Corriere della Sera, 23 dicembre 2021
L’uovo col dinosauro rannicchiato
«Baby Yingliang» è un piccolo embrione fossilizzato di dinosauro dalla storia lunga e travagliata. Quando però i paleontologi se ne sono occupati, nel minuscolo essere pietrificato hanno raggiunto una scoperta che aiuta a decifrare meglio la remota origine degli uccelli e il loro stretto legame con i dinosauri.
La storia inizia intorno al Duemila nel sud della Cina, provincia di Jiangxi, circondario della città di Ganzhou, dove gli operai della compagnia mineraria Yingliang Group trovavo il curioso reperto che abbandonano in un magazzino. Una decina d’anni fa gli studiosi dello Yingliang Stone Nature History Museum di Xiamen nella loro ricerca di nuove pietre si imbattono casualmente nel fossile, guardato subito con occhi diversi. Per capirne la vera natura si organizza un team internazionale di esperti guidato dall’Università inglese di Birmingham assieme all’università cinese di geoscienze a Pechino. E dopo una decina d’anni di indagini si giunge alla conclusione pubblicata ora sulla rivista iScience raccontando interessanti dettagli. L’embrione è rannicchiato all’interno di un uovo di 17 centimetri e Baby Yingliang, lunghezza stimata 27 centimetri, si trova in una postura simile agli uccelli: con la testa ripiegata sotto il ventre vicino alle zampe e la schiena a seguire la curvatura dell’uovo. «È qualcosa che non si è mai vista finora nei dinosauri non aviani» ha commentato Waisum Ma dell’Università britannica. «Il ritrovamento è un’ulteriore prova che molte caratteristiche degli uccelli moderni si sono evolute prima nei dinosauri loro antenati», ha aggiunto Steve Brusatte dell’Università di Edimburgo.
Baby Yingliang è un dinosauro teropode sdentato (oviraptosauro) che stava per vedere la luce tra 72 e 66 milioni di anni fa, nel periodo cretaceo, quando i grandi animali popolavano la Terra prima che la caduta di un asteroide ponesse fine alla loro esistenza, poco dopo, 65 milioni di anni fa. I paleontologi credono che la posizione identificata nel fossile fosse assunta da questi dinosauri in modo simile a quella degli uccelli in prossimità della schiusa. «È un ritrovamento eccezionale perché non si è mai visto così in dettaglio un embrione con le ossa ben articolate nell’uovo: aiuta a comprendere un passo importante dell’evoluzione» spiega Cristiano Dal Sasso, paleontologo del museo di Storia naturale di Milano che ha rivelato sulla rivista Nature le caratteristiche di Ciro, il primo dinosauro italiano ritrovato in Campania. «La posizione doveva essere assunta per aiutare la rottura dell’uovo – aggiunge – e credo che mancassero pochi giorni alla nascita».