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 2019  novembre 23 Sabato calendario

Le vere sardine

Nella Treccani «Sardina s. f. [lat. sardĭna, der. di sarda: v. sarda]. – Pesce teleosteo marino della famiglia clupeidi (nella attuale classificazione zoologica incluso nel genere Sardina con il nome specifico di Sardina pilchardus), detto anche sarda, sardella, che vive nel Mediterraneo e sul versante orientale dell’Atlantico: ha corpo compresso, che può raggiungere i 30 cm di lunghezza, margine ventrale (carena) dentellato, una sola pinna dorsale e colore azzurro-argenteo; si pesca tutto l’anno, soprattutto in inverno, durante il periodo della riproduzione».
 
Nome “Sardine” o “Sarde”, perché pesce della Sardegna, venduto sotto sale dagli antichi a tutti i popoli del Mediterraneo (così Aristotele).
 
Mediterraneo Però stanno emigrando verso mari più freddi, a causa del cambiamento climatico.
 
Guerra Guerra tra italiani e croati per il pescato. Il 70% delle sardine si prende nella parte croata. «Negli anni ’70 l’Italia pescava 70-90mila tonnellate tra sardine e acciughe (dati Fao); oggi 40-60mila tonnellate l’anno. La flotta croata negli anni ’90 pescava 16mila tonnellate di pesce azzurro. Oggi ben 60mila» [Pasotti-Simisevic, Stampa 20/9/2019].
 
Sottospecie Sette sottospecie. Sardine del Mediterraneo, sardine sudafricane, sardine giapponesi, sardine californiane, ecc. Migrano per riprodursi, viaggiando anche per mille chilometri. Le sardine sudafricane, per esempio, «formano banchi lunghi fino a 7 chilometri e larghi circa 2, per un totale di circa 30.000 tonnellate di sardine: un lungo nastro argenteo di 430 milioni di individui che si muovono all’unisono». Passano, e i predatori le attaccano: tursiopi, delfini, squali, pesci vela dal basso; dall’alto, quando le sardine risalgono in superfice per salvarsi, soprattutto sule del capo, bianche e nere e dai becchi aguzzi, che si tuffano in mare a mo’ di missili, a 80 chilometri l’ora. Le sardine minimizzano il danno stringendosi una all’altra e facendo assumere al banco «una forma sferica chiamata bait ball che può arrivare ad avere 20 metri di diametro e che espone il minor numero possibile di individui al pericolo di essere divorati» [Francesca Buoninconti Senza confini. Le straordinarie storie degli animali migratori Codice, Torino 2019].
 
Humboldt Impossibile però salvarsi dai pescatori cileni, che nella gelida corrente di Humboldt inghiottono in poco tempo con le loro idrovore tutto il branco.
 
Gabbiani Da noi i gabbiani annunciano le sardine, le sardine a loro volta annunciano i tonni.
 
Monumento La prima produttrice al mondo di sardine in scatola è la Lettonia. Nella città lettone di Liepāja sorge il Monumento alla sardina in scatola. Targa: «Sardine. Inscatolate nel 1892. Nessuna scadenza».
 
Cameron Apparizione improvvisa delle sardine sulla scena politica inglese quando il premier Cameron si fece fotografare nella cucina di Downing Street mentre le farciva in un sandwich con il pomodoro (marzo 2015).
 
Berlusconi Apparizione improvvisa delle sardine sulla scena politica italiana quando Bossi, nel ’94, invitò a cena a casa sua D’Alema e Buttiglione, e offrì loro pancarrè e due scatole di sardine, col conforto di due lattine di birra e una lattina di coca-cola. I tre s’accordarono per mandare a casa Berlusconi. Poi, in effetti, lo mandarono a casa. L’intesa fu chiamata “patto delle sardine”.
 
Bossi Bossi maniaco di sardine e coca-cola, nella coca-cola pucciava i grissini.
 
Berlusconi «Cercavo un delfino, ho trovato solo delle sardine» (nel 2018).
 
Bersani Secondo Bersani, «femmine e maschi hanno sapore diverso. Nelle sardine femmine prevale il gusto delle uova, nelle sardine maschie quello del bianco liquido seminale» (marzo 2017).
 
Marcenaro «Mungerle!» (sul Foglio, per sfottere Bersani).
 
Pioggia La nuvola nera che ogni anno, tra maggio e giugno, spunta sulla cima del Mal Nombre e si scarica poi sulla piana del Pantano. Siamo in Honduras, a 75 chilometri da Tegucigalpa. Non si tratta però di una pioggia d’acqua, ma di un acquazzone di sardine, che famiglie della vicina città di Yoro si precipitano a raccogliere e a friggere per parecchi giorni. Spiegazioni convincenti del fenomeno finora non ce ne sono. Romano Scarpa credeva che si trattasse di una leggenda e se ne ispirò per una delle più celebri storie di Paperino (Paperino e la leggenda dello scozzese volante, 10 e 25 novembre 1957). Anche Murakami, in Kafka sulla spiaggia, fa piovere a un certo punto sardine e sgombri, e conclude con un temporale di sanguisughe.
 
A tavola Gente che mangia sardine: i soldati birmani dell’esercito di liberazione Karen, dopo un antipasto di cavallette, in grandi scodelle con riso e uova sode; Alberto Moravia ed Elsa Morante, in fuga durante la guerra sui colli della Ciociaria, con una copia de I fratelli Karamazov (usata poi come carta igienica) e una valigia di scatole di sardine; Michael Fassbender, quando dovette perdere 13 chili per interpretare Hunger (2008) e si nutrì solo di sardine, «e le sardine le odio»; l’arpista Huguette Clark, sola nella sua casa di 44 stanze sulla Settantaduesima, colleziona bambole di pezza, si nutre solo di sardine in scatola, crackers, mele, banane, acqua di rubinetto, campa così fino a 102 anni (spesa quotidiana di 5 dollari, patrimonio lasciato ai poveri di mezzo miliardo); il cardinale Ersilio Tonini, al tempo in cui era arcivescovo di Ravenna, sul poster che lo mostra su una sedia a sdraio, intento a mangiare sardine fritte e bere vino rosso; il giovane Picasso, quando era in miseria: la scatola di sardine, con un pezzo di pane, gliela lasciava tutte le mattine davanti alla porta Paco Durria, scultore e ceramista; il giovane Borges, con l’amico Xul Solare, per sperimentare nuove ricette, mischiando le sardine con il cioccolato (smorfie di disgusto quando lo raccontava); i camorristi e i marchesi decaduti di Matilde Serao; la gabbianella ferita trovata da Fulco Pratesi negli anni Settanta, che, portata allo zoo, cresciuta nei pressi della vasca delle otarie, nutrita a sardine, crebbe bene fino ad accoppiarsi con un maschio selvatico e dare origine ai 40 mila gabbiani che vivono oggi a Roma; il pinguino Dindim dalle piume intrise di petrolio, recuperato dal pescatore brasiliano João e da questi ripulito e salvato con una dieta di sardine; Thomas Mann nel ‘36, in Svizzera, mentre decide di non tornare in Germania e intanto cena con sardine, uova sode, pane e prosciutto, birra e limonata; Kafka nel sanatorio di Matliary, che comunica per lettera alla sorella la sua disperazione per aver mangiato una scatoletta di sardine con patate e maionese, contravvenendo così al proposito di restare vegetariano (neanche il sapone del bagno doveva essere confezionato con grassi animali, il cui odore lo feriva. Quel pasto a base di sardine provocò un sogno in cui Kafka vide se stesso in forma di iena squarciare con le zampe una bara di latta in cui erano adagiati cadaveri da divorare).
 
Lista Lista degli alimenti che Arafat chiese nel 2002 quando era assediato dall’esercito israeliano: 66 confezioni di formaggio, 600 pacchi di pane “pita”, 40 pacchi di Halva (dolce tipico), 55 scatole di sardine, 23 scatole di tonno, 13 scatole di hummus (salsa), 34 confezioni di acqua minerale, 66 chilogrammi di caffè.
 
Samsung La Samsung, nell’elettronica solo dagli anni Settanta. Prima, esportava sardine.
 
Ricette L’antipasto di lische di sardine ben pulite, asciugate bene, passate nella farina e fritte (Lisa Casali); il tramezzino di sardine nel pane morbido all’uvetta e semi di papavero farcito anche di pollo e barbabietola (Davide Oldani).
 
Ultimo pasto «Se fossi condannato a morte, chiederei come ultimo pasto sardine, burro e pane francese» (Jean Monnet, uno dei padri dell’Europa unita).