Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  dicembre 22 Mercoledì calendario

Biografia di Carla Bruni (Carla Gilberta Bruni Tedeschi)

Carla Bruni (Carla Gilberta Bruni Tedeschi), nata a Torino il 23 dicembre 1967 (54 anni). Ex modella. Cantante. Moglie di Nicolas Sarkozy, ex presidente della Repubblica francese (2007-2012). «Bonjour Stronsesse» (Stenio Solinas).
Vita Ufficialmente figlia del compositore Alberto Bruni Tedeschi (Moncalieri 1915-Parigi 1996, figlio del Virginio che negli Anni Venti fondò la Ceat, gomme) e della pianista e attrice Marisa Borini (Marysa secondo alcune biografie). In realtà è il frutto di una relazione della madre con il musicista Maurizio Remmert, da anni residente in Brasile, che nel gennaio 2008 ammise: «È mia figlia, nata quando avevo 19 anni, da un amore durato sei anni con Marisa, allora 32enne e già sposata. Non ho mai negato la mia paternità, anche il marito di Marisa sapeva» • «Carla, spiega Remmert che dice di parlare solo per smentire tutte le bobagens (fesserie) scritte finora, ha infatti saputo di lui quando Alberto Bruni (“persona eccezionale”) era già malato» (Cecilia Zecchinelli) • Diretta dall’altra figlia Valeria, la madre ha recitato in Actrices: «Vi interpreta la madre di Marcelline-Valeria, cioè sé stessa, come già nel precedente È più facile per un cammello... Di lei, pur brava, all’epoca si erano accorti in pochi: il film raccontava proprio la storia della famiglia Bruni Tedeschi arrivata in Francia nel 1973 per sfuggire alle minacce di rapimento delle Br. Il padre era Roberto Herlitzka, Carla Bruni aveva il volto di Chiara Mastroianni, il fratello Virginio (1959-2006) quello di Lambert Wilson. Valeria di quella madre così vivace non sa fare a meno. La mette dappertutto e lei si trova a proprio agio. In Actrices perseguita la figlia in piena depressione per sapere tutto sui suoi amanti. Subissa di chiacchiere, in italiano, l’amica del cuore, interpretata da Simona Marchini, e seduce il giovane insegnante di inglese raccontandogli quante avventure ha avuto mentre era sposata, incurante del fatto che la figlia l’ascolti. “Sa una cosa?” dice più o meno al ragazzo che cadrà presto tra le sue braccia “finché mio marito era vivo l’ho sempre tradito. Da quando è morto non riesco più a farlo, non mi diverte”. Poiché il film è autobiografico e il pettegolezzo mediatico impazza, si è portati a prendere per vero il dialogo» (Piera Detassis) • L’istitutrice Teresa Bello, che conosce Carla Bruni fin da bambina e il 5 dicembre 2007, su suo invito, l’ha raggiunta a Parigi per una cerimonia all’Unesco, la ricorda così: «Da piccola aveva un temperamento irruente. Riusciva sempre a ottenere quel che voleva, con le buone o con le cattive. Insomma, un caratterino. Molto bisognosa di coccole. Quando combinava una marachella, era facilissimo scoprirla». Perché? «All’improvviso cessavano le note del pianoforte: Carla s’era rifugiata fra le braccia della madre e così cascava il palco, niente punizione». Era autorizzata a punirla? «Altrimenti che istitutrice sarei stata? Qualsiasi punizione, tranne quelle corporali. Niente gioco, niente gelato, pane al posto dei dolci. Ma già allora non è che le interessasse molto il cibo. È sempre stata esile e alta, a differenza di Valeria, più tonda». Carla voleva diventare ballerina. «Tutto quello che faceva Valeria, voleva farlo anche Carla. La sorella maggiore fu iscritta alla scuola di danza di Susanna Egri, figlia di Ernesto Egri Erbstein, il direttore tecnico ungherese del Grande Torino morto con la sua squadra nella tragedia di Superga. Carla insistette per seguirla. La coreografa disse alla madre: “Questa bimba non diventerà mai una ballerina. È troppo lunga e ha i piedi troppo grandi”». Qual era il suo gioco preferito? «La parrucchiera. Passava ore e ore a torturare con pettine e spazzola la povera Romana, la governante di casa» (Teresa Bello a Stefano Lorenzetto) • A metà degli Anni Settanta il padre ufficiale (Alberto) vendette la Ceat e traslocò con tutta la famiglia a Parigi. Carla studiò in scuole private svizzere e francesi, quindi si iscrisse ad Architettura alla Sorbona (ma smise dopo poco). «Ha 19 anni e una gran voglia di vedere il mondo, di fare nuove esperienze e mantenersi da sola. Il primo passo è quello di presentarsi ad una nota agenzia di Parigi: bingo! Viene subito scritturata per una campagna dedicata al marchio di jeans Guess. Sarà quella pubblicità a lanciarla come donna bella e impossibile. La top-model è perfetta, pare la creatura di un altro mondo. Tutti la vogliono. Si scatena la corsa per aggiudicarsela sulle copertine dei giornali patinati. Sfila per i più grandi stilisti: da Armani a Gaultier, da Ungaro a Versace. Alla fine degli Anni Ottanta è una delle modelle più pagate al mondo, guadagna la bellezza di 7,5 milioni di dollari all’anno. La sua carriera procede come una saetta con innumerevoli servizi fotografici, anche come testimonial di campagne sociali. […] Carla quel mondo l’ha lasciato nel 1998 per dedicarsi alla musica» (Antonella Amapane) • «Un episodio che riassume la sua carriera da modella? “Gli show d’alta moda di Gianni Versace: si sfilava al Ritz, sulla piscina che veniva coperta. E poi facevamo festa nelle suite tutta la notte, magari finendo per fare anche dei servizi fotografici tutte assieme. Era come stare in famiglia”. Siete rimaste in contatto tra voi? “Con Naomi non dico che ci sentiamo ogni giorno, ma quasi”» (a Serena Tibaldi) • Nel 2000 compose i testi di alcune canzoni dell’album Si j’etais elle di Julien Clerc. Iniziò la carriera solista nel 2002 pubblicando il cd Quelqu’un m’a dit, uscito in Italia l’anno dopo, con grande successo di critica e di vendite, soprattutto in Francia. Nel 2003 partecipò al Festival di Sanremo come ospite • Nel 2007 uscì il secondo album No Promises, interamente cantato in inglese. Nel 2008 il terzo, Comme si de rien n’était, in francese. Nel 2013 (terminata la parentesi presidenziale di Sarkozy) il quarto album, Little French Songs: presentò il primo singolo, Chez Keith et Anita, durante la seconda serata del Festival di Sanremo, partecipazione preceduta da forti polemiche, legate soprattutto al suo coinvolgimento nel caso Battisti (vedi sotto) e alle dichiarazioni sulla propria nazionalità • Nel 2017 il quinto album French touch e nel 2020 il sesto, Carla Bruni (che contiene una canzone dedicata al marito, Le garçon triste, scritta con Julien Clerc. «Canto un ragazzo triste, che si dà un sacco di arie, per non annegare / Come tutti i ragazzi tristi ama giocare al capo, al re del quartiere») • Nell’estate 2010 interpretò un piccolo cammeo all’interno del film di Woody Allen Midnight in Paris • Il 22 settembre 2017 è tornata in passerella alla settimana della moda di Milano per rendere omaggio a Gianni Versace nel ventennale della morte, insieme a Naomi Campbell, Claudia Schiffer, Cindy Crawford e Helena Christensen.
Amori «Soprannominata “Terminator” per la conclamata fama di rubacuori, è famosa per aver sconvolto cuori e famiglie in vari settori del vippismo internazionale. Musica rock: Eric Clapton che nella sua autobiografia racconta della sua disperazione quando la stupenda signora cominciò a tradirlo platealmente con Mick Jagger che per lei aveva lasciato la bella moglie Jerry Hall. Immobiliare: Donald Trump, certo un errore di gusto, ma chissà. Intellò: una geniale e torbida scorribanda, passando dall’anziano filosofo Jean Paul Enthoven, al di lui figlio Raphaël» (Natalia Aspesi) • Justine Lévy, figlia di Bernard-Henry ed ex moglie di Raphaël Enthoven, ne ha immortalato il fascino funesto nel romanzo Niente di grave: «Raphaël andò un giorno a prendere all’aeroporto il padre e la fidanzata, si offrì di prenderle la valigia e lei gli disse: “Grazie, non ho bisogno di nessuno, gli uomini li castro da subito, io”. Seguirono giorni tragici, tutti insieme a Porquerolle, Justine pazza di gelosia e il marito che la rassicurava: “Non devi essere gelosa, sei un miliardo di volte più bella di lei, è tutta rifatta, tutta rigida, ‘sta ragazza è Terminator... e comunque, ora che sta con papà, non è più una donna, è un tabù, amore è la mia matrigna, non sarai gelosa della mia matrigna!”. Intanto le spalmava la crema solare sulla schiena, cantava in coro con lei dopo cena (“la trovavo bella e bionica, con lo sguardo assassino”, scrive la Lévy), il padre filosofo si inquietava, diceva: “Smettetela voi due”. È finita che Carla e Raphaël hanno fatto un figlio insieme (e lui ha avuto il coraggio di telefonare a Justine Lévy, neodivorziata sotto psicofarmaci, per dirle: “Sai, è nato Aurélien, è il giorno più bello della mia vita”), finché Carla l’ha sputato via, come ha sputato via tutti, tradito tutti, fatto innamorare tutti. “Non sono mai stata fedele”» (Annalena Benini) • Il figlio Aurélien è nato nel luglio 2001 (leggenda vuole che per smaltire i chili messi su con la gravidanza abbia fatto una dieta a base di mandarini) • La storia con Sarkozy si svolse secondo le seguenti tappe: divorzio del neoeletto presidente dalla seconda moglie Cécilia Ciganer-Albeniz (18 ottobre 2007), incontro casuale o semicasuale di Sarkozy con la Bruni (17 novembre 2007), corteggiamento, rivelazioni alla stampa pilotate dall’Eliseo (16 dicembre 2007), voci su nozze segrete (gennaio 2008), nozze (2 febbraio 2008) • Sarkozy aveva appena sconfitto Ségolène Royal alle elezioni presidenziali francesi (6 maggio 2007: Carla Bruni aveva votato per Ségolène) quando si diffusero voci sulle difficoltà del presidente con la moglie Cécilia. Costei lo aveva già lasciato nel 2005 per il pubblicitario Richard Attias, durante la campagna elettorale gli era rimasta vicino distrattamente, la sera della vittoria s’era mostrata per pochi minuti e dopo il voto aveva mancato volutamente e clamorosamente parecchi impegni ufficiali del marito (tra questi una visita al presidente Bush). Infine, la crisi venne ufficializzata. Il 18 ottobre 2007 i due divorziarono e Cécilia si trasferì a Londra con Attias • Un mese dopo Sarkozy chiese a Jacques Séguela, pubblicitario già fedelissimo di Mitterrand, di organizzare una serata, «non ne posso più di stare tutto il tempo da solo all’Eliseo». Séguela mise insieme un tavolo a otto con Luc Ferry e la moglie Marie Caroline, la conduttrice tv Péri Cherin con il suo compagno, infine Carla Bruni che si presentò da sola e con la chitarra. Cantò, disse che sarebbe presto partita in tournée, Sarkozy le promise: «Sarò seduto in prima fila». Lei gli chiese se avesse una macchina per riaccompagnarla a casa, lui rispose di sì, in macchina si scambiarono i numeri di telefono e, appena rientrata a casa, Carla chiamò Séguela per dirgli: «Strano quel tuo amico, gli ho dato il mio numero di cellulare e non ha ancora chiamato». Erano passati appena dieci minuti • L’Eliseo pilotò la notizia del flirt in modo da far dimenticare al più presto lo smacco che il presidente aveva subito ad opera di Cécilia. Il settimanale Point de Vue diede notizia della love story, l’ufficio stampa della presidenza fece poi sapere che i due si sarebbero visti e avrebbero passeggiato insieme a Disneyland. Libertà assoluta di fotografare • A gennaio 2008 impazzavano le voci sul matrimonio. I giornali arrivarono a scrivere che le nozze erano già state celebrate in segreto. Si sposarono invece il 2 febbraio, all’Eliseo, celebrante il presidente dell’VIII arrondissement di Parigi, François Lebel. Nessuna stravaganza, appena una ventina gli invitati • Il 19 ottobre 2011 ha dato alla luce Giulia, a lungo fortemente desiderata da lei e dal marito Nicolas Sarkozy (secondo alcuni anche in vista delle elezioni previste per l’anno seguente) • «Che tipo di madre è? “Ansiosa, ma non lo do a vedere. E per mantenere la mia autorità fumo di nascosto in terrazzo”» (a Serena Tibaldi).
Politica Tra il 2008 e il 2009 si adoperò ripetutamente nel perorare la causa di terroristi assassini condannati in via definitiva dalla giustizia italiana e latitanti all’estero, intercedendo dapprima presso il presidente francese suo marito Nicolas Sarkozy per Marina Petrella (Br), quindi (insieme al marito) presso il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva per Cesare Battisti (Pac): in entrambi casi fu poi negata all’Italia l’estradizione di tali criminali, suscitando lo sdegno della pubblica opinione, delle istituzioni nazionali e dei familiari delle vittime. La Bruni ha più volte decisamente negato il proprio coinvolgimento nel caso Battisti, confermato però da varie fonti assolutamente attendibili, prima tra tutte lo stesso Ministro della Giustizia brasiliano Tarso Genro • Nel 2019 il figlio Aurélien allora diciassettenne, ha aderito all’Upr (Unione popolare repubblicana), piccolo partito francese sovranista.
Dieta «L’ho conosciuta quando faceva la modella a New York. Era amica di un’amica di mia sorella, e una volta siamo andate a pranzo insieme. Quella volta ordinò un carciofo enorme, poi staccava una foglia alla volta e ne mangiava il pezzettino finale» (Lory Del Santo ad Azzurra Della Penna).
Colori Nelle uscite ufficiali da first lady ha mostrato una predilezione per gli abiti viola: «Non è viola-viola, ma piuttosto viola-porpora, o viola-melanzana, o viola-fiordaliso, o viola-prugna» (Maria Giulia Minetti).