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 2022  gennaio 15 Sabato calendario

La nascita del Tg5 trent’anni fa

Martedì 13 gennaio 1992 andava in onda il Tg5 diretto da Enrico Mentana. Il Corriere ne dà notizia il giorno seguente con due articoli nelle Cronache italiane: la recensione del critico (di tutto il pezzo salverei una frase: «Ci sarebbe ancora un aggettivo per definire la qualità di un Tg, credibile. La credibilità è il bene più prezioso dell’informazione, la sua pulizia: insegna a promettere poco e dare molto. Auguri al Tg5 di Enrico Mentana. Ma il difficile viene ora») e il pezzo di cronaca firmato Corrado Ruggeri. Molto più interessante. C’è il racconto dell’arrivo al centro di produzione Safa Palatino di Cristina Parodi su un’Alfa 164 con autista, «una specie di zucca fatata che la porta, da Cenerentola del 2000, nel mondo dell’informazione miliardaria». 
Silvio Berlusconi si materializza su uno schermo per i primi complimenti dopo l’edizione delle 13: «Mi piacciono pulizia, ritmo e scelta delle notizie». Si insiste molto sul fatto che il nuovo tg si rivolge alla gente più che al Palazzo. C’è il commento di Biagio Agnes, ex presidente della Rai: «Copiare per copiare, hai copiato le 13,30 invece delle venti». Spiega Mentana: «Tradotto dal “raiese” vuol dire che secondo Agnes ho scelto la linea popolare». Il presidente Cossiga manda un messaggio di auguri: «Mi auguro che il Tg5 con la sua corretta informazione accompagni i cittadini italiani nel loro sforzo per la rifondazione di una Repubblica fondata sul nuovo patto nazionale all’insegna della democrazia e della libertà». Dal raiese al cossighese. Poi c’è il commento al primo intoppo tecnico, su un delitto di Firenze, con il servizio che dalla regia non parte e, per concludere il primo cicchetto di Mentana «severo ma con garbo». Non si capisce bene però a chi si rivolga: «Non ti preoccupare, anch’io ho sbagliato il primo giorno, ero troppo gasato. Abbassati di un tono, ma non smettere mai di essere entusiasta». Trent’anni fa.