». Tommaso Labate. Corsera.
Nella storia democratica un politico eletto veniva giudicato alla fine del suo mandato. Oggi viene giudicato, fustigato, esaltato, sono pochi secondi da qualsiasi suo atto o dichiarazione. E di conseguenza reagisce. Senza che si ristabiliscano regole per l’informazione digitale, la democrazia non sarà più quella che conosciamo dai tempi dei greci. Armen Sarkissian, presidente dell’Armenia, fisico docente all’Università di Cambridge. (Barbara Carfagna), Speciale-Tg1.

È l’ultimo possente messaggio lanciato da David Sassoli con la sua bara coperta solo dal drappo azzurro con le stelle gialle dell’Unione. Una bandiera che eravamo abituati a veder sventolare accanto a quella italiana, non anche in sua vece. David ci ha detto ieri che è giunto il tempo nel quale la bandiera azzurra europea può fare da sola. Non per sostituire quella italiana, ma per rappresentarla assieme a quelle della Francia o dell’Ungheria o di ogni altro Stato membro dell’Unione. Paolo Costa, ex sindaco di Venezia, Pd. Corriere del Veneto.
«Ciao papà» dice al microfono, Giulio, 28 anni, figlio di David Sassoli, quando parla durante la cerimonia funebre. La voce è strozzata, ma si fa forza: «Oggi mi lasci tante cose, ma sicuramente non i capelli» sorride alludendo alla sua completa calvizie. AdnKronos.

Il mondo da cui è uscito David Sassoli era un mondo piccolo, tra la strada e l’oratorio, la dottrina ed il calciobalilla, in cui si incrociavano i pensieri e i maestri e dove il Vangelo con Gesù rappresentava sempre la vera rivoluzione. Giangiacomo Schiavi. “Scarp de’ tenis”, periodico della Caritas ambrosiana.
Il gruppo Misto ha delle sliding doors, porte girevoli, che consentono di entrare e uscire con grande libertà. Pino Pisicchio che guidò il Misto nella passata legislatura. Agi.
Giovanni Toti avverte: «Se il centrodestra dovesse fallire sul Cavaliere, poi avrebbe difficoltà a far dialogare gli altri». E Osvaldo Napoli: «Le elezioni vanno costruite con il dialogo, non con il pallottoliere». Adnkronos.
Si è cercato troppo spesso di dare, sui vaccini, certezze assolute. Si doveva comunicare immediatamente che i vaccini non sono un’armatura invincibile. Non esiste un bianco e un nero. Esistono invece probabilità, intervalli di fiducia, limiti previsionali, che necessitano l’abbandono del pensiero binario sintetizzato dalla contrapposizione “il vaccino funziona o non funziona”. Detto questo, ciò che sta succedendo con Omicron è la prova più lampante della importanza dei vaccini. Con il numero dei casi che vediamo oggi, sarebbe un disastro senza i vaccini. Anthony Fauci, massimo virologo Usa, alla università la Sapienza di Roma.

È praticamente impossibile sradicare questo virus su scala mondiale per sempre. È anche altamente improbabile che riusciremo a eliminarlo negli Stati Uniti e in Italia. Il nostro obiettivo deve essere tenerlo sotto controllo. E non siamo ancora a questo punto. Anthony Fauci, 81 anni, italo-americano, massimo virologo Usa, nel suo discorso all’Università la Sapienza di Roma.
Quando si parla senza mascherina le goccioline infette emesse possono diffondersi a oltre un metro di distanza, fino a tre metri con un colpo di tosse e a sette con uno starnuto. Indossando invece le mascherine chirurgiche e FFP2 il rischio di contagio diventa praticamente trascurabile, sia che si parli, si tossisca o starnutisca. Francesco Picano, docente del Dipartimento di Ingegneria industriale all’Università di Padova.
Omicron dovrebbe mollare la presa, almeno negli Stati Uniti, dalla seconda metà di gennaio. Ma, dopo due anni di pandemia, dovremmo avere imparato che occorre prepararsi per evitare sorprese. I dati sono tutti importanti. Se non li avessimo sarebbe come guidare nella notte a fari spenti, tuttavia andrebbero comunicati in modo più istituzionale, trattando il cittadino come una persona matura. Alessandro Vespignani, 56 anni, direttore del Laboratory for the modeling of biological and Socio-technical Systems, alla Northeastern University di Boston. (Giuseppe Sarcina). Corsera.

Non ho conosciuto Peggy Guggenheim, era troppo fissata con l’arte moderna. La incontrava mia moglie dal parrucchiere Gino, a Venezia, in Frezzaria. Pretendeva la messa in piega anche per il suo cane. Pietro Scarpa, collezionista e antiquario. (Stefano Lorenzetto). Corsera.
Sono terroristi ma anche mafiosi, mercenari «born to kill», kapò dei lager stalinisti e nazisti, guaglioni e malavita di Gomorra. Di questi squilibrati si possono raccontare le storie, gli amori, le amicizie e le sciagurate imprese, come fanno Barra e Ventura nel loro “Borghesia violenta”, che si legge d’un fiato. Ma è bene ricordare che sono le storie non di casi umani ma di casi clinici, di nosferatu politici, di mostri morali. Diego Gabutti (ItaliaOggi).
È difficile morire in piedi quando si è stati tutta una vita in ginocchio. Roberto Gervaso.