Il Sole 24 Ore, 20 dicembre 2021
Le nuove regole dello sci
Casco obbligatorio per gli under 18, nuove regole di condotta più severe, l’obbligo di assicurarsi e multe per chi trasgredisce. Sono le principali novità pensate per aumentare la sicurezza sulle piste innevate, a cui gli sciatori dovranno adeguarsi dal 1° gennaio, salvo proroghe dell’ultima ora.
I nuovi obblighi, previsti dal decreto legislativo 40 del 28 febbraio, arrivano mentre in Italia, dopo lo stop dell’anno scorso, il turismo invernale e la stagione sciistica sono ripartiti, pur con tutte le cautele e i timori legati alla situazione sanitaria.
Come ricordano le linee guida contenute nell’ordinanza del ministero della Salute del 2 dicembre scorso sulle piste sono richiesti green pass (per funivie e cabinovie) e mascherine (non solo negli ambienti chiusi, ma anche mentre si fa la coda) e occorre evitare gli assembramenti. Peraltro, la situazione è in evoluzione: il peggioramento dei contagi ha già fatto scivolare in “giallo” alcune delle mete principali degli sciatori (Alto Adige e Friuli-Venezia Giulia e, da oggi, Trentino e Veneto, ma allo stato i limiti per l’accesso agli impianti scattano solo se si passa in “arancione” o “rosso”) e sta facendo lievitare le disdette nelle stazioni sciistiche.
Più sicurezza
Comunque, per chi scia (o pratica snowboard, slittino, telemark o un altro sport sulla neve) e ha meno di 18 anni dal 1° gennaio scatta l’obbligo di indossare un casco protettivo omologato, finora previsto solo per gli under 14. Chi non si adegua rischia una sanzione pecuniaria da 100 a 150 euro.
In generale, il decreto legislativo 40 impone agli sciatori di tenere una condotta che, in relazione alle proprie capacità tecniche, alle caratteristiche della pista e alla situazione ambientale, non costituisca pericolo per l’incolumità propria e altrui. Si conferisce così una responsabilità più ampia agli sciatori: di fatto, viene a loro attribuito un vero e proprio obbligo di diligenza e prudenza, adeguato alla capacità di ciascuno, alla segnaletica e alle prescrizioni di sicurezza, alle condizioni generali della pista, alla libertà della visuale, alle condizioni meteorologiche e all’intensità del traffico. Tutti elementi che, in caso di controversia, dovranno essere presi in considerazione dai giudici per valutare se le condotte degli sciatori siano state o meno conformi alle regole di prudenza, diligenza e perizia, canoni costitutivi dell’imputazione di una ordinaria colpa civilistica.
Inoltre, vengono regolati la precedenza sulle piste (lo sciatore a monte deve mantenere una direzione che gli consenta di evitare collisioni o interferenze con lo sciatore a valle), il sorpasso (chi lo effettua deve assicurarsi di disporre di spazio e visibilità sufficienti) e gli incroci (gli sciatori devono ridurre la velocità per evitare ogni possibile collisione con gli altri, anche se provengono da monte).
Resta sanzionata l’omissione di soccorso: gli sciatori e gli altri sportivi sulla neve che, trovando una persona in difficoltà, non prestino assistenza e soccorso e non avvisino immediatamente al gestore rischiano una multa da 250 euro a 1.000 euro.
Se poi due sciatori si scontrano si prevede una presunzione di pari responsabilità, sulla falsariga di quanto avviene per la circolazione stradale. Un principio distributivo della responsabilità che la giurisprudenza, applicando la norma precedente, ha interpretato in modo severo.
Ancora, viene introdotto il divieto di accedere alle piste sotto effetto di alcol o droghe, con sanzioni, nel caso in cui lo sciatore venga trovato positivo ai relativi test, che vanno da 250 a 1.000 euro, con inevitabili riflessi sulla operatività delle coperture assicurative contratte dal responsabile.
L’assicurazione
Riguarda proprio l’obbligo assicurativo un’altra delle principali novità introdotte dal decreto legislativo 40. Prendendo spunto dalle disposizioni in materia di responsabilità civile automobilistica, si prevede che dal 1° gennaio lo sciatore che intende utilizzare le piste da sci alpino deve possedere un’assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi. E i gestori degli impianti devono mettere a disposizione degli sciatori che acquistano uno skipass una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati a cose o persone.
Per chi non ha l’assicurazione è prevista una multa da 100 a 150 euro, più il ritiro dello skipass.
L’obbligo di assicurazione, che finora ha investito solo i gestori degli impianti, si allargherà quindi agli sciatori, che dovranno avere una polizza personale che li garantisca per la responsabilità civile verso terzi.
Sarà quindi necessario analizzare e valutare attentamente le coperture assicurative messe a disposizione in materia dal settore assicurativo per decidere se sfruttare la copertura offerta in sede di acquisto di skipass (che si tradurrà, con ogni probabilità, in una maggiorazione del ticket di ingresso) o se munirsi di una propria copertura assicurativa ad hoc (che dovrà essere esibita in caso di controllo).