Corriere della Sera, 12 gennaio 2022
Eileen Gu, modella ma soprattutto regina dello sci acrobatico americana gareggerà sotto la bandiera cinese
È «born in the Usa», nata negli Stati Uniti, come ricorda con rimpianto la stampa americana. Ma ha scelto di gareggiare sotto la bandiera cinese. E attenzione: potrebbe essere lei la regina delle Olimpiadi invernali di Pechino. Perché Eileen Gu, diciottenne di San Francisco, California, è candidata a una pioggia di medaglie. La ragazza, bionda, bella, studiosa, è fortissima in tre discipline spettacolari e spericolate della neve freestyle: halfpipe, slopestyle e big air, che prevedono evoluzioni e salti funambolici con snowboard e sci.
La sua biografia è già da leggenda: gareggia e vince in Coppa del mondo da quando era ancora una bambina tredicenne, ma non si è fatta distrarre dallo studio: dopo aver passato il Sat (Scholastic aptitude test) con 1.580 punti su 1.600, si è iscritta a Stanford e ha completato il college con due anni di anticipo. Poi ha annunciato su Instagram: «Finora sono stata una studentessa a tempo pieno, ora mi dedico ai Giochi del 2022».
Qualche digressione extrasportiva però, continua a prendersela: fa la modella per le borsette di Louis Vitton, i gioielli di Tiffany, la biancheria intima di Victoria’s Secret ed è testimonial di Brunello Cucinelli. Insomma, miss Gu ha tutti i numeri per essere una superstar dello sport americano. Ma c’è una sorpresa: la stella ha un altro nome, Ailing, che è la versione cinese di Eileen e le è stato dato dalla mamma, emigrata prima della sua nascita da Pechino negli Stati Uniti. E, nel 2019 Eileen-Ailing ha scelto come patria sportiva la Cina.
Lo ha annunciato così: «È stata una decisione incredibilmente difficile, sono gratissima alla federazione di sci e snowboard Usa e a quella cinese che mi dà la possibilità di realizzare i miei sogni. Sono orgogliosa delle mie origini cinesi e ugualmente fiera di essere stata cresciuta negli Stati Uniti (papà californiano, ndr)». Una parte del messaggio è ecumenica: «Ho l’opportunità di ispirare milioni di giovani nella terra dov’è nata mia mamma, la Cina, e gareggiando a Pechino 2022 posso propagandare lo sport che amo». Un passaggio è diplomatico: «Con lo sci, spero di promuovere la comprensione tra i due popoli, aiutare l’amicizia tra le due nazioni». Il finale è progressista: «E se potrò ispirare una ragazza a uscire dagli schemi, sarò felice». Firmato su Instagram con una bandiera americana, una cinese e un cuoricino.
Eileen, oltretutto, non è una finta «oriunda» paracadutata in un mondo estraneo: lei padroneggia un mandarino perfetto, senza accento americano, perché la mamma l’ha mandata ogni anno a studiare per un mese a Pechino, per coltivare le sue radici. Eileen-Ailing cerca di accontentare tutti: «Quando sono negli Usa, mi sento americana. Quando sto in Cina, sono cinese», ha detto dopo aver vinto due ori e un argento alle Olimpiadi giovanili nel 2020.
Un po’ di veleno viene dal Wall Street Journal. Sotto il titolo: «La star cinese è nata negli Usa e ci vive», il quotidiano finanziario osserva che «la sua apparizione alle Olimpiadi non poteva arrivare in un momento peggiore per l’alta tensione Usa-Cina». Però, il ragionamento politico forse nasconde l’invidia yankee per una stella che ha scelto di coronare i sogni di gloria olimpica sotto un’altra bandiera.