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 2022  gennaio 06 Giovedì calendario

Periscopio


Affrontiamo l’anno nuovo con una sola certezza: continuerà a coglierci di sorpresa il previsto, più che l’imprevisto. Aldo Grasso. Corriere della sera.

Degli artisti apprezzo Il terzo occhio, la loro capacità di vedere oltre. Luigi Carlon, imprenditore e collezionista d’arte. (Stefano Lorenzetto), l’Arena.
Massimo D’Alema, all’indomani della sconfitta politica e personale dopo le elezioni scissioniste del 2018 mi confessava, con amara lucidità: «Ho preso meno voti della quantità di persone con cui ho parlato». Giovanni Bianconi. Corriere della sera.
La Santa Inquisizione nasce nel 1215, con il IV Concilio lateranense, per garantire un giusto processo a quei dissidenti che Federico II perseguitava con false accuse di eresia. Nel 2021 il Pontefice è riuscito ad essere citato nelle università come raro caso ancora esistente di monarca assoluto. In quale ordinamento giuridico è ammissibile, infatti, che l’accusa chieda il rinvio a giudizio di imputati che, per la gioia dei laici, non sono stato neppure mai interrogati? In quale ordinamento giuridico moderno verrebbe permesso all’accusa di disubbidire platealmente al presidente del Tribunale che impone di esibire i verbali di un accusatore (uno solo) entrato nell’inchiesta come principale imputato e “archiviato”, sembra, solo per grazia divina? Luigi Bisignani, Il Tempo.

L’Italia è Paese dove le regole si rispettano, a patto che facciano comodo, e possibilmente a discapito dell’altro. Se tutti i sindaci di tutte le città italiane emanano un’ordinanza per vietare i botti a san Silvestro, il Paese, dalle Alpi a Capo Passero, se ne fotte e scatena l’odore del Napalm a mezzanotte. Risultato: 400 animali morti e una incalcolabile infinità dispersi, fuggiti chissà dove in preda al terrore. Max del Papa. ItaliaOggi.
Se ci pensate bene è paradossale. Durante la prima ondata, quando il virus era letale, la stragrande maggioranza di chi si ammalava di Covid non riusciva neanche a farselo diagnosticare. Molti sono morti senza essere neppure classificati come vittime del Covid. Il tracciamento dei positivi era quasi impossibile. Molti erano i malati (e di una malattia grave), pochissimi i positivi ufficiali. Oggi pochi sono i malati (e di una malattia quasi sempre lieve) e moltissimi i positivi ufficiali. Ancor più numerose sono le persone non positive ma bloccate perché con «contatti stretti» con positivi. L’Italia è paralizzata per eccesso di diagnosi. Michele Brambilla. QN.

Un suicidio alla vigilia di Natale, una lettera che ne spiega le ragioni resa pubblica alla vigilia di San Silvestro. Nell’arco di sette giorni, la tragica vicenda umana di Angelo Burzi, 73 anni, torinese, una vita per la politica, l’ultimo decennio speso a difendersi nei labirinti angosciosi della giustizia penale, ha assunto un valore paradigmatico. Burzi ha scritto: «Non sono più in grado di tollerare ulteriormente la sofferenza, l’ansia, l’angoscia che in questi anni ho generato oltre che a me stesso anche attorno a me nelle persone che mi sono più care, mia moglie, le mie figlie, i miei amici (…) Siccome arrendermi non è mai stata un’opzione, frangar non flectar (“Mi spezzerò, ma non mi piegherò” ndr) esprimo la mia protesta più forte interrompendo il gioco, abbandonando il campo in modo definitivo (…). Spero che il mio abbandono però sia di esplicita condanna per coloro che ne sono stati concausa e di memoria per coloro che, leggendo queste poche righe, le potessero condividere». Massimo Donelli. QN.

La povertà nel mondo sta diminuendo, le malattie stanno diminuendo, la mortalità infantile è in calo anche in Africa, e un numero sempre crescente di esseri umani ha accesso all’assistenza sanitaria. Finora non si è sentito qualcuno che abbia addebitato al cambiamento climatico anche l’epidemia di Covid-19, ma chissà. Cesare Cavalleri. (Studi Cattolici).
L’antiebraismo di Mussolini sarebbe addirittura antecedente al primo conflitto mondiale, proseguendo nei decenni successivi, ben prima delle leggi razziali del ’38. Ovviamente il Duce non mancò di attutire, modificare, addirittura rinnegare propri passi antisemiti. Marco Bertoncini. ItaliaOggi.
Silvio Berlusconi, che si è impegnato nell’impresa di fare un partito conservatore di massa, ne ha subite di tutti i colori. Senza di lui, peraltro, non ci sarebbe stato nessun centrodestra nel 1994 e la disgregazione politico-istituzionale che stiamo oggi vivendo sarebbe iniziata sin da metà anni ’90 invece che dal 2011. Lodovico Festa. Studi Cattolici.

Con «terroristi» è sbagliato intendere chiunque fosse coinvolto nelle attività clandestine: tifare per le P38 maneggiate da altri era tipico dei consumatori di western all’italiana che «uccidevano il tempo residuo» nei gruppuscoli. Qualcuno di loro veniva magari coinvolto in un’azione, ma si defilava in fretta perché la fiction è una cosa, la realtà tutt’altra. Terrorista in senso proprio era (e rimane) quello che premeva il grilletto, accoppava un innocente e poi entrava tranquillamente in un bar, dove ordinava un cappuccino, oppure tornava a casa da mamma a mangiare con aria scontrosa «un piatto di gnocchi o spaghetti»: Valerio Fioravanti (ex divetto televisivo) che finisce con un colpo in fronte il poveretto che lui e compari del branco hanno già imbottito di piombo; Marco Donat-Cattin (figlio d’un ministro in carica della repubblica) che uccide e svaligia banche con indifferenza, Alessandro Alibrandi (figlio d’«uno dei più noti magistrati di Roma») che intrallazza con i malavitosi nel giro delle rapine e dell’usura, gli studenti di medicina che sfondano il cranio di Sergio Ramelli a colpi di chiave inglese (non volevamo fargli troppo male, è che «di chiavi inglesi non avevamo esperienza»). Diego Gabutti (ItaliaOggi).

Ma a quale notizia-bomba lavorava Mauro De Mauro prima di essere stato fatto scomparire? Potrebbe aver trovato le prove sull’ordigno a bordo del jet privato di Mattei e della mano che l’ha collocata. Mattei aveva tanti nemici, e tutti potenti. Non sorprende, visto che stava facendo saltare gli equilibri del mercato del petrolio, minacciando gli interesso dell’oligopolio delle “sette sorelle” (le principali compagnie petrolifere: le americane Exxon, Mobil, Texaco, Standard Oil of California, Gulf, l’anglo-olandese Royal Dutch Shell e la britannica British petroleum) col suo flirtare coi paesi produttori in Medio Oriente. Da poco aveva addirittura siglato un accordo commerciale con l’Urss, il nemico d’oltrecortina. Mauro De Muro, fatto scomparire dalla mafia. Maurizio Pilotti. Libertà.
Più che con il talento si fa carriera con la presunzione di averlo. Roberto Gervaso, scrittore.