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 2021  dicembre 21 Martedì calendario

Ana Mena, la straniera di Sanremo

Sanremo 2022 avrà anche un tocco andaluso: tra i 25 big in gara è approdata Ana Mena, 24enne spagnola, cantante e attrice, che negli ultimi anni è stata complice di alcuni dei più riusciti tormentoni estivi, in coppia con Fred De Palma e Rocco Hunt. Ora punta a fare il salto come solista. E se c’è stato chi ha alzato il dito per lamentare che al Festival dovrebbero starci solo gli italiani (i precedenti stranieri però non mancano), Ana Mena racconta – in perfetto italiano – che da noi si sente «accolta come in famiglia». 
Guardava Sanremo in Spagna? 
«L’ho seguito molto da adolescente. Papà mi faceva sentire tante canzoni italiane: è il motivo per cui ho maturato questa attrazione per la musica e la cultura italiana». 
Cosa le faceva sentire? 
«Tanti classici, mi viene in mente “Canzone per te” di Sergio Endrigo o “Non succederà più” (inizia a cantarla, ndr.). E sono un paio d’anni che cerco di essere in gara con una canzone mia». 
Che effetto fa? 
«Non so come ringraziare gli italiani, proverò a rendervi omaggio. Sanremo è un sogno anche per il legame con mio padre. Ci è stato per la prima volta con me quando Amadeus ci ha presentati alla finale dei giovani. Ogni volta che mi giravo lo vedevo che cercava di parlare con tutti in italiano. Era molto grato». 
Canterà «Duecentomila ore»: di cosa parla? 
«Della storia di due innamorati, ma il messaggio è di non avere paura di stare da soli. Un legame può durare un istante o duecentomila ore, ma l’importante è mettere noi al primo posto. È una canzone abbastanza diversa da quel che ho fatto finora». 
La ritiene autobiografica? 
«Gli autori sono Federica Abbate, Rocco Hunt e Zef, miei amici da tempo. Mi conoscono bene quindi hanno scritto qualcosa che potrei aver vissuto di persona. Mi sono innamorata, ma solo di recente ho imparato a proteggere i miei sentimenti». 
La conosciamo per «Un bacio all’improvviso», «Una volta ancora» e altre hit, ma quando ha iniziato a cantare? 
«Da piccolissima, avevo 8 anni. Ho imparato il flamenco da mia mamma che lo cantava in casa, mi presentavo a tutti i concorsi nei paesi in Andalusia. Poi a 11 anni ho avuto la prima parte in tv come attrice. Ho fatto film e serie, ma la musica era sempre presente». 
Ha recitato anche in «La pelle che abito» di Almodóvar: com’è andata? 
«Avevo 13 anni e per il casting dovevo cantare una canzone in portoghese, che non parlo. L’ho registrata a modo mio e poi sono stata chiamata per un colloquio con lui, nel suo ufficio. Entro e stava pranzando, mi chiede se gli posso cantare un pezzo del brano a cappella e io, nervosissima davanti a un mio idolo, ne faccio un pezzettino. Lui risponde: “Ok va bene, ma non crescere di più in altezza perché ci servi così”». 
Come andarono le riprese? 
«C’era Antonio Banderas, anche lui andaluso: lo ricordo che mi tranquillizza come un padre, carino anche con mia mamma. Ho ricevuto consigli che ricorderò sempre». 
L’Italia com’è arrivata? 
«A 17-18 anni, quando ho pubblicato il primo singolo in Spagna, il pensiero era l’Italia. Ero attratta dalla lingua, simile allo spagnolo ma sensuale. Poi c’è stata l’opportunità di lavorare con Fred De Palma, al tempo sapevo dire solo “grazie” e “ciao”: è stato un successo che non mi aspettavo e forse nemmeno lui». 
Si trasferirà qui? 
«Vado e vengo tutto il tempo, ma l’anno prossimo vorrei starci più stabilmente perché farò uscire il mio primo album. Amo le canzoni estive, ma vorrei far sentire l’altro lato, abbastanza diverso, un po’ più profondo e pop». 
Ha duettato con Fred De Palma, Rocco Hunt, Federico Rossi… Facile fantasticare su delle love story. 
«Sono i miei fratellini. Amici e colleghi da cui ho imparato molto. A Rocco e alla sua famiglia voglio tanto bene. Federico lo conosco da sei anni, abbiamo giocato a fare musica senza la pretesa di farla uscire e alla fine è venuta fuori “Sol y mar”. E anche Fred è un amico». 
I suoi «rivali» a Sanremo come le sembrano? 
«Sono tutti grandissimi. Morandi è sempre carino con me, sono grande fan di Rkomi, Noemi, Elisa, Mahmood e Blanco. Sarà un’ispirazione essere di fianco a loro. Io ci metterò la mia personalità. Ma sono già felice così».