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 2022  gennaio 02 Domenica calendario

Biografia di Danilo Iervolino

«Ero un discolo, un ragazzino di provincia pieno di sogni» dice di sé. Poi la realtà ha superato i desideri, ma gli mancava la squadra di calcio. E ora Mr. Miliardo, Danilo Iervolino, ha aggiunto anche questo gioiellino al suo coté di imprenditore dei due mondi. Incendiando (non di botti) il Capodanno di Salerno.
Il 43enne lanciatissimo imprenditore originario di Palma Campania, già fondatore dell’Università telematica Pegaso, è diventato patron della squadra granata quasi sul filo di San Silvestro. Amico di Berlusconi, ma anche vicino ai De Luca. Interessi nel cinema, nell’arte, ottimi rapporti con fondi inglesi e americani. Una carriera veloce, in parte favorita dall’esperienza della sua famiglia che, nel cuore dei disordinati e pericolosi anni Ottanta, aveva coltivato il successo delle scuole parificate, anche le più discusse, nell’hinterland napoletano. Ma il rampollo Danilo voleva volare alto, un viaggio negli Usa e a soli 26 anni – grazie al varco aperto dalla legge Moratti-Stanca che fa sorgere le Università telematiche in Italia – punta sulla didattica a distanza. NascePegaso. «Bella idea. Ha le ali, come te», lo benedice il padre. L’Ateneo on line macina numeri, diventa colosso: apprezzato anche da accademici, da tanti magistrati e da forze dell’ordine (i più maturi, in veste di docenti; i meno graduati, nel ruolo di brillanti discenti che con le lauree hanno raggiunto agognati risultati). Proprio lo scorso settembre Iervolino, al prezzo di un miliardo, aveva venduto al private equity Cvc il 100 per cento della sua holdingMultiversity. Un assegno a nove zeri che gli ha consentito il balzo nell’editoria: ha acquisito Bfc Media, gruppo sul personal business (riviste comeForbes Italia, Bluerating e canali tv). Poi la passione granata.
Esulta, e come dubitarne, anche la famiglia dei potenti De Luca, da Salerno. «La proposta di un imprenditore serio, capace ed appassionato come lui consente di guardare avanti con ottimismo e fiducia», dice dice il figlio del governatore Vincenzo, il deputato pd Piero, vice capogruppo alla Camera. E Iervolino scalda gli animi: «Immagino un cammino bellissimo da fare con la gente di Salerno, le istituzioni locali, la gloriosa tifoseria». Anche se un duro esposto, da parte del fondo svizzero escluso, è già in viaggio verso la Procura di Salerno. A depositarla, la società Pvam s.a., fiduciaria del Fondo Global Pacific Capital Management Doo, che sostiene di aver visto cadere le sue due offerte per l’acquisizione del club – di 38 milioni in titoli bancari e 26 milioni cash – superiori a quella del neo patron. L’eventualità di un accertamento non preoccupa comunque Iervolino che, nell’anno appena chiuso, aveva superato ben altro duello con la magistratura, e con tempismo quasi miracoloso.
Dissolte le ombre scure che un’inchiesta della Procura di Napoli – a febbraio 2021 – sembrava proiettare sull’espansione della Pegaso. Arriva la scure del Riesame: che giudica le ipotesi investigative «palesi equivoci, errate ricostruzioni, contraddizioni logiche». Si scopre anche che il presidente dei collegi del Riesame che si è pronunciato, qualche anno prima, compariva nel comitatoscientifico di un master della Pegaso.
Ma il giudice spiega che non ne sa assolutamente nulla. A luglio scorso, su richiesta del pm, è già tutto archiviato. Un successo con le ali.