la Repubblica, 4 gennaio 2022
La nuova vita di Valentino Rossi
«La cosa più importante sarà diventare babbo, tra un mesetto. Sono curioso di vedere cosa accadrà: raccontano sia una emozione che ti cambia per sempre. La mia seconda vita». Valentino accarezza piano l’Ovetto Kinder, come la fidanzata Francesca Sofia Novello chiama il pancione: è entrata nell’ottavo mese, è una bimba, il nome lo hanno già deciso ma per ora non si dice. Oggi Rossi parte per gli Emirati Arabi Uniti con la banda di Tavullia: venerdì e sabato, insieme al fratello Luca e all’amico Uccio Salucci, corrono al volante di una Ferrari 488 Gran Turismo sul circuito Yas Marina di Abu Dhabi. Non è la prima volta, ma in passato era quasi un gioco e poi a febbraio il Doc tornava sulla moto. Ora invece fa sul serio: comincia una nuova carriera sportiva a quattro ruote che a giugno lo porterà sulla storica pista Bugatti, per la suggestiva 24 Ore francese. «Pilota per sempre. Del resto, non saprei cos’altro fare», si prende in giro da solo.
Claudio Domenicali, ceo Ducati, lo ha proposto come collaudatore di lusso della Rossa di Borgo Panigale: «Se devo essere sincero, fare i test non mi è mai piaciuto: è noioso». Intanto dalla vicina Arabia Saudita, il rallista Nasser Al-Attiyah – che tra le dune in questi giorni si sta giocando il successo nel rally – gli rinnova l’invito a partecipare alla Dakar. «No grazie, non ora: preferisco l’asfalto». Carmelo Ezpeleta, padrone del motomondiale, lo implora di restare nel paddock per seguire la sua squadra, la Vr46, che a marzo debutta in MotoGp. «Penso di venire a vedere qualche gara, don Carmelo: non credo ci sarò sempre».Tutti vogliono Valentino e la sua seconda vita. Ma il Doc ha deciso: farà il papà. «E poi, le gare in macchina. Sono affascinato da Le Mans». Non mette le mani avanti, al contrario: «Voglio divertirmi in pista, che significa essere competitivo». Vincere ancora, dopo 26 stagioni da campione. «però quest’estate mi piacerebbe anche godermi finalmente le vacanze: rilassarmi un po’, senza la pressione di un prossimo gran premio».
Ieri è stato ufficialmente presentato il title sponsor italiano della sua Vr46: Mooney, servizi di pagamento e di mobilità, oltre alle squadre del motomondiale affiancherà anche l’Academy di Tavullia e la carriera automobilistica di Rossi. La partnership coi sauditi di Aramco, annunciata mesi fa, è definitivamente tramontata. In MotoGp il team di Valentino scommette sul fratello Luca Marini e su Marco Bezzecchi, altro prodotto della scuola del Doc: guideranno due Ducati, circostanza che a molti fa sognare un romantico ritorno di Rossi in sella alla moto italiana dopo la sciagurata esperienza di 10 anni fa. «Allora si era trovato tra le mani un mezzo progettato per essere guidato solo da Stoner. Con la Ducati di oggi, si divertirebbe da matti: se Gigi Dall’Igna è d’accordo, Valentino potrebbe fare dei test», insiste Domenicali. Luca Marini nel 2021 ha già corso con la Rossa e ne ha parlato entusiasta al fratello: abbastanza da convincerlo a fare una prova?
Il pesarese non ha ancora deciso con quale auto correre in futuro, tornando da Abu Dhabi. Il mese scorso a Valencia ha guidato l’Audi R8 Lms GT3, con un numero 46 bello grosso sulla portiera: 105 giri in splendida progressione che hanno rapito i tedeschi. Se finisse per scegliere la loro macchina, considerata la contiguità tra Audi e Borgo Panigale non sarebbe allora tanto folle immaginarlo qualche volta in sella a una Ducati. «Però al volante mi trovo molto bene anche con la Ferrari Gran Turismo», aggiunge il Doc. Immarcabile. Venerdì alle 15 negli Emirati sono in programma le qualifiche, diretta youtube: classe Pro-Am, dove l’amico Uccio è l’amateur, lui e Luca i professionisti. Tre anni fa avevano vinto la categoria, cogliendo anche il 3° posto assoluto, nel 2021 hanno chiuso terzi nella loro classe (e quarti nella generale).
«Don Carmelo, dài, è stato proprio bello: ci siamo divertiti»: si era congedato con queste parole da Ezpeleta, dopo l’ultima gara della sua prima vita. Era solo metà novembre (il 14-11-21, che forse non a caso fa 46), due mesi fa: sembra sia passato un secolo. Divano e pantofole? Macché. Da allora non ha smesso di allenarsi coi suoi allievi del Ranch. Ha regalato un casco firmato al presidente Sergio Mattarella («Un presidente, c’è solo un presidente») durante una visita ufficiale a Roma con la federazione motociclistica. Poi è volato a Valencia con quelli dell’Audi, quindi ha vinto la 100 chilometri sul brecciolino di casa sua a Tavullia, insieme al fratello Luca. Neanche un minuto fermo: Carlo Casabianca, il suo storico preparatore atletico, giura sia più in forma oggi che vent’anni fa. Però. Si è finalmente concesso una lunga vacanza in un elegante rifugio a Madonna di Campiglio, con la Francy e l’Ovetto Kinder. Lei ad aspettarlo nello chalet, fotografando il suo regalo per Natale (custodito in una busta di Christian Dior) e mettendo i cuoricini su Instagram quando il Doc ha postato il video della sua discesa sullo snowboard. È proprio amore. E Valentino sembra felice più che mai. Emozionato. Sta per cominciare la sua seconda vita.