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 2022  gennaio 06 Giovedì calendario

Davvero la democrazia è in declino?

Che la democrazia nel mondo sia in ritirata, è noto. Freedom House, che la misura regolarmente, dice che il declino dura da 15 anni e parla di «democrazia sotto assedio». I regimi autoritari sono sempre più aggressivi e i modelli autocratici – a cominciare da quello cinese – in alcune parti del mondo sono diventati attraenti. Il 2022 sarà un altro anno di confronto/scontro tra le società aperte e quelle in diversi gradi bloccate. Se però guardiamo la tendenza su tempi più lunghi, il quadro è decisamente meno fosco. Nel 1790, anno successivo alla Rivoluzione Francese, tutti i Paesi erano «autocrazie chiuse», secondo la definizione seguita da Our World in Data, che ha tracciato l’andamento storico dei diversi regimi: con la sola eccezione della Gran Bretagna, al tempo «autocrazia elettorale». Nel 1799, ai britannici si aggiungeranno gli americani degli Stati Uniti. Per tutto l’800, ben poche persone godettero di diritti politici e nel 1900 le «democrazie liberali» erano solo la Svizzera, l’Olanda e l’Australia: in tutto, 13,7 milioni di abitanti. Ancora nel 1950, solo 217 milioni di persone vivevano in democrazie liberali, più altri 239 milioni in «democrazie elettorali» (secondo la classificazione elaborata da Lührmann, Tannenberg e Lindberg sulla base di parametri predefiniti e seguita da Our World in Data, questi ultimi sono Paesi dove si vota ma la democrazia non è «di fatto» completa). È solo dalla metà del secolo scorso che le democrazie, elettorali e liberali, aumentano significativamente e toccano un massimo di popolazione nel 2018, a 3,83 miliardi, che per quell’anno era il 50,2% di quella mondiale. Dal 2018, i cittadini che vivono in democrazie (più o meno complete) sono scesi al 32,2% del totale globale: un declino significativo e preoccupante ma che non è detto debba essere definitivo. Nella tendenza generale di crescita della democrazia – quella che dava le persone con diritti politici a zero nel 1800 e sopra al 50% nel decennio scorso – ci sono anni, anche decenni, di caduta, per esempio i Trenta del ‘900 fino alla fine della Seconda guerra mondiale: nel 1944, le sole democrazie davvero liberali erano Regno Unito, Svizzera, Svezia, Islanda, Australia, Nuova Zelanda. Niente è mai scontato e oggi, in epoca di rivalità tra potenze, la democrazia è sotto pressione. Nel lungo periodo, però, il desiderio dei popoli di decidere di sé stessi tende a non spegnersi.