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 2022  gennaio 08 Sabato calendario

Giallo sulla morte di Kim Mi-soo

Era sulla cresta dell’onda e sembrava destinata a vivere una carriera di successo. Kim Mi-soo, star della tv coreana e dei K-drama, diventata famosa in tutto il mondo grazie a Netflix e Disney Plus, è morta improvvisamente il 5 gennaio scorso. Avrebbe compiuto 30 anni a marzo. Quell’avverbio, per adesso, è l’unico particolare conosciuto in merito alla sua tragica scomparsa.
Non si conoscono la causa della morte e le circostanze in cui è avvenuta. L’agenzia dell’attrice, la Landscape Entertainment, ha dato l’annuncio solo il 7 gennaio, due giorni dopo il decesso, e ha chiesto ai fan e a chiunque altro di astenersi dal diffondere pettegolezzi e false ipotesi sulla morte della ragazza.
Aveva studiato recitazione alla prestigiosa National University of Arts di Seul, da cui sono nati grandi attori, e differenza di altri, che cominciano dalle serie per poi passare al grande schermo, aveva mosso i primi passi come artista recitando nel cinema. Nel suo primo film, Lipstick Revolution, del 2018, è parte di un gruppo di studenti animati dal sogno di rivoluzione che perseguono dipingendo tutto l’ateneo con il rossetto.
SERIE TV CRITICATA
La scomparsa dell’attrice segue di poche settimane l’uscita di Snowdrop sulla piattaforma Disney Plus, una serie sudcoreana molto contestata in patria in cui recitano l’attore Jung Hae-in e Jisoo, star del gruppo K-pop delle Blackpink, al suo debutto come attrice. In Snowdrop Kim Mi-soo, anche chiamata Kim Misu nella trascrizione dal coreano all’inglese, interpreta una studentessa nerd appassionata di storia e attivista politica che trasmette messaggi in codice e condivide gli alloggi del dormitorio femminile con la protagonista, Young-ro, nella serie il personaggio impersonato da Jisoo.
REALTÀ STORICA FALSATA
Un ruolo secondario in cui Kim è una lettrice vorace sempre in tuta da ginnastica, occhiali spessi e pantofole da camera. La morte scioccante di Kim non è l’unica brutta notizia riguardo la serie, incentrata sulla storia d’amore romantica tra una studentessa e un agente segreto e ambientata durante le proteste studentesche di fine anni Ottanta in Corea del Sud, un periodo di grandi trasformazioni per il Paese del calmo mattino. Snowdrop è stata molto criticata dai coreani perché secondo i detrattori sarebbe colpevole di storcere la storia e l’eredità del movimento pro-democrazia.
DISNEY, OBIETTIVO COREA
Annunciata a metà ottobre, la serie era parte delle operazioni della piattaforma Disney Plus finalizzate ad aumentare l’offerta di prodotti di intrattenimento made in Corea. Sulla piattaforma di ci sono 27 nuovi film e serie tv prodotte in Asia Orientale, di cui 7 in Corea del Sud, ora il centro dell’interesse mondiale anche grazie alla celebrità di capolavori come il film Parasite e serie dalla popolarità senza precedenti come Squid Game, disponibile su Netflix. Soltanto 7 dei 16 episodi di Snowdrop sono stati trasmessi, anche se la serie è stata girata tutta.
RIPRESE INTERROTTE
Sono state invece sospese a causa della prematura scomparsa dell’attrice le riprese della serie prodotta sempre da Disney Plus Kiss Sixth Sense. In questa serie Kim è una donna dotata di un potere paranormale: prevedere il futuro delle altre persone soltanto baciandole. Nel dramma apocalittico Hellbound, disponibile su Netflix, Kim è il diacono Young-In, uno dei membri di un culto religioso fondato sull’idea della giustizia divina.
Ma Kim ha recitato in molti altri K-drama, tra cui Into the Ring e Yumi’s Cells, disponibili sempre su Netflix. È stato previsto che il rito funebre per Kim Mi-soo avvenga in forma strettamente privata, per volere della famiglia. «La stanza 207 non sarà più la stessa senza di lei», ha scritto su Twitter un fan della serie Snowdrop.