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 2022  gennaio 11 Martedì calendario

Karex lascia perdere i preservativi

MILANO — Niente sesso protetto, siamo in lockdown. La convivenza forzata tra le mura di casa non ha acceso l’industria dei profilattici, anzi. Più che il contatto prolungato con i partner ha potuto il distanziamento sociale, che ha abbattuto gli incontri occasionali e gli affari dei signori del condom. Tanto da indurre il re dei preservativi, il colosso malese Karex che ne sforna uno su cinque in giro per il mondo, a scommettere su un altro genere di protezione, questo sì spinto dalla pandemia: la produzione di guanti in gomma per uso medico. Il ceo Goh Miah Kiat ha lamentato al Nikkei Asia di aver subìto, negli ultimi due anni, fino al – 40% dell’uso dei suoi anticoncezionali. E ha delineato la via d’uscita: dieci linee di produzione di guanti – altro fiore all’occhiello dell’industria malese – da 2,5 miliardi di pezzi. Segno della distanza che questi mesi rischia di lasciare in eredità ai rapporti personali e, di riflesso, nei consumi.Goh ha indicato le ragioni del tracollo: colpa delle saracinesche abbassate su hotel e motel, che – in particolare nei Paesi meno sviluppati – offrono intimità alle coppie in fuga da case sovraffollate. L’industria del sesso a pagamento, per solito un fattore del mercato, ha poi fatto mancare il suo apporto. E così anche questa filiera si è vista dettare il ritmo dalle chiusure. A inizio pandemia, quando fu l’Est del mondo a fermarsi, la stessa Karex avvertì che il globo rischiava di trovarsi senza contraccettivi, travolto da un boom di domanda e produzioni bloccate. Previsione euforica e, col senno di poi, azzardata. Nell’estate 2020, la Durex brindava a un balzo delle vendite per l’affievolimento del distanziamento che aveva ridotto le «occasioni di contatto intimo». Lo stesso ritornello si riproponeva la scorsa primavera, quando l’industria pronosticava mesi caldissimi, nei quali il vaccino sarebbe stato il lasciapassare per le avventure tra le lenzuola. Sentori di una “hot summer vax”, così era stata definita, che si sono via via ridimensionati.Nell’indagine sui single americani di Match.com si scorgono anche cambiamenti più profondi. Le previsioni libertine «si sono rivelate completamente sbagliate» e il sesso rapido può aspettare: per oltre il 70% un rapporto fin dai primi incontri è off-limits. In Italia, una rielaborazione del rapporto Coop sulle tendenze per il 2022 dice che il sesso è scivolato in fondo alle priorità post- pandemia: il 64% mette tra i buoni propositi il prendersi cura di sé, il 63% l’equilibrio vita-lavoro e solo il 24% la ricerca di un partner. Immaginando un futuro “normale”, solo il 6% dichiara di voler “trovare e dare amore”. E non è allora un caso che le vendite di preservativi nella Gdo tricolore siano rimaste, nel 2021, ancora il 10% sotto il livello pre-pandemia, dato Nielsen confermato dalla linea a marchio Coop “Fallo Protetto”.Il mercato globale dei profilattici già non se la passava bene prima del Covid, tra alternative anti-concezionali e invecchiamento della popolazione. La campagna vaccinale resta un alleato dell’industria: la stessa Karex sta via via riportando gli stabilimenti a pieno ritmo, confidando nel venir meno delle restrizioni. Il recupero, però, non è scontato. All’appello manca un grande cliente: la sanità pubblica. Le campagne governative di distribuzione dei condom si sono interrotte causa Covid, si è lamentato Goh, per il quale ci sono anche pericoli di ripercussioni nella lotta all’Aids. E alcuni sistemi, come l’inglese Nhs, hanno chiuso le cliniche giudicate non essenziali, a cominciare da quelle dedicate al benessere sessuale.