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 2022  gennaio 04 Martedì calendario

Che cos’è Flurona?

1 Che cosa è Flurona?
Si tratta di un’infezione simultanea da influenza di tipo A o B e da coronavirus Sars-CoV-2. In pratica una persona risulta contagiata contemporaneamente da Covid-19 e influenza. Il termine Flurona è la crasi tra flu, influenza in inglese, e rona, contrazione di coronavirus. Non si tratta di un nome scientifico ma la parola è stata coniata il 30 dicembre scorso da un quotidiano israeliano, Ynet, che dava notizia di una donna incinta che non era vaccinata né contro il Covid né contro l’influenza e che aveva contratto i due virus contemporaneamente.

2 La coinfezione è qualcosa di insolito?
No, nelle pandemie influenzali le coinfezioni batteriche sono una delle principali cause di mortalità, ma sono meno diffuse tra i positivi a Sars-CoV-2 tant’è che non è raccomandato l’uso routinario di antibiotici per gestire l’infezione da Covid-19. Sono anche state documentate fin dall’inizio della pandemia coinfezioni tra Sars-CoV2 e altri virus respiratori tra cui rinovirus, enterovirus, influenza e altri coronavirus del raffreddore. Il primo lavoro che ha documentato coinfezioni tra influenza e coronavirus (nove casi) è stato pubblicato da ricercatori cinesi su The Lancet il 25 marzo 2020.

3 Flurona è una malattia nuova?
No, come detto è un modo «mediatico» per definire l’infezione simultanea di influenza e coronavirus. Si tratterebbe di una malattia nuova se i due virus si fondessero insieme e generassero una chimera, ma è qualcosa di quasi impossibile.

4 Quanti sono i casi di Flurona?
Alcuni studi stimano che il 3% dei positivi al Covid convivono anche con un’altra infezione virale, compresa l’influenza, ma non esiste un dato certo. A inizio pandemia la coinfezione era stimata intorno al 12%: all’epoca non erano ancora utilizzate le mascherine dalla popolazione generale, che proteggono anche dall’influenza. Una volta diagnosticato Covid-19 con un tampone molecolare il paziente viene trattato per quella patologia e non è prassi effettuare un altro test per capire se è presente anche l’influenza o un altro virus respiratorio, pertanto moltissimi casi sfuggono al tracciamento.

5 Influenza e Covid insieme provocano una malattia più grave?
Non è ancora chiaro se la doppia infezione possa causare una malattia più grave e come i due agenti virali interagiscono tra loro, anche se in genere un patogeno prevale sull’altro. È però verosimile che una coinfezione in un paziente fragile possa avere un decorso più complesso dal momento che coesistono due azioni infiammatorie che possono causare problemi respiratori anche importanti. Non va dimenticato che in era pre pandemica ogni anno si registravano in Italia tra gli otto e i diecimila morti per complicanze dell’influenza.

6 È possibile distinguere i sintomi dell’influenza da quelli del Covid?
Generalmente l’influenza ha un inizio brusco, con febbre alta e almeno un sintomo sistemico (ad esempio spossatezza, dolori muscolari) e un sintomo respiratorio (come tosse, congestione nasale). I sintomi del Covid sono più vari ma comunque tutti sovrapponibili ai disturbi stagionali. Con la variante Omicron i sintomi sembrano più leggeri almeno tra la popolazione vaccinata e prevalgono mal di gola, raffreddore e naso che cola. La perdita di gusto e olfatto, caratteristico delle prime ondate del coronavirus sembra oggi meno frequente. Tuttavia l’unico modo certo per fare una diagnosi differenziale è eseguire un tampone. 
In commercio esistono anche test rapidi per la diagnosi differenziale: in pochi minuti rilevano se il paziente è affetto da Covid o da influenza. Si tratta però di test più costosi, destinati agli ospedali o ai medici di base che hanno necessità di testare con accuratezza i pazienti più a rischio per procedere subito con la corretta terapia.

7 Ci si può difendere dalla doppia infezione?
Per limitare il più possibile il rischio di coinfezione è raccomandato il vaccino sia contro l’influenza sia contro il Covid. Non è una garanzia assoluta di non contrarre le infezioni virali, ma è un modo per mitigare il rischio di andare incontro a una malattia grave.

(ha collaborato Pierangelo Clerici, presidente dell’Associazione microbiologi italiani)