Anteprima, 11 novembre 2021
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Biografia di Camillo
Camillo (-2021). Cane. Mascotte della portaerei Cavour. Militare ad honorem: gli era stato attribuito il grado di secondo capo scelto. «Quando, diversi anni fa, la portaerei Cavour era giunta a Taranto, lui l’aveva scelta ed era salito a bordo proponendosi come mozzo. Subito si era conquistato la simpatia e l’affetto dell’equipaggio divenendone parte integrante come solo un cane può fare. Nessuno aveva avuto il coraggio di allontanare quel cagnolone dal pelo fulvo così dolce e affettuoso che aveva eletto quella grande nave a sua casa. I marinai gli avevano persino realizzato una cuccia nella quale potesse riposare, anche se amava anche sdraiarsi al sole sul ponte e sonnecchiare qui e lì. Per lui c’era sempre un pasto a pranzo e cena, veniva coccolato e spazzolato e lui ricambiava con scodinzolii e guaiti di riconoscenza. Svolgeva i suoi turni di guardia e le festività le passava a bordo facendo compagnia al personale che era di servizio. La sua presenza costituiva un valore aggiunto, un motivo di serenità per tutti i militari. Non c’è marinaio che sia transitato da nave Cavour negli ultimi anni che non lo conosca e non abbia apprezzato la sua fedeltà e le sue attese pazienti lungo la banchina. Quando la portaerei italiana era fuori per attività ed esercitazioni, lui rimaneva a terra e trovava rifugio presso la base o su altre navi. Recentemente aveva chiesto asilo a nave Zeffiro ed anche lì il secondo capo scelto era stato accolto a braccia aperte. Quando la portaerei rientrava in porto lui era sempre lì ad attenderla. “Camillo era per tutti i marinai della Cavour più di una semplice mascotte” racconta un marinaio che lo ha conosciuto. “[…] Accudito da tutti, scendeva quando la nave partiva, ma era il primo a gioire del suo rientro, correndo sulla banchina e abbaiando finché non ormeggiava e abbassato il ponte era il primo a salire. Ci si poteva attendere il fischio delle guardie e l’avviso: Camillo è a bordo, come si riserva agli ufficiali di rango. Ora Camillo ha lasciato l’unità e con lui un pezzettino del nostro cuore marinaio”» [Pierini, Mess].