il Fatto Quotidiano, 18 gennaio 2022
La Gazzetta del Mezzogiorno verso la chiusura
La Gazzetta del Mezzogiorno, storico quotidiano con 134 anni di vita alle spalle, rischia di nuovo la sospensione delle pubblicazioni. E c’è da temere anche che il giornale non torni più in edicola. Il prossimo 31 luglio si scioglieranno i contratti di gestione della testata fra la società Mediterranea che ne è proprietaria e la Ledi srl, società del gruppo di ristorazione Ladisa che ne è affittuaria. Quest’ultima, subentrata all’Edisud dopo il fallimento, s’è vista respingere dal Comitato dei creditori la proposta di concordato e ora toccherà al Tribunale decidere il futuro del giornale e dei suoi giornalisti.
Nel frattempo, s’era già fatta avanti un’altra pretendente: la Ecologica S.p.a. che fa capo al gruppo Miccolis (autobus, lavori portuali, bonifiche, rifiuti), che “manifesta la propria disponibilità a mantenere inalterati gli attuali livelli occupazionali a partire dal prossimo agosto e fino alla definizione di un piano industriale da concordare con le relative rappresentanze sindacali”. Giudice e curatori fallimentari dovranno prenderne atto e valutare la praticabilità. Sotto la gestione Ladisa, la Gazzetta ha cambiato il direttore responsabile: al posto di Giuseppe De Tomaso è stato nominato Michele Partipilo, soprannominato in redazione “Mister Bce” perché ai tempi della Brexit incorse – da caporedattore centrale – in un clamoroso infortunio professionale. Il giornale uscì con il titolo “La Gran Bretagna resta in Ue”, mentre gli inglesi abbandonavano l’Unione europea. Da allora, il quotidiano ha continuato a perdere copie, scendendo ormai sotto quota 8 mila.