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 2021  dicembre 09 Giovedì calendario

Biografia di Wanda Nara (Wanda Nara Colosimo)

Wanda Nara (Wanda Nara Colosimo), nata a Boulogne Sur Mer (Argentina) il 10 dicembre 1986 (35 anni). Personaggio televisivo. Procuratore sportivo. Moglie del calciatore Mauro Icardi (classe 1993). «Sono il terrore del calciomercato» • «Boulogne-sur-Mer è una cittadina francese affacciata sulla Manica. Ci è morto il generale José de San Martín, figura simbolo dell’indipendenza argentina, e nel 1905 vi è stato ospitato il primo congresso internazionale di esperanto. Boulogne sur Mer, senza trattini, è invece dall’altra parte dell’Atlantico, nel pieno hinterland settentrionale di Buenos Aires. Ha oltre settantamila abitanti, e il 10 dicembre 1986 ci è nata Wanda Nara. A Boulogne la casa di famiglia è subito dietro il cimitero comunale» (Tommaso Giagni). «Sin da piccola, mi è sempre piaciuto lavorare per rendermi indipendente. A 4 anni facevo già la modella, sfilando mano nella mano con una super top come Valeria Mazza» (a Luca Taidelli). «Tutte le mie assenze da scuola erano per lavoro. Ho fatto di tutto. Mi occupavo dei bambini come baby sitter, lavoravo come cameriera, gestivo un’attività di abbigliamento e animavo persino feste per bambini… E tutto quello che facevo mi sembrava poco. Ho iniziato a guadagnare dieci pesos all’ora, e, se dovevo continuare e pulire tutta la stanza, lo facevo, perché sapevo che avrei guadagnato 10 pesos in più per quell’ora in più» (a Gaby Balzaretti). «A diciassette anni molla la scuola per il teatro di rivista, all’inizio come seconda attrice e poi come vedette. […] A ventun anni viene mandata via dallo spettacolo King Corona, dove pure aveva un ruolo importante, in seguito a frequenti crisi depressive e attacchi di panico, uno dei quali in scena» (Giagni). Nel 2008 il matrimonio col calciatore Maximiliano Gastón «Maxi» López (classe 1984), che all’epoca «era stato scaricato dal Barcellona e giocava nell’FK Mosca, in uno stadio da 15 mila posti. Lei lo ha seguito in Europa nonostante si stesse imponendo come volto noto della tv argentina. Si trasferiscono in Italia, hanno insieme tre figli, ma presto le cose traballano. A detta di Wanda, lui la tradisce compulsivamente, e lei altrettanto di continuo lo perdona» (Giagni). «“Non ho mai tradito il mio ex. Anzi, ho lottato fino alla fine per salvare il nostro matrimonio. Ma mi tradiva in continuazione. In Argentina mi ha tradito anche con Marianna, la nostra governante, che bella non era. Eravamo in casa, e loro facevano l’amore mentre io dormivo in un’altra stanza con i bambini”. Subito dopo, ha iniziato una storia d’amore con Mauro Icardi, col quale ha dato alla luce altre due figlie» (Vincenzo Martucci). «È stato Maxi López a presentarli, quando Wanda era sua moglie e Icardi un ventenne compagno di squadra, connazionale, pieno di talento, che da ragazzino gli chiedeva l’autografo. Ci sarebbe stata poi una vacanza alle Eolie, nell’estate 2013, immortalata dalla famosa foto dove sono tutti e tre sorridenti, in fila uno accanto all’altro, e poi ci sarebbero stati anni di schermaglie (ancora nel 2016, una stretta di mano negata in campo)» (Giagni). «Ci racconta come è scoccata la scintilla con Mauro? “Con una pasta in bianco! L’ho conosciuto tramite Maxi quando aveva 18 anni. Dopo il divorzio ero tornata a vivere in Argentina, e avevo già iscritto i bambini a scuola. Sono dovuta tornare a Milano per problemi burocratici, e lui si è offerto di prestarmi l’auto, lasciandomi nella sua portineria anche le chiavi di casa. Mi ha detto se volevo pranzare con lui, ma il frigo era vuoto. Tipico di un single ventenne che mangia sempre fuori. Mi sono arrangiata con una pasta al burro e un po’ di grana, anche se ormai indurito. Il resto è venuto spontaneo. Poteva fare quello che voleva, invece ha dimostrato la serietà di un uomo già maturo. Quello che dice, lui lo fa. E in breve ho capito che voleva bene anche ai miei figli”» (Taidelli). «Per Wanda, Mauro si è innamorato di lei perché tranquillo che non si trattasse di un rapporto interessato: “Quando ci siamo conosciuti, i nostri conti in banca erano molto simili”. Ed è anche convinta che Icardi avrebbe lasciato il calcio europeo se lei si fosse impuntata nel voler restare in Argentina. Invece è stata lei a lasciare di nuovo l’Argentina, dove già aveva iscritto i bambini a scuola, per seguirlo in Europa (“Non l’avrei fatto per nessun altro”)» (Giagni). Il 13 aprile 2014, quando Maxi López era un giocatore della Sampdoria e Mauro Icardi – suo ex compagno di squadra in maglia blucerchiata – dell’Inter, «si giocò quel Sampdoria-Inter che passerà alla storia con il nome che gli diede il Guardian, “derby around the sex lives of two players” (qualcun altro lo chiamò “Wanda derby”), la prima guerra di Troia su un campo di calcio. Icardi tese la mano a Lopez, che gliela negò. […] Da par di Wanda, a quella cordialità sottratta, Mauro Icardi non seppe non rispondere niente: pubblicò una foto in cui teneva una mano sul volante facendo il gesto delle corna. Vincere (l’amore, la partita, la fortuna) non gli era bastato: voleva una certificazione» (Simonetta Sciandivasci). Il 27 maggio successivo Icardi e la Nara «si sposano: hanno due figlie, crescono i tre del precedente matrimonio. Lei lo consiglia, cura per lui i social media e i contratti commerciali. Da lì ad assumere ufficialmente il ruolo di procuratrice, il passaggio è lineare» (Giagni). «Come è diventata manager di Icardi? […] “Faccio la modella da quando ho quattro anni, e mi sono sempre occupata personalmente dei miei contratti. Quando nel 2014 è scaduto quello con il suo procuratore, mi ha detto: “Continua da sola, ché sai fare bene”. E così presi il telefono e chiamai il ds dell’Inter, Piero Ausilio. “Ciao Wanda, come va? Avevi bisogno di qualcosa?”. “Sì, volevo presentarmi: sono la manager di Mauro!”. Secondo me, gli è caduto il telefono di mano (scoppiando a ridere)”» (Alessia Cruciani). «Mauro mi ha dato un ruolo non facile. […] Ma al tempo stesso lui è stato bravo a darmi una fiducia incondizionata, e quindi a legittimare il mio ruolo di procuratore agli occhi degli altri». «Il rinnovo di Icardi del 2016 è stato un ottimo risultato professionale da parte di Wanda Nara, che andò a trattare al settimo mese di gravidanza. In generale, lei rivendica il suo operato di questi anni: “Grazie a me, Mauro ha aumentato i contratti dell’85%, e alcuni sono a vita”» (Giagni). Nel settembre 2018 la Nara debuttò anche nella televisione italiana, nelle vesti di co-conduttrice, al fianco di Pierluigi Pardo, di Tiki taka – Il calcio è il nostro gioco (Italia 1; Canale 5): ruolo che mantenne anche nell’edizione successiva, per passare invece nel 2020 al Grande fratello Vip (Canale 5) condotto da Alfonso Signorini, quale commentatrice in studio. Nel frattempo, in quanto procuratore del marito, aveva finito per allontanarlo dall’Inter. «Icardi, in quegli anni, era in grande ascesa: capitano dell’Inter a soli 22 anni e centravanti implacabile, […] aveva il mondo del calcio ai piedi, un contratto ricco e una tifoseria innamorata pazza. Soprattutto, aveva davanti a sé un presente da fuoriclasse e un futuro da star: il valore del cartellino […] superava i 110 milioni di euro. Un boom che improvvisamente, però, si è trasformato in boomerang per colpa delle discutibili e rigide scelte del procuratore. Di Wanda, appunto. Prima il braccio di ferro per il mega-rinnovo del contratto con troppi messaggi trasversali sui social, poi le parole contro la squadra a Tiki taka, che sono costate la fascia da capitano a Mauro e molti giorni da separato in casa. È stato l’inizio della fine. Icardi, da eroe, per molti tifosi è diventato un traditore» (Alessandro Dell’Orto). Nel settembre 2019, infine, il passaggio di Icardi al Paris Saint-Germain. «“Al Psg non si poteva dire no: ha tutto per vincere, è un top club, pieno di stelle, Mauro è onorato di farne parte: un sogno. Parigi è stupenda. […] La scelta del Psg viene dopo un anno di polemiche e tensioni, l’ha fatta anche per dare un po’ di tranquillità ai figli e alla famiglia. Se fosse rimasto, sarebbe stato sempre un caso”. Perché i rapporti con l’Inter si sono deteriorati? “Per tanti malintesi, ma la voglia di giocare nell’Inter e l’amore dei tifosi resta. In ogni relazione ci sono momenti di crisi. Alla fine ci lasciamo con un rapporto ricucito, senza nessun tradimento”. […] Secondo molti le sue dichiarazioni a Tiki taka hanno avuto un peso decisivo nella vicenda: ridirebbe tutto? “L’Inter sapeva tutto. Non dovevano darmi il permesso, non ho un contratto con loro. Ridirei tutto, sì: non ho mai parlato con cattiveria o per ferire. Dico sempre la verità: dice bugie chi è senza coraggio”. […] Pensa che in futuro Mauro possa andare alla Juve, o in Italia non vuole più giocare? “Giocare in Italia gli piace, conosce bene il campionato, ha segnato 135 gol. Penso tornerà. Non so dove e come. La priorità sarà sempre l’Inter”. […] Wanda è la buona o la cattiva della storia? “Sono quella che l’ha risolta. Era difficile uscire da questa situazione, e farlo trovando una squadra di quel livello. La scelta di Parigi rende orgogliosa me, lui e la famiglia. Da procuratrice sono riuscita a fare il meglio, senza tradire né la maggioranza dei tifosi che lo amano né l’Inter”» (Guido De Carolis) • Cinque figli: tre maschi – Valentino (2009), Constantino (2010) e Benedicto (2012) – da Maxi López e due femmine – Francesca (2015), chiamata così in onore di papa Francesco, che aveva benedetto la donna quando ne era incinta, e Isabella (2016) – da Mauro Icardi. «“Sono una mamma che si alza presto la mattina, prepara la colazione e porta i figli a scuola. Mi sento più in concorrenza con le altre madri che con i personaggi televisivi”. Suo marito vive a Parigi: come vi organizzate? “Facciamo weekend lunghi. Prima Mauro mi aiutava tantissimo, è un papà speciale. Quando non stava in Nazionale era molto presente: preparava la merenda per i figli, e la sera a volte cucinava”» (Silvia Fumarola) • Molto rumore, nell’autunno 2021, per la presunta relazione extraconiugale di Icardi con l’attrice e modella connazionale María Eugenia «China» Suárez (classe 1992), che in un primo momento avrebbe indotto la Nara a considerare il divorzio dal marito, proposito in seguito accantonato. «Mi ha seguito per cercarmi, per parlare. Mi ha detto che se ci fossimo separati si sarebbe ritirato dal calcio. È stato lui a dirmi che con China c’è stato un incontro a Parigi, ma che non è successo niente. Mi ha giurato che è stato l’errore più grande della sua vita. […] Gli dispiace, e io credo nel perdono. L’ho guardato negli occhi, eravamo soli e credo nel suo pentimento… Tutto nella vita accade per una ragione: l’importante è l’amore. Entrambi abbiamo avuto la possibilità di sceglierci di nuovo». «La coppia non scoppia nemmeno dal punto di vista lavorativo. L’attaccante del Paris Saint-Germain avrebbe trasferito beni e diritti sportivi e di immagine alla moglie nonché agente fino al 2050. Notizia che arriva dall’Argentina» (Federica Bandirali) • Puntualmente smentite le voci circa una sua relazione giovanile con Diego Armando Maradona • «Suo padre ha dichiarato che non le parla. Cosa è successo? “I rapporti sono complicati da anni. Quando ho divorziato (da Maxi Lopez, ndr), ho preso i bambini e sono tornata in Argentina a lavorare. Sarebbe stato importante averlo al mio fianco, invece papà è stato vicino al mio ex. Continua a fare scorrettezze: io non gli rispondo”» (Fumarola) • Molto attiva su Instagram, dove conta quasi 10 milioni di ammiratori, principalmente grazie alla generosità e alla frequenza con cui mostra il proprio corpo, per lo più al naturale. «Tra piume e paillette, seni bombastici al vento e inquadrature lascive nei post bollenti a uso dei […] follower, Wanda non sbaglia un colpo da anni» (Furio Zara). «Posa nuda, sceglie abiti con spacchi abissali. Si piace vamp? “La verità è che soffro la differenza d’età con Mauro: ho sette anni più di lui. Ci tengo, a essere sexy, anche sui social. Mi nascondo dietro un personaggio. Se ti fai conoscere e capiscono il tuo punto debole, poi sanno dove colpirti”» (Fumarola) • «Cosa mi sono rifatta? Solo il seno, da giovane, perché avevo tanto sedere e volevo equilibrare un po’» • Numerosi tatuaggi disseminati su tutto il corpo: tra gli altri, una croce, un leone, un uccello, un aereo, un cuore e i nomi del marito e dei figli • «È scaramantica? “Parecchio. Soprattutto, ‘sento’ le cose”» (Taidelli) • Smodata passione per le borse. «Ovviamente, si occupa anche di moda (ha una sua linea d’abbigliamento, Wan Collection, dedicata alle donne che hanno una vita “movimentata”)» (Martucci) • «Crede di essere discriminata perché è una donna? “No, no. Però sono una figura che non esiste: moglie e agente. Sentire parlare di calcio una donna è strano. Ma le società mi hanno sempre trattata con rispetto. Non mi piace parlare di sessismo o razzismo: il problema, ce l’ha chi dice certe cose, non io”» (De Carolis) • «Sono diretta. Questo lavoro mi ha fatto diventare più forte. Nel calcio, ci vuole diplomazia anche se le cose non sono corrette. Beh, io alla diplomazia preferisco sempre la verità». «Sono una persona molto ansiosa. Se devo fare una cosa, non aspetto». «È difficile per me delegare, perché sono una a cui piace avere tutto sotto controllo». «Sono una donna indipendente, ho sempre lavorato e non voglio dipendere in alcun modo da un uomo, sia pure mio marito, che amo. Noi donne abbiamo la capacità e le possibilità per ricoprire più ruoli, il lavoro è un punto importante. Anche quando ero incinta, non mi sono fermata e ho pubblicato un libro per bambini. […] Non sono e non voglio essere la tipica donna che si limita a fare la moglie di un giocatore famoso». «Io sono convinta che si insegni tutto con l’esempio e nulla con le parole. Il mio desiderio è che i miei figli abbiano una carriera, un lavoro, un’indipendenza. Da grandi dovranno rispettare il denaro, e per farlo devono sapere quanto costa averlo. È vero, sono sposata […] con Mauro, guadagno bene, anche come sua manager, siamo in comunione dei beni… Ma io mi sveglio anche alle quattro della mattina per una campagna pubblicitaria. E Mauro mi dice: “Non ci credo”. A me, a fronte di tutto quello che è successo nella vita, viene difficile dire di no a una proposta di lavoro: ho vissuto altri anni e altri tempi». «Non mi posso far carico dell’invidia della gente» • «Troppa. Sin dall’aspetto di vamp bionda, procace nelle forme, provocante nell’aspetto, appariscente sempre e comunque, Wanda Nara, che ha sposato un attaccante di calcio dopo l’altro, da Maxi López a Mauro Icardi, è eccessiva. Anche nei particolari, come la borsa di Chanel tempestata di cristalli di Swarovski che sfoggiava al matrimonio col centravanti dell’Inter, il 27 maggio 2014. Non puoi non notarla, Wanda. […] Parla da moglie, parla da “talent” – gli opinionisti tv, che la gente evidentemente ascolta molto di più dei buoni giornalisti –, parla da manager di un calciatore importante come Icardi. Strada facendo, incappa in qualche autogol, sempre per essere troppo, come quando ha postato un’immagine su Instagram (poi sparita dai social) in cui pubblicizzava a modo suo un prodotto cosmetico indossando la maglia nerazzurra. Del resto, da donna di spettacolo, il web è il suo teatro, e la modestia non è il suo pane: “Io argentina come Belén? Senza offesa, al mio Paese sanno bene chi sono io, ma non sanno chi sia la vostra Belén”» (Martucci). «Ride sempre, Wanda. Ride, balla il tango, si mette una figlia tra le tette, un po’ mamma e un po’ porca com’è, e si fa un selfie e si fa un video e si fa bella e si fa una cantata. […] Ha tutti i difetti del mondo, tranne il peggiore: non è passivo-aggressiva. […] È ancora la ragazza capace di dire in un microfono: “Abbiamo fatto l’amore 15 volte in 28 ore” [all’inizio della sua relazione con Icardi – ndr]. […] Incapace di perdere, così come di indietreggiare, rivestirsi, far signoria, rassicurare» (Sciandivasci). «Esuberante e volitiva, loquace e procace, ceo del culto di se stessa» (Gaia Piccardi). «Passionaria francamente un po’ scomposta» (Mario Sconcerti). «Una delle tante figure con più parte che arte a cui, nella transizione del presente, vengono affidati ruoli di influenza e potere» (Gabriele Romagnoli) • «Mai pentita di un tweet? “Anzi, mi sono pentita di non aver scritto tante altre cose! (ridendo)”. Ha postato: “L’intelligenza è sexy”. Ma lei è più sexy o più intelligente? “Purtroppo sono più intelligente”» (Cruciani).