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 2022  gennaio 09 Domenica calendario

Con l’ayurveda il detox è saporito

Ayurveda, una scienza millenaria con radici indiane. Una scienza che ci pone di fronte a rimedi semplici per affrontare piccole e grandi difficoltà quotidiane. L’ayurveda ha una sua visione della salute. In Occidente si è abituati a pronunciare questa parola per indicare quando si è "fuori dalla malattia". Per l’ayurveda, invece, salute significa che tutto in noi è armonico e in connessione, come se una grande tela nel corpo fosse stata tessuta in modo lineare, colorato e pulito. Senza dimenticare che in quello stesso corpo, l’individuo dovrebbe provare gioia, felicità e una bella voglia di vivere.
Quanto spesso, invece, separiamo il disturbo fisico che abbiamo dall’essere o meno nella gioia? Probabilmente spesso, molto spesso.
L’ayurveda crea relazione: con il corpo, la mente, lo spirito e con tutti i vari coinquilini presenti all’interno di noi, facendo molta attenzione all’equilibrio. In pratica, ogni cosa che è un po’ fuori posto, fuori controllo o che supera l’asticella del bilanciamento viene vissuta come un campanello d’allarme.
In quale momento dell’anno, tra il tepore di casa e il freddo pungente che ci regala l’inverno, ci dedichiamo a mangiare di più? A degustare cibi preparati dai familiari in un ambiente caldo e conviviale come dovrebbe essere quello delle feste di Natale? Questo è un momento dell’anno in cui si supera la famosa asticella dell’equilibrio: mangiando di più, combinando cibi in modo più insano, non aspettando che un pasto venga digerito prima di consumare l’altro, bevendo più alcolici, mangiando più dolci e via dicendo. Quando dovremo quindi considerare la possibilità di ripulirci un po’?
Nell’antichità, sia indiana sia dei Romani, l’anno finiva con il tardo inverno e quello nuovo cominciava con l’arrivo della primavera. Erano mesi importanti per preservare l’energia, per meditare, per copiare la Madre Terra che si riposa e crea il suo movimento di preparazione alla primavera nel sottosuolo.
Il mese di febbraio, come dice la parola stessa, era un mese che portava "febbre"; era il momento perfetto per "bruciare" ciò che nel corpo non serviva più, per prepararsi alla primavera e alla nuova vita che stava arrivando. Gennaio invece, con la fine delle festività, diventa un momento perfetto per dedicarci al detox con accorgimenti giornalieri e molto semplici.
Una precisazione fondamentale: per l’ayurveda non esiste un detox senza sapore. Le spezie, i colori e i gusti rimangono, ma bisogna fare attenzione al quantitativo, alle giuste combinazioni alimentari, al modo di cucinare e al ritmo della stagione che ci circonda.
In sanscrito, lingua usata nell’antichità e che ritroviamo nei più importanti testi che raccontano l’ayurveda, si usa il termine langhana, leggero. L’obiettivo di tutto il detox è condurre il corpo ad una qualità che riporti alla leggerezza.
Piatto per eccellenza nell’alimentazione ayurvedica, quando ci si vuole alleggerire un po’, è il kitchari: semplice, facile da fare e gustoso, una sorta di stufato con riso basmati, fagioli mung e spezie. È un piatto che si potrà ripetere per alcuni giorni consecutivi e che si prepara di volta in volta portando una bella pulizia all’interno del corpo. Ha un sapore gustoso, dato dalle spezie presenti e può essere arricchito dal ghi (burro chiarificato).