la Repubblica, 14 marzo 2008
Le angurie cubiche
L’anguria a forma di cubo sta al pomodoro perfettamente cilindrico come il carretto sta all’automobile. Un conto infatti � costringere il cocomero a crescere in una scatola, facendogli assumere una forma quadrata per poi togliergli la camicia di forza quando arriva l’ora del supermercato. Un lavoro da chiodi, martello e assi di legno. Tutt’altro ingegno � necessario per il lavoro di fino fatto all’universit� dell’Ohio, dove � stato individuato il gene che determina la forma allungata del pomodoro e si � iniziato a giocare direttamente sul Dna.
� il motivo per cui una decina di anni fa la notizia del cocomero cubico fatto crescere in Italia e in Giappone, verde pallido e piuttosto insipido, fu considerata una boutade (nonostante i 100 dollari di prezzo) mentre oggi il pomodoro oblungo dell’universit� americana si guadagna la copertina di Science, una delle riviste scientifiche pi� importanti del mondo. “Quando gli uomini iniziarono a coltivare pomodori – spiega Esther van der Knaap dell’univesit� dell’Ohio, che ha diretto lo studio – i frutti si diversificarono in mille forme. Da tondi che erano in origine assunsero forme allungate. Il nostro obiettivo era capire quali geni stessero alla base di tanta variet�”.
Il primo tassello del puzzle � ora nelle loro mani: lo hanno battezzato “Sun” ed � il gene che determina la lunghezza di un pomodoro. Compie un gran lavoro nei San Marzano e rimane pressoch� inerte nella variet� di Pachino. I ricercatori sono riusciti a inserirlo artificialmente in una coltivazione sperimentale di pomodori tondi e hanno ottenuto frutti allungati.
I giapponesi di fronte all’anguria cubica spiegarono che trasporto e conservazione in frigo sarebbero stati pi� comodi. E aggiunsero che tagliare a fette un frutto con gli spigoli � pi� facile che non tentare di infilzare una sfera. Ma di fronte al pomodoro, che gi� di per s� ha una forma compatibile con il barattolo, gli scienziati americani non hanno neanche provato ad abbozzare una giustificazione.
"In futuro sicuramente verranno in mente delle applicazioni. Ma al momento escluderei che i ricercatori abbiano pensato a un utilizzo pratico della scoperta” spiega Corrado Fogher, che insegna Genetica agraria all’universit� Cattolica di Piacenza. “La ricerca di base funziona cos� – aggiunge – prima bisogna capire come funziona il meccanismo dei geni della forma del pomodoro. Poi questa conoscenza torner� utile per qualcosa”.
Esther van der Knaap ora ha voglia di arricchire la sua cassetta degli attrezzi per costruire il pomodoro dalla forma perfetta. Dopo il gene della lunghezza, al momento � alla caccia di quello della larghezza. “Partendo dagli studi sul pomodoro, arriveremo a capire meglio anche la forma di altri ortaggi. Il nostro prossimo obiettivo sono zucche, cetrioli e peperoni”. Esigenze di estetica o di imballaggio: ognuno potr� dire la sua sulla forma dei frutti dell’orto. “In Italia gli Ogm sono guardati con grande sfavore – spiega Fogher – ma non dobbiamo pensare che ovunque nel mondo sia cos�”.
Dall’avanzamento della scienza non si sente defraudato Franco Feroldi, che nel 1997 nel suo orto di Casalmaggiore vicino Cremona fece crescere i primi cocomeri cubici. “Quel che piuttosto mi dispiace – spiega oggi – � che i giapponesi se ne siano assunti la paternit�. Non � giusto che l’inventiva italiana venga sempre mortificata”. A Feroldi dava fastidio sentir rotolare le angurie nel portabagagli della macchina, mentre le portava dal suo campo verso casa. Cos� inizi� a “inscatolarle” con assi di legno mentre crescevano sulla pianta. “Far crescere un’anguria cubica � una grande emozione, la rottura di uno schema mentale. Ancora oggi che ne coltivo solo poche per famiglia e amici, quando tolgo l’imbragatura e tocco quelle facce lisce e diritte mi viene la pelle d’oca”.