la Repubblica, 9 gennaio 2022
Il folle che ha attraversato due volte il confine tra le due Coree
SEUL – Nel novembre 2020 un ex ginnasta nordcoreano ha scavalcato inosservato le recinzioni di filo spinato alte tre metri per entrare in Corea del Sud. Non è stato trovato fino al giorno successivo, mezzo miglio a sud del confine più armato del mondo. È stato uno dei momenti più imbarazzanti per l’esercito sudcoreano. Il giorno di Capodanno quello stesso uomo l’ha umiliato di nuovo facendo il viaggio al contrario, scavalcando le stesse recinzioni e attraversando la zona smilitarizzata per tornare a Nord.
La sua straordinaria impresa non solo ha messo in luce le lacune nella sicurezza della zona cuscinetto larga 4 chilometri, nota come DMZ (zona smilitarizzata), ma ha sollevato la sconcertante domanda sul perché qualcuno avrebbe rischiato la vita attraversandola due volte. La DMZ è fiancheggiata da recinzioni di filo spinato, con campi minati e sentinelle armate. Pochi disertano attraversandola, la maggior parte va in Cina; ed è ancora più raro il cammino inverso. Il ministro della Difesa Suh Wook ha confermato in Parlamento che a varcare la frontiera è stato l’ex ginnasta che aveva disertato nel 2020. Non ne ha fatto il nome, ma altri disertori lo hanno identificato come il 29enne Kim Woo Joo. Dicono avesse pochi amici, e resta un mistero il motivo per cui è tornato a casa. Alcuni deputati hanno ipotizzato fosse una spia, ma il governo non ha trovato prove.
Kim è stato ripreso da una telecamera di sicurezza verso le 13, mentre camminava verso un’area vietata ai civili a sud della DMZ. È stato trasmesso un avvertimento dagli altoparlanti, e sembrava aver svoltato verso un villaggio vicino. Sei ore dopo stava scalando la prima recinzione della DMZ. Tre telecamere hanno catturato la scena, ma il soldato che ne monitorava nove su un unico computer non l’ha visto. Ore dopo, nel cuore della notte, i dispositivi di osservazione termica ne hanno rilevato la presenza nella DMZ, in viaggio verso la Corea del nord.
Dei circa 34mila nordcoreani che hanno disertato al Sud, 30 sono misteriosamente riemersi nel Nord negli ultimi dieci anni. Alcuni sono stati ricattati per farli tornare. Altri sono fuggiti dai reati commessi. Altri ancora non erano riusciti ad adattarsi alla vita iper competitiva del Sud, dove i disertori sono trattati come cittadini di seconda classe. Quel poco che si sa della sua vita suggerisce che Kim rientri in questa categoria. Sembra abbia avuto una vita difficile in entrambe le Coree. Al suo arrivo al Sud aveva detto di essere scappato per sfuggire a un patrigno violento. Pesava poco più di 50 chili, era alto appena più un metro e trenta. Si è fatto pochi amici. Faceva le pulizie di notte in uffici vuoti. Vivendo da solo in un minuscolo appartamento da 117 dollari al mese a Seul, Kim riceveva 418 dollari al mese di sussidio. Raramente cucinava e lesinava su gas, acqua ed elettricità. Ed era indietro con le bollette.