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 2022  gennaio 06 Giovedì calendario

A Cuba è stato scoperto un giacimento di otto tonnellate di pepite d’oro

L’oro di Cuba. Sulla collina di Loma Jacinto, a 235 metri sul livello del mare, i minatori hanno trovato una concentrazione di otto tonnellate di pepite. Il ritrovamento rappresenta la seconda riserva di metallo prezioso del paese. Ed è riconosciuta di importanza industriale dal governo dell’isola.
All’inizio di dicembre gli specialisti del ministero dell’energia e delle miniere hanno presentato i risultati finali della fase di esplorazione della miniera di Jacinto, nella provincia di Camagüey, in una zona che dispone già dei rilevamenti geologici e tecnologici necessari per proseguire con lo studio di fattibilità tecnico-economica. Il responsabile del progetto, Enrique Piñero, ha detto che nel sistema di Jacinto sono state individuate dieci venature, ma tre hanno richiesto indagini più approfondite, con esplorazioni, studi geologici, idrogeologici e ingegneristici.

Lo studioso ha concluso che un doré, una miscela impura e non raffinata di oro metallico, si otterrà con poche impurità. Questo significa un valore del prodotto più elevato e ricavi maggiori. Per quanto riguarda la tecnologia proposta per il suo sfruttamento, Piñero ha affermato che è fattibile e rispettosa dell’ambiente, mentre nella sua dissoluzione non ci sono elementi inquinanti o tossici.
Il ricercatore è a capo di una squadra che scava nella miniera di Loma Jacinto da 13 anni, spesso in condizioni avverse. «A differenza di altri giacimenti cubani, l’oro di Loma Jacinto si trova nel reticolo cristallino del quarzo», ha detto Piñero a Granma, l’organo ufficiale del partito comunista cubano. «Ciò significa che è un oro nobile, perché non è associato a un altro minerale. Una volta macinato il quarzo, l’oro viene completamente rilasciato».

Una scoperta, quella dei minatori al lavoro sulla collina di Camagüey, celebrata con enfasi dalle istituzioni cubane, a cominciare dal presidente Miguel Díaz-Canel e dal primo ministro, Manuel Marrero Cruz. Soprattutto per i possibili risvolti economici e industriali, considerando che l’oro, sul mercato internazionale, attualmente supera i 52 mila euro al chilo, circa 1.775 euro all’oncia.
Secondo le stime geologiche ufficiali, l’isola caraibica ha riserve minerarie per oltre un miliardo di tonnellate: un potenziale aperto agli investimenti esteri diretti che il governo sostiene nel suo portafoglio di opportunità commerciali. Dalle parti dell’Avana sanno bene che investire nell’oro è una buona opzione per chi ha un buon capitale a disposizione. Mentre le valute possono svalutarsi, le proprietà, i metalli o le gemme tendono ad aumentare di valore nel tempo.
Piñero ha evidenziato che le prospettive di beneficio economico, dal livello locale a quello nazionale, riguardano sia l’occupazione sia le risorse infrastrutturali e finanziarie. «Per il giacimento d’oro di Jacinto è stata utilizzata la tecnologia di lisciviazione del carbone da pasta, ampiamente applicata a livello internazionale nello sfruttamento dell’oro», ha aggiunto il capo delle operazioni.
«Abbiamo un impianto simile a Villa Clara: abbiamo l’esperienza necessaria per realizzare un investimento e la conoscenza delle tecnologie per farlo fruttare».