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 2022  gennaio 02 Domenica calendario

Cambiano i consumi dei tedeschi

È stato un Natale di seconda mano quello appena trascorso in Germania. Di seconda mano (e anche di terza e magari di quarta) non perché la pandemia ha reso l’atmosfera piuttosto dimessa, ma perché i tedeschi si sono buttati sugli acquisti di articoli che hanno già una storia più o meno lunga alle spalle. Il Natale 2021 ha confermato l’indicazione che l’usato in Germania sta diventando sempre più mainstream: è stato un fiorire di appositi negozi pop-up, per la maggior parte allestiti e gestiti da organizzazioni assistenziali e parrocchie, un assalto a uffici postali travolti da pacchi con l’etichetta di eBay per la spedizione, un volatilizzarsi in pochi giorni, a volte in poche ore, di capi d’abbigliamento e accessori già indossati sulle apposite piattaforme di vendita come Vinted, Momox Fashion, Sellpy, Zalando Zircle e Rebelle. Matthias Scholl, direttore regionale dei negozi Oxfam,in un’intervista ha detto «da tempo assistiamo a un aumento della domanda verso la fine dell’anno nei 55 negozi dell’usato che operiamo in tutto il Paese». La tendenza era stata messa in evidenza in uno studio del 2020 sul consumo etico, promosso dal grande player dell’e-commerce Otto Group, in cui si evidenziava che il 73% degli intervistati apprezzava la possibilità di acquistare o vendere oggetti usati come capi di abbigliamento di seconda mano o i vecchi mobili. Secondo Peter Wippermann, il guru tedesco della ricerca sulle nuove tendenze che ha coordinato lo studio, alla base del cambiamento di comportamento dei consumatori ci sono le generazioni più giovani che sono meno interessate a possedere cose nuove che a poter avere quello che vogliono quando lo vogliono, spendendo poco. «Nuovo non significa più nuovo di zecca», dice Wippermann facendo anche l’esempio della mobilità: «oggi è importante poter guidare quando si vuole, ma non avere un’auto di proprietà». L’idea di esclusività, di essere privilegiati nel possedere qualcosa come primi utenti, ancora radicata nelle generazioni precedenti, non li sfiora neppure. Neanche a Natale.