ItaliaOggi, 15 gennaio 2022
La baguette della discordia
La baguette della discordia. In Francia, l’annuncio di Michel-Édouard Leclerc, patron dei supermercati E.Leclerc, di bloccare, per sei mesi, a 29 centesimi il prezzo della baguette, il tipico pane francese, ha scatenato l’ira funesta dei panettieri e dei produttori cerealicoli. I loro rappresentanti denunciano «prezzi volontariamente distruttori di valore, proprio mentre il governo e l’insieme delle filiere lavorano per remunerare in maniera equa gli agricoltori».
In media una baguette costa 0,90 euro, con un margine compreso fra 10 e 15 centesimi, secondo Dominique Anract, presidente della Confédération nationale boulangerie-pâtisserie française. Dal canto suo, Michel-Édouard Leclerc assicura che è più di un anno che la baguette bianca primo prezzo viene venduta «senza problemi» tra 0,24 e 0,32 euro non solo nei supermercati E.Leclerc ma anche nei negozi concorrenti.
A fare infuriare i panettieri è stato non tanto l’annuncio ma il fatto che il presidente della omonima catena di supermercati se ne sia gloriato. «Anche senza fare margini, non vedo come Leclerc possa arrivare a questo prezzo, tenuto conto dei costi delle materie prime, dei salari e degli oneri, e senza contare tutte le spese fisse (affitti, energia, imposte e tasse)…», ha spiegato Anract.
In Francia i panettieri non realizzano più del 56,7% della produzione di pane, contro l’8,8% della grande distribuzione e il 34,5% degli industriali e dei terminali di cottura che riforniscono ristoranti e mense scolastiche.