il Fatto Quotidiano, 11 gennaio 2022
Ornella Vanoni parla di politica e Quirinale
Ornella Vanoni, chi le piacerebbe come nuovo inquilino del Colle?
(Ci pensa) È difficile…
Senza dubbio.
Ci vorrebbe una persona intelligente, calma, dotata di forte lealtà e soprattutto non attaccata al successo; senza brame di apparire.
Le sarebbe piaciuto il bis di Mattarella?
Se n’è andato poco prima di impazzire.
Cioè?
Non ne poteva più, non reggeva questa situazione. Per questo ha rinunciato.
Draghi?
È uno forte, ha le palle. Però ora deve restare premier, perché mi sembra uno attivo.
Mentre il presidente della Repubblica…
Lo sappiamo: non ha pieni poteri; chi sale al Colle, ora, deve lottare per tenere unita l’Europa, per non mollare un passo rispetto a certe dinamiche internazionali.
Signora Vanoni, è informata.
La politica l’ho sempre seguita.
A questo punto si sbilanci: un nome.
Mio padre: aveva tutte le qualità elencate prima, peccato che è morto.
E Casini?
(Ride) Chi?
L’ex presidente della Camera.
Rispetto a come si sta muovendo è uno possibile.
E come si sta muovendo?
In silenzio, resta zitto, al massimo manda qualcuno avanti. E in queste occasioni è fondamentale. (pausa)
A cosa pensa?
La questione centrale resta l’ambizione.
Quali sono i punti nevralgici della politica?
Pandemia esclusa?
Va bene.
Siamo tar-tas-sa-ti (lo scandisce molto bene e lo ripete pure) e soprattutto non abbiamo alcuna indipendenza energetica. (Pausa). Certo Mattarella…
Ancora?
Guardi che la sua uscita racconta molto della nostra politica: questi non si mettono d’accordo su nulla e lui li ha mollati.
Presidente donna?
Sarebbe bello…
Ma?
Dovrebbe avere la forza della Merkel e una così non si trova facilmente; (pausa) e comunque all’estero sono presidenti reali, con dei poteri.
Berlusconi?
Oddio.
Lui ci crede.
Oddio.
Lui non scherza.
È talmente ricco, ha belle case: si godesse la vita e stesse un po’ più tranquillo.
Lo sta pensionando…
E torno a prima: a una certa età l’ambizione bisogna abbandonarla, altrimenti ti confonde. E molto.
Per gli artisti non è così…
Non è vero: questo vale anche per noi, anche per i registi; (pausa) quanti anni ha?
85 compiuti a settembre.
(Silenzio) Vabbè…
La fidanzata ne ha 32.
Meglio lasciar perdere. Spero.