Avvenire, 8 gennaio 2022
Boom dei casi nelle carceri
Il virus riprende a correre anche nelle carceri che nel giro di pochi giorni registrano un balzo dei contagi, con il superamento della soglia di mille casi ciascuno per detenuti e poliziotti. In tutto i positivi, compresi gli appartenenti al personale amministrativo e dirigenziale del settore penitenziario, sono 2.224, secondo il monitoraggio del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria aggiornato alla data di ieri: 1.057 sono i detenuti, 1.110 i poliziotti e 57 gli appartenenti al personale che svolge funzioni centrali.
Appena dieci giorni fa i casi complessivi tra le tre categorie erano 989. Il che vuole dire, come calcola il sindacato della polizia penitenziaria Osapp, che c’è stato un aumento di oltre il 120%. Si tratta di uno dei dati più alti dall’inizio della pandemia e, per quanto riguarda in particolare i detenuti, vicino al picco massimo raggiunto a dicembre del 2020, con 1.088 contagiati.
La gran parte dei positivi è asintomatica: lo sono 1.029 detenuti, 1.058 poliziotti e 54 amministrativi. Ma 9 detenuti sono ricoverati in ospedale e altri 19 sono curati in carcere. E a preoccupare sono i tanti focolai che si stanno diffondendo da nord a sud del Paese. I più consistenti, anche in rapporto alla popolazione che vi è ristretta, sono a Verona e Asti.
Intanto i leader di Forza Nuova, fra cui Roberto Fiore, detenuti a Poggioreale, hanno annunciato lo sciopero del vitto «per denunciare le condizioni di detenzione inumane, lontanissime dai canoni di eticità e civiltà. Il Covid dilaga».