Corriere della Sera, 14 gennaio 2022
Il fenomeno Gayle
Con la rabbia e la schiettezza che solo i teenager possono tirare fuori, Gayle manda tutti a quel paese nei tre minuti scarsi di una canzone: si chiama «Abcdefu» ed è già un successo generale, esplosa in rete, colonna sonora di oltre 2 milioni di video su TikTok, e poi dilagata anche nelle classifiche. Il debutto di questa 17enne texana dai capelli metà rossi e metà neri staziona da un paio di mesi tra i brani più ascoltati di Spotify (ha più di 330 milioni di stream ed è in vetta alla global chart), è al numero uno di entrambe le classifiche «global» di Billboard e anche in Italia, già disco d’oro, è entrata nella top 10 dei singoli più venduti.
La canzone, in sé, non ha nulla di particolarmente originale, è orecchiabile e divertente come tante hit pop e ha un testo molto semplice. Ma funziona nell’immediatezza delle brevi clip dei social e poi nasce da uno sfogo rivolto a un ex in cui più o meno chiunque può ritrovarsi. «La cosa ridicola è che è partito tutto perché cercavo in ogni modo di essere gentile ed educata – racconta Gayle, collegata via Zoom dagli States —. Mi sono lasciata con questo ragazzo, non perché avesse fatto qualcosa di male, ma semplicemente perché le cose non andavano. E un po’ alla volta mi sono resa conto che avevo degli standard davvero bassi nelle relazioni e su come farmi trattare. D’altra parte avevo 15 anni, non sapevo nulla di queste cose. Lui non mi sosteneva mai, non mi diceva cose carine e io pensavo andasse bene perché ci tenevo. Così, quando è finita, ho fatto di tutto per mantenere la nostra amicizia, parlavamo per ore al telefono e anche se notavo piccole cose che mi facevano arrabbiare, facevo finta di niente perché ero così orgogliosa di come avevo gestito la faccenda».
A farle aprire gli occhi è stata un’amica che le ha raccontato di come invece questo ragazzo parlasse male di lei alle sue spalle. La Gayle conciliante, a quel punto, è diventata una furia e ha rivolto un bel «f..k» non solo all’ex, ma anche a sua madre, a suo padre, agli amici, alla sua macchina, «a tutti tranne che al tuo cane», dice nel testo. Un elenco di «vaffa» che ha un effetto liberatorio: «Credo che tutti abbiamo una persona che ci ha fatto sentire così, sia l’ex, il collega o il capo – dice Gayle —. E poi trovo anche giusto, certe volte, darsi lo spazio per arrabbiarsi. Ho passato tanto tempo a scappare dalla mia rabbia pensando che sarei stata una persona migliore e invece mi sono solo arrabbiata di più. In questo momento c’è la tendenza a volersi mostrare felici per forza, invece è normale avere emozioni negative ed è importante processarle».
Visto che Gayle, nella sua hit, fa candidamente riferimento a una storia vera, viene da chiedersi che reazioni ci siano state in casa dell’ex: «Il fatto è che l’anno scorso l’ho bloccato ovunque – ride lei —. Ho bloccato tutta la sua famiglia tranne il padre, giusto per infastidirlo. Quindi non so neanche se abbia sentito la canzone, ma in caso sono sicura al 99% che la trova stupida perché ha sempre detto che la mia musica è stupida». A dispetto di un fidanzato non esattamente incoraggiante, l’energia pop-punk di «Abcdefu» ha sfondato, facendo breccia anche in Jimmy Fallon che a inizio mese l’ha ospitata nel suo debutto live televisivo (con una versione censurata del brano).
Gayle (nome completo Taylor Gayle Rutherford) scrive canzoni da quando era bambina: appassionata di jazz e di Ella Fitzgerald, ha iniziato a cantare a 7 anni e subito dopo a suonare il pianoforte e a cimentarsi con i primi brani. Da Dallas si è trasferita a Nashville con la famiglia per puntare tutto sulla musica: «Mi sono applicata tantissimo, facevo dalle tre alle cinque sessioni di scrittura a settimana provando a migliorarmi, cercando idee, dando ogni giorno il meglio di me». L’ex fidanzato, neanche a dirlo, non si è smentito: «Di punto in bianco ha deciso che anche lui voleva scrivere canzoni. Io le ho ascoltate e non ho detto nulla, ma sapete cosa? Facevano veramente schifo».
Ormai, però, lei ha voltato pagina: «Sto lavorando a un ep che spero di pubblicare a marzo e sta per uscire un nuovo brano, anche questo piuttosto arrabbiato – anticipa —. Si intitola “Ur just horny” (“sei solo arrapato”), non so se sia una parolaccia, ma casomai si può sostituire con “sei solo e single”».