Corriere della Sera, 4 gennaio 2022
Il tesoro delle sorelle Brontë
Proprio come in un romanzo di Jane Austen, decisivo nel lieto fine è stato «un uomo di ingenti fortune», come quello dell’incipit di Orgoglio e pregiudizio. Leonard «Len» Blavatnik, 64 anni, natali a Odessa, proprietario tra l’altro del colosso dell’intrattenimento Dazn, fortune decisamente ingenti – 40 miliardi di dollari, che lo rendono nel 2021 l’uomo più ricco del Regno Unito – ha donato 7,5 milioni di sterline per «salvare» la preziosa Honresfield Library.
La biblioteca, fondata nel XIX secolo, custodisce centinaia di manoscritti di epoca soprattutto ottocentesca, attribuiti a Robert Burns, Walter Scott, le sorelle Brontë; 1.400 volumi rari, tra cui la prima edizione di Cime tempestose, di Orgoglio e Pregiudizio, Persuasione, Emma. Tra i gioielli recuperati brillano: trentuno poesie inedite di Emily Brontë, su un taccuino – che gli studiosi credevano perso – colmo di annotazioni della sorella Charlotte; le rarissime Poesie pubblicate dalle sorelle nel 1846, in una copia fitta di appunti di loro pugno; una parte del manoscritto autografo del romanzo in versi di Walter Scott, The Lay of the Last Minstrel, e la prima bozza del suo Rob Roy. E ancora: un suo diario di viaggio in Scozia, del 1814; poesie di Robert Burns in un volume noto come il First Commonplace Book; due lettere di Jane Austen alla sorella Cassandra, in una delle quali, datata 1796, Austen annuncia la fine di una sua storia d’amore. In Regno Unito sono conservate solo altre tre sue lettere.
Perle, insomma, per gli studiosi di letteratura inglese di tutto il mondo, che avevano sussultato, la primavera scorsa, alla notizia che la Honresfield Library sarebbe stata venduta all’asta, con incanto già fissato – dalla casa d’aste Sotheby’s – per luglio. Smembrata in più lotti, sarebbe finita nelle mani di privati.
La biblioteca era stata messa insieme nel 1890 da Alfred e William Law, che possedevano mulini non lontano dalla casa natale dei Brontë, a Haworth. La collezione fu ereditata da un nipote che l’aveva aperta alle visite di accademici e studiosi. Dopo la sua morte nel 1939, però, nessuno vi aveva più avuto accesso.
Alla notizia dell’asta, si erano mobilitati con una disperata raccolta fondi i Friends of National Libraries, un’associazione che supporta le biblioteche nazionali. Servivano, per riscattare la Honresfield Library, 15 milioni di sterline, cioè 20 milioni di euro. La casa d’aste Sotheby’s accettava di ritardare l’asta. L’afflusso di donazioni è stato senza precedenti:150 mila sterline raccolte da migliaia di comuni cittadini, 2,5 milioni raggranellati da un consorzio di fondazioni come la T.S. Eliot, fondi da musei e librerie da tutto il Paese, una donazione personale dal principe Carlo. Ma soprattutto i 7,5 milioni di sterline di Blavatnik, a cui ora la biblioteca – che torna aperta agli studiosi – sarà intitolata.