Corriere della Sera, 11 gennaio 2022
Il suicidio di MavaChou
PARIGI Per anni MavaChou e suo marito Adrien hanno raccontato la loro vita privata su YouTube, senza risparmiare ai follower dettagli sui quattro figli e il dolore per il quinto bambino perduto durante la gravidanza. Cronaca di un matrimonio ma anche consigli per gli acquisti, dall’arredamento al miglior braccialetto connesso per misurare l’attività fisica. La separazione ha fatto crollare tutto, il business e le vite personali, che non erano mai state sfere distinte. Entrambi hanno pubblicato video di accuse all’ex, in particolare evocando maltrattamenti sui bambini. I fan si sono schierati per l’uno o per l’altra, e la donna, all’origine della scelta di separarsi, ha ricevuto gli insulti e le minacce più gravi. Lo scorso 22 dicembre MavaChou si è uccisa, a 32 anni.
Pochi giorni prima, il 7 dicembre, la donna è apparsa in tv nella popolare trasmissione «Sept à huit» per parlare delle centinaia di messaggi di odio che riceveva ogni giorno. «È un’ondata incontrollabile, e incancellabile. I commenti di odio sotto ai miei video rimarranno lì per sempre. Chiunque cercherà il mio nome su Internet finirà sempre su queste ondate di disprezzo. È disgustoso, non ho altre parole, mi dispiace». Maëva Frossard (questo era il suo vero nome) si era separata dal marito Adrien nel 2020, e all’inizio il reality su YouTube è andato avanti, con Maëva e Adrien pronti a comparire ancora assieme in video per aggiornare i fan sulle rispettive vicende amorose con nuovi partner.
Se Maëva a un certo punto ha smesso di parlare dell’ex marito, lui ha continuato fino all’episodio del febbraio 2021, quando ha pubblicato su Instagram una storia nella quale accusava l’ex moglie di maltrattare i figli. «È stato orribile ricevere un’accusa simile – ha detto la donna durante la trasmissione tv —, e mi sono detta che la risposta migliore era ignorarla tanto era assurda. Ma per certe persone non reagire equivale ad ammettere le proprie colpe. Eppure i miei figli sono tuttora con me, perché le indagini hanno mostrato che quelle accuse erano false».
L’ex marito non è indagato, e si considera a sua volta vittima dei fan di Maëva: «Siamo stati entrambi travolti dal ciclone dei social media – ha detto prima del suicidio dell’ex moglie —. Tutti e due siamo stati attaccati online, appena abbiamo annunciato la fine del matrimonio. I fan si sono divisi tra me e lei».
La procura di Epinal ha aperto un’inchiesta contro ignoti per «molestie morali che hanno spinto al suicidio».