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 2021  novembre 25 Giovedì calendario

Biografia di Ennio Doris

Ennio Doris (1940-2021). Banchiere. Fondatore, presidente e poi presidente onorario di Banca Mediolanum. L’uomo che ha fatto pubblicità alla propria azienda «mettendoci la faccia»: nello spot di Banca Mediolanum lo si vedeva disegnare un cerchio intorno ai piedi mentre scandiva lo slogan: «Una banca intorno a te» • «Nato da una famiglia povera in “uno dei paesi più poveri del Veneto” del secondo dopoguerra (“il sogno di noi bambini era alzarci alle 2 del mattino e andare nelle stalle ad accudire le bestie, cosa che ci faceva sentire grandi”), si diploma ragioniere e a diciotto anni inizia a lavorare in Antonveneta. A ventinove entra, da dipendente, nel settore della vendita di prodotti finanziari e dei fondi d’investimento. Un giorno legge un’intervista dove Silvio Berlusconi dice: “Se qualcuno ha un’idea e vuole diventare imprenditore, mi venga a trovare. Non vada da Agnelli o De Benedetti perché tanto non lo riceveranno. Io sì. E se l’idea è buona, la realizziamo insieme”. Un mese dopo Doris incontra per caso il Cavaliere a Portofino e gli propone di costituire insieme una banca che abbia come obiettivo quello di “risolvere tutti i problemi del cliente e della sua famiglia” attraverso la gestione dal risparmio e dalla previdenza (assicurazioni, eccetera). Il 2 febbraio 1982 fonda Programma Italia, società partecipata al 50% da lui e al 50% dalla Fininvest. Due anni dopo, i due acquisiscono le compagnie assicurative Mediolanum Vita e Mediolanum Assicurazione. Nell’85 creano Gestione Fondi Fininvest, che si occupa di Fondi comuni d’investimento. L’anno della svolta è il 1995. I due soci danno vita a Mediolanum spa, holding di tutte le attività del settore. Nel 1996 la quotano in Borsa mantenendo ognuno una quota del 25,5%. L’anno successivo Programma Italia si trasforma in Banca Mediolanum, una banca telematica che sfrutta l’interconnessione tra il telefono e il teletext del televisore. L’iniziativa ha successo e nel 2000, grazie ai risultati ottenuti, Mediolanum si espande all’estero (in Spagna, acquisendo Finbanc) ma soprattutto in Italia: un 2% scambiato con Mediobanca rende possibile la nascita di Duemme (poi Banca Esperia), una joint-venture nel settore di private banking per una clientela di fascia alta. Una mossa che fa entrare Doris nel patto che gestisce Mediobanca e rappresenta l’ingresso definitivo di Berlusconi nel salotto buono della finanza italiana» [Catalogo dei viventi 2009, Dell’Arti e Parrini, Marsilio] • Soltanto l’anno scorso, compiendo 80 anni, aveva annunciato il ritiro dalla gestione quotidiana del suo gruppo finanziario: «Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella banca», aveva scritto. Già nel 2008 aveva lasciato il ruolo di amministratore delegato di Mediolanum al figlio Massimo, che nel 2014 l’ha sostituito anche negli spot televisivi • «È stato uno dei grandi esempi di self made man in Italia. Oggi la sua famiglia è accreditata da Forbes di un patrimonio di 3,4 miliardi di dollari. Si definiva “il medico del risparmio”. E la vicinanza ai clienti è stata la bussola di tutta la sua vita professionale. Insieme con un ottimismo connaturato al personaggio e razionale, di chi conosce il mercato: “Nel lungo periodo la Borsa ha sempre guadagnato”, era un altro dei suoi mantra» [Massaro, CdS] • Grande appassionato di ciclismo (anche per questo Banca Mediolanum è da quasi vent’anni sponsor della maglia azzurra del gran premio della montagna del Giro d’Italia) • Morto nella notte fra martedì e mercoledì, alle 2 e 12 minuti. Lascia la moglie Lina Tombolato, sposata nel 1966, i figli Sara e Massimo e sette nipoti: Agnese, Alberto, Anna, Aqua, Davide, Luna Chiara e Sara Viola. A Paolo Lambruschi, di Avvenire, che lo intervistò alla fine dell’estate, aveva detto: «Credo che quando andremo nell’Aldilà, come mi hanno insegnato, ci verrà chiesto per prima cosa come abbiamo messo a frutto i talenti e poi chi abbiamo aiutato. Per me ciascuno deve essere messo in condizione di farli fruttare. Così si ha il centuplo quaggiù, si crea un mondo migliore e si aiuta la gente».
«Ci ha lasciato Ennio Doris. Un grande uomo, un grande imprenditore, un grande patriota, un grande italiano. Ci mancherà molto, mi mancherà moltissimo» (Silvio Berlusconi in una nota).