Stefano Montefiori per www.corriere.it, 20 dicembre 2021
LA GIUSTA PENITENZA - LA CHIESA FRANCESE HA INIZIATO A VENDERE I SUOI BENI PER RIPAGARE LE CAUSE DELLE VITTIME DI PEDOFILIA - LA CONFERENZA DEI VESCOVI VUOLE STANZIARE I PRIMI 20 MILIONI DI EURO GIÀ ALL’INIZIO DEL 2022: PALAZZI E MONASTERI FINIRANNO SUL MERCATO - PER ESEMPIO IL VESCOVO DI CRÉTEIL, ALLE PORTE DI PARIGI, HA DECISO DI LASCIARE IL SUO DOMICILIO PERSONALE, POI TOCCHERA' ANCHE A... -
La Chiesa francese ha cominciato a vendere parte dei suoi beni, una scelta dolorosa ma necessaria per risarcire le vittime del gravissimo scandalo pedofilia denunciato dal rapporto Sauvé: 330 mila minori hanno subito sessuali in seno alle istituzioni cattoliche a partire dagli anni Cinquanta.
La Conferenza dei vescovi di Francia si è data l’obiettivo di stanziare i primi venti milioni di euro a partire dall’inizio del 2022, in modo da alimentare in modo significativo il fondo Selam (Soccorso e lotta contro gli abusi sui minori), e il quotidiano Le Parisien svela le prime operazioni immobiliari della Chiesa.
Il vescovo di Créteil, alle porte di Parigi, per esempio, ha deciso di lasciare il suo domicilio personale e di metterlo sul mercato: si tratta di una casa di 250 metri quadrati e cinque camere vicino al fiume Marna, grazie alla quale la diocesi programma di effettuare un primo versamento di 200 mila euro nei prossimi giorni, che si aggiungono ai 500 mila già versati da prelati e donatori privati, e alle eredità dei sacerdoti coinvolti nello scandalo.
Poi ci sono due milioni di euro stanziati dalla diocesi di Parigi attingendo alla tesoreria costituita dagli affitti del patrimonio immobiliare. Che in un secondo tempo potrebbe essere almeno in parte messo in vendita, come è accaduto a Créteil, per arrivare a risarcire le migliaia di vittime che ne stanno facendo richiesta.
Ecco quindi i palazzi prestigiosi che potrebbero finire sul mercato, secondo il Parisien: per esempio il monastero della Visitation, nel VI arrondissement di Parigi (quello di Saint-Germain-des-Près), circondato da un terreno di 7300 metri quadrati, che potrebbe fruttare da 36 a 55 milioni di euro.
Poi la residenza ufficiale dell’arcivescovo di Parigi, al numero 32 di rue Barbet-de-Jouy, nel VII arrondissement, a due passi da Matignon sede del primo ministro e dall’Ambasciata d’Italia.
L’edificio costruito nell’Ottocento e lasciato in eredità alla diocesi da una ricca vedova parigina è valutato intorno ai 50 milioni di euro.
Poco lontano, al 58 avenue de Breteuil, c’è il palazzo che ospita dal 2007 la CEF, la Conferenza episcopale francese. Sette piani, un anfiteatro da 200 posti, comprato nel 2004 per 36,5 milioni, potrebbe valerne oggi oltre 50.