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 2021  dicembre 31 Venerdì calendario

Tyson lascia la fidanzata per un piccione

Almeno non mangiategli i piccioni, diamine. Ogni King Kong ha un segreto cuore di panna, il suo angolino della tenerezza. Mike Tyson, altrimenti detto Iron Man, l’uomo più cattivo del mondo o King Kong, a seconda delle fasi della sua vita a fauci spalancate, ha un debole per i piccioni, da sempre. Lo rilassano. Lo commuovono e lo innamorano, come Kong quando teneva nella sua manona Fay Wray, sul tetto dell’Empire State Building. Quei pennuti sono una madeleine della sua infanzia: «La prima cosa che ho amato nella mia vita». 
SIMBOLO DI PACE
Dice che sono un simbolo di pace, quindi scambiatevi un segno di pace, che di botte ce ne sono già tante a questo mondo, e nel suo di più. Gli ricordano se stesso bambino, quando allevare piccioni viaggiatori, bravi e veloci, era un modo, uno dei pochi, per guadagnarsi il rispetto a Brownsville, Brooklyn, marrone e grigio di case popolari a due passi dall’aeroporto Jfk, il ghetto più pericoloso di New York e uno dei peggiori d’America, 50 anni fa come adesso; Mike partì da lì per una quarantina di passaggi in riformatorio ancor prima dei 14 anni. 

TESORO DILAPIDATO
La sua prima scazzottata, il barlume di ispirazione per la carriera di uno pesi massimi più forti di sempre, capitò perché uno gli aveva decapitato un piccione, e lui si vendicò a pugni: aveva 9 anni. Erano nel suo destino. Sono la sua oasi di pace. Li ama. Se ne circonda tuttora, ne ha più di mille, una volta erano duemila, e per le varie colombaie ha speso oltre centomila verdoni, ma che volete che siano per uno che si è visto passare per le mani 700 milioni di dollari e la maggior parte li ha dilapidati: ora, dicono quelli che fanno i conti in tasca ai vip, gliene sarebbero rimasti in banca solo 3. 

A CENA
Dunque non toccate a Mike Tyson i suoi piccioni viaggiatori. E ci vuole in effetti un enorme coraggio nel prendergliene uno, un piccione a Mike Tyson, rendiamoci conto, per giunta ucciderlo e provare a mangiarselo. Eppure qualcuno l’ha fatto, e secondo il racconto dello stesso Tyson sarebbe stata la sua ultima fidanzata, ovviamente non più tale, ma se c’è un premio planetario 2021 alla spericolatezza datelo questa donna, lo merita: «Lei diceva che quei dannati uccelli bisognerebbe mangiarli anziché farli volare. E un giorno l’ha fatto davvero, ne ha cucinato uno per cena. Il bello è che voleva lo mangiassi pure io. Proprio non ho potuto». 
La temeraria ha avuto fortuna, perché conoscendo i trascorsi di Tyson poteva capitarle di tutto, invece è stata semplicemente lasciata: «Non poteva più essere la mia donna», e amen. Del resto i mille marosi di una vita al limite sembrano regalarci ora, a 55 anni, un Tyson più temperante: dopo ulteriori passaggi in vari rehab per disintossicarsi da alcol, cocaina e marijuana di cui non riesce a fare a meno, e aver superato da tempo la soglia dei 40 anni che proprio non credeva di raggiungere, le ultime lo davano per convertito al veganesimo, anche se poi ha rinunciato perché senza carne si sentiva senza energie. 

TRE MOGLI
Ha avuto tre mogli e otto figli da varie donne (una figlia, Exodus, morì a 4 anni in un incidente domestico), ha conosciuto la fama da campione del mondo più devastante di sempre, gli enormi guadagni e gli eccessi, autentiche tigri del Bengala in giardino e a letto, i diamanti da 20mila dollari comprati e persi un’ora dopo, la violenza dentro e fuori il ring, l’ascesa e la caduta fragorosa, come la prigione per stupro o quando staccò con un morso un pezzo d’orecchio a Holyfield, la droga, la morte lambita e accarezzata, una miriade di resurrezioni. 

SUL SET
Adesso fa l’attore di tanto in tanto, quando lo chiamano, cura qualche podcast di interviste e prova ad amministrare quei 3 milioncini che gli sono rimasti. Poi vorrebbe solo stare in pace coi suoi piccioni, accarezzarne il piumaggio morbido e il petto rotondo, pensare alla sua infanzia, e farli volare veloci. Nient’altro. Invece gli capita una fidanzata che se li vuole mangiare. Proprio una vita da Tyson.