ItaliaOggi, 28 dicembre 2021
Odisha, il paradiso delle materie prime
Da anni un professore indiano, Pratapaditya Mishra, è uno dei maggiori promotori dello scambio metallurgico tra Italia e India. E oggi, in una grande carenza di materie prime, ciò ha un valore inestimabile. Vediamo perché. Qualcuno ha ipotizzato che la Cina potesse finalmente avere quel contraccolpo dalla pandemia che non aveva mai ricevuto? Lo abbiamo pensato davanti al possibile e paventato crollo di Evergrande, il secondo gruppo immobiliare cinese.
Certamente la crisi di questo gigante è dovuta all’impennata dei prezzi delle materie prime.
Non dimentichiamo che dal comparto delle costruzioni dipende il 30% del consumo mondiale di acciaio, il 27% di zinco, il 21% di alluminio e il 10% di rame. Un’impressione non celata è che il grande balzo delle materie prime sia in parte da attribuire proprio alla Cina, che come nota Gianclaudio Terlizzi nel libro "Materia rara", assorbe oltre il 50% a livello mondiale di rame, alluminio e acciaio.
Nessuna isola felice dunque? No, perchè in controtendenza abbiamo i casi di paesi produttori di materie prime, secondo Antonello Colussi, Vicepresidente della camera di Commercio Italo Russa a Mosca, che nota che proprio la Russia è la nazione che, con i suoi enormi giacimenti di gas, petrolio, e minerali, potrà essere al centro di un importante rilancio, più di ogni altra nazione.
L’altro caso, è costituito dallo stato dell’Odisha, il più grande produttore di metallo primario in India. Odisha era balzato all’attenzione della comunità economica a Milano nel 2018 quando suoi ministri e funzionari erano stati invitati, nell’ambito del progetto Metal Hub, da Art Valley e dall’organizzazione IIMH, (Indo-Italian Milan Hub), in collaborazione con la Regione Lombardia. Nota Francesca Bruni di Art Valley: «Dal 2017 abbiamo organizzato un programma di missioni e di scambi con lo stato dell’Odisha,(che è lo stato più ricco di metalli, come materie prime, dell’India) in occasione dell’apertura dell’Aluminium Park di Angul, data l’importanza delle sue risorse, note anche agli operatori italiani».
In effetti Metal-Hub in India è un ponte per le materie prime. Le missioni si sono svolte in particolare in Odisha grazie all’attività di un professore indiano, Pratapaditya Mishra, già direttore dell’Associazione dell’alluminio Indiana, AAI. «Abbiamo invitato nella nostra capitale, Bhubaneswar, i principali player dei metalli italiani e indiani, tra cui AAI, Assofond, Amafond, Metef, Face, e aziende come Danieli, Metra, Sideridraulic, Tenova, Takraf, JSPL, JSW, Al Circle, Uniseven, Nalco, Vedanta, Hindalco. Le visite, continua Mishra, hanno avviato percorsi di investimento e nel 2021, una delle aziende allora presenti, Sideridraulic, ha annunciato l’acquisizione di un importante ordine dal gruppo JSPL, per l’impianto siderurgico di Angul».
«Nel 2018 Il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana ci ha invitato a Palazzo Lombardia anche perché aveva capito che il ruolo delle materie prime è capitale» ribadisce Pratapaditya Mishra, che è anche professore associato alla Utkal University, il maggiore ateneo dello stato di Odisha. «Il nostro sarà uno dei 4 stati indiani a superare la soglia di 1 trilione di dollari di PIL, e l’arrivo del più grande produttore mondiale di acciaio, ArcelorMittal, lo dimostra. In questi giorni nel nostro stato, rileva Mishra, sono stati firmati accordi per lo stabilimento di ArcelorMittal Nippon Steel (AM/NS) che produrrà acciaio “verde” all’avanguardia, con una gamma di vari tipi di acciaio. La capacità siderurgica del solo stato di Odisha, è già di 33 milioni di tonnellate all’anno. Nel 2030 arriverà a produrre 100 milioni di tonnellate di acciaio ossia il quadruplo di quanto produce oggi l’Italia. Come esperto di alluminio (e in parte di metallo ferroso) attribuisco un valore strategico allo scambio che può portare nel nostro stato le tecnologie italiane dell’area ferrosa e non ferrosa di Danieli, Tenova, Sideridraulic, Pomini, Continuus-Properzi, nel downstream, e di Takraf, Techmo, Matec per il settore minerario».