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 2021  dicembre 29 Mercoledì calendario

I numeri del business di Sanremo

Dopotutto resta il più grande business dello spettacolo italiano. Una macchina da soldi che fa guadagnare moltissimo. E non solo alla Rai, che nel 2021 ha chiuso il fatturato pubblicitario dell’evento a 38 milioni di euro (8,5 dei quali messi sul tavolo dall’ormai ex sponsor unico Tim a un mese dall’inizio della kermesse, in programma dall’1 al 5 febbraio, non è ancora dato sapere chi sostituirà la compagnia). Ma anche ai protagonisti (la cifra del cachet di Amadeus non è mai stata ufficializzata: si parla di una somma compresa tra i 500 e i 600 mila euro), alla cittadina ligure (nel 2022 il Comune prenderà da viale Mazzini 4,8 milioni in virtù della convenzione annuale) e naturalmente alle case discografiche. Che per ogni big in gara ricevono circa 50 mila euro a titolo di rimborso spese (poi ci sono i guadagni delle vendite...). 
IL CIRCUITO
L’edizione 2022 del Festival di Sanremo si preannuncia quella della restaurazione, dopo la rivoluzione all’insegna della conquista dell’Ariston da parte del circuito indie, con ambasciatori come Colapesce e Dimartino, Coma Cose, La Rappresentante di Lista, Fulminacci e gli Extraliscio. Soprattutto per quello che riguarda gli equilibri nelle manovre fatte dietro le quinte. Un dato che non passa inosservato: 20 dei 25 big hanno alle loro spalle una multinazionale, mentre l’anno scorso ben 14 dei 26 cantanti in gara più della metà arrivavano da etichette indipendenti. Universal piazza addirittura 10 big: Elisa, Emma, Mahmood e Blanco, Rkomi, Michele Bravi, Dargen D’Amico, Giovanni Truppi e i tre vincitori di Sanremo Giovani Yuman, Tananai e Matteo Romano. Sony si accontenta di portarne all’Ariston 6, dopo aver visto arrivare sul podio nel 2021 i Maneskin e il duo Francesca Michielin-Fedez: Gianni Morandi, Giusy Ferreri, Noemi, La Rappresentante di Lista, Aka 7even, Ana Mena. A Warner vanno 4 caselle: Achille Lauro, Irama, Fabrizio Moro e Hu. Quest’ultima all’Ariston canterà con il rapper Highsnob, che incide per Believe: è tra i pochi ad avercela fatta senza la spinta di una grossa etichetta, insieme a Le Vibrazioni, Ditonellapiaga e Rettore, Massimo Ranieri (che è una vecchia conoscenza di Lucio Presta, il manager di Amadeus: nel 2002 produsse il suo tour Oggi o dimane), Iva Zanicchi. 

LA GUIDA
La Sugar della sempre potentissima e influentissima Caterina Caselli, che pure da qualche anno ha ceduto la guida dell’etichetta al figlio Filippo, non resta a guardare: punta tutto su Sangiovanni, vincitore morale dell’ultima edizione di Amici, che arriva all’Ariston forte dei 17 Dischi di platino vinti grazie alle hit Malibu, Guccy Bag, Lady e Tutta la notte. Dall’ultima edizione del talent di Maria De Filippi arriva anche Aka 7even e tra le pareti della scuola di via Tiburtina s’è fatto le ossa Stefano Settepani: ad Amici lavorava come autore e come produttore, oggi è un manager di successo e a febbraio accompagnerà in Riviera Mahmood e Noemi. Tra i suoi assistiti c’era fino a qualche mese fa anche Elisa, che ora è invece seguita da Max Brigante, voce di Radio 105 e già manager di Ultimo e di Elodie. A proposito: O forse sei tu, la canzone in gara della cantautrice friulana, porta la firma di Davide Petrella, in arte Tropico, autore di fiducia della stessa Elodie. Petrella firma anche Ogni volta è così di Emma, insieme alla cantante salentina e a Dardust. È uno dei tanti autori lanciati dalla divisione editoriale di Universal, che spadroneggia con Alessandro La Cava (romano, 21 anni, scrive Ti amo non lo so dire di Noemi, Insuperabile di Rkomi e Farfalle di Sangiovanni),Federica Abbate (hitmaker con Takagi & Ketra, co-firma Duecentomila ore di Ana Mena con Rocco Hunt e Inverno dei fiori di Michele Bravi), Alessandro Raina (Sesso occasionale di Tananai). 

IL SUPEROSPITE
C’è anche Jovanotti, che scrive per Morandi Apri tutte le porte (a dirigere l’orchestra sarà Mousse T, dj tedesco che nel 2000 produsse la hit Sex Bomb di Tom Jones). E chissà che Lorenzo Cherubini non si presenti finalmente all’Ariston pure come superospite, dopo aver disertato nel 2020 e nel 2021. Sarebbe tra i pochi artisti del cast a non far parte della scuderia della Friends & Partners di Ferdinando Salzano, la principale agenzia italiana, che per la Rai ha prodotto show come quelli di Fiorella Mannoia, Beppe Fiorello, Giorgio Panariello e Marco Giallini: da lì arrivano Lauro, Blanco, Elisa, Emma, Giusy Ferreri, Highsnob, Mahmood, Morandi, Moro, Noemi, Matteo Romano, Sangiovanni e Tananai. Praticamente la metà dei big che vedremo in gara all’Ariston a febbraio. È Sanremo, bellezza.