Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  dicembre 21 Martedì calendario

Il merchandising di Lukashenko

Il suo nome è sulla bocca di tutti per le tensioni internazionali innescate dalla questione migranti al confine tra Bielorussia e Polonia. Ma in patria le sue citazioni diventano moda e sono ora stampate su felpe e magliette: sabato scorso è stato aperto a Minsk il primo negozio di abbigliamento con le frasi più conosciute del presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. Un evento, il taglio del nastro di Pervy (Primo in russo), coperto dai media statali con grande enfasi: l’inaugurazione, è stato mostrato nei servizi televisivi, ha calamitato l’attenzione di tanti bielorussi, giovani e meno giovani, e nelle prime giornate di attività sono stati battuti tanti scontrini.
La linea di abbigliamento è tutta prodotta in Bielorussia, come spiega all’agenzia BelTa Tatiana Lugina, presidente di Bellegprom, l’organizzazione statale che sovrintende all’industria leggera del Paese. Felpe e t-shirt sono cucite da un’impresa affiliata a questo gruppo industriale, mentre le citazioni sono state suggerite dai giornalisti bielorussi. Così tanto interesse verso questi capi, ha detto Lugina ai microfoni di BelTa, è dovuto al consenso che il leader della Repubblica riscuote nel Paese.
All’inaugurazione hanno partecipato molte altre personalità note. Tra questi c’erano il vice capo dell’amministrazione del presidente bielorusso Igor Lutsky, il ministro dell’informazione Vladimir Pertsov, il presidente del Comitato di controllo statale Vasily Gerasimov... Insomma, anche dalla sola lista degli invitati si capisce che non era l’apertura di un negozio qualunque, ma di una iniziativa di comunicazione attentamente studiata.
Secondo quanto riportato dall’agenzia stampa statale, l’idea è nata qualche mese fa: per il suo sessantasettesimo compleanno il presidente ha ricevuto come regalo alcune magliette con stampate le sue citazioni e quindi ha promesso di lanciare la sua linea di merchandising. Linea che è stata tenuta a battesimo sabato scorso: felpe e magliette sono quasi tutte bianche o nere, alcune hanno l’effigie del presidente, altre solo le scritte. Ma quali sono le massime stampate sui capi d’abbigliamento? «Presidente non si diventa, presidente si nasce», «Le cose si stanno facendo interessanti» ed «È tempo di iniziare a far girare la palla». Questi sono solo tre esempi, tra le citazioni preferite dallo stesso Lukashenko, ma sulle magliette si può scegliere tra un vasto repertorio.
Mentre sullo scacchiere internazionale si gioca una delicata partita tra migranti, gas ed embargo, sul fronte interno la leadership bielorussa prova a rafforzare il consenso non solo attraverso i media tradizionali, ma anche sfruttando l’abbigliamento.