il Fatto Quotidiano, 19 dicembre 2021
Lucano e i soldi alle Cayman
Ci sono anche riferimenti a “paradisi fiscali” nella sentenza del Tribunale di Locri sul caso di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace condannato a 13 anni e 2 mesi al termine del processo “Xenia” per associazione a delinquere e tutta una serie di reati contro la P.A. legati alla gestione dei progetti di accoglienza dei migranti. Nelle oltre 900 pagine il presidente Fulvio Accurso ha citato due volte le “isole Cayman”, ricordando che si tratta di un “noto paradiso fiscale” e adombrando che l’associazione “Città Futura” ha ricevuto misteriosamente denaro da qualche società che si trova dall’altra parte del mondo.
Nel primo passaggio della sentenza, a pagina 97, il giudice di Locri contesta a Lucano di aver “pervicacemente taciuto sulle motivazioni per le quali l’associazione Città Futura, che egli aveva contribuito a costituire e di cui era dominus indiscusso, seppure nell’ombra, riceveva ogni mese un cospicuo bonifico dalle isole Cayman (noto paradiso fiscale), rimasto privo di ogni giustificazione”.
Una frase forte che lascia dubbi sul denaro in entrata nel conto corrente dell’associazione che si occupava di migranti. Ulteriori spiegazioni arrivano a pagina 618, dove il Tribunale ricorda il prospetto della Guardia di finanza che riporta l’estratto conto di “Città Futura” dal 2014 al 2018. “Risultano modesti importi – si legge – donati alla suddetta associazione da contributori privati (tra cui Emergency) e da cui emergono anche sospetti bonifici giunti a Città Futura dalle isole Cayman (noti paradisi fiscali), con importi mensili che si aggirano tra le 700 e 800 euro”.
Ma il Tribunale va ancora oltre bacchettando il pm che “bonariamente” ha considerato quei soldi privati come “donazioni”. Soldi su cui, però, “né l’ex sindaco di Riace, né Capone (Tonino, il presidente di Città Futura, ndr) hanno inteso fornire alcun chiarimento”.
In realtà l’ex sindaco non poteva rispondere nel merito. Durante il processo, infatti, ha reso dichiarazioni spontanee due volte, il 10 luglio e il 12 novembre 2019, molto prima che il pm depositasse in aula quell’estratto conto di “Città Futura” dove compaiono i “bonifici delle isole Cayman” che, lo stesso pubblico ministero il 17 maggio 2021 ha definito “donazioni lecite”.
Tutto parte da una nota della Guardia di finanza depositata in Procura a Locri il 7 aprile 2021, pochi giorni prima che il Tribunale chiudesse l’istruttoria dibattimentale. Una breve informativa in cui compaiono “le movimentazioni in entrata” dal 2014 al 2018. Basta una lettura e gli “importi mensili” diventano 8 bonifici provenienti dalla “Gccl (Cayman) Fleet Mgmt Ltd” per un totale di 6192 euro, ricevuti dal maggio a novembre 2017. “Donazioni lecite” per il pm. “Sospetti bonifici” per il Tribunale.
“Io non so nemmeno dove sono le isole Cayman”. Raggiunto telefonicamente, Mimmo Lucano ci spiega che quello è il conto di Città Futura e non il suo: “Ma comunque dietro quei pagamenti non c’è nessun mistero. Se i giudici me l’avessero chiesto gliel’avrei detto”. “Nel 2017 – spiega – a Riace sono arrivati molti turisti dagli Stati Uniti. Erano comitive di 40-50 persone che per un periodo, ogni mese, venivano a Riace e volevano incontrare me per farsi raccontare la storia del nostro modello di accoglienza. C’era un tour operator che organizzava queste visite. I turisti americani arrivavano con la nave al porto di Roccella e poi con il pullman raggiungevano Riace. Non essendoci ristoranti nel borgo, si fermavano a pranzare alla taverna ‘Donna Rosa’ dove l’associazione Città Futura dava la possibilità agli ospiti di mangiare qualcosa pagando solo le spese per l’acquisto del cibo. Prima di andare via, l’organizzatore pagava con un bonifico”. “Oggi il Tribunale – conclude – scrive di paradisi fiscali. Loro sanno benissimo che le somme sono tutte lecite e le inseriscono lo stesso per denigrarmi”.
Da una ricerca sul web sulla “Gccl (Cayman) Fleet Mgmt Ltd” riporta al sito della “Travel Agent Central”, che organizza crociere che passano dalla Calabria. Un tour operator che nel 2017 ai turisti proponeva viaggi della “Grand Circle Cruise Line” che usava come tour operator la “Gccl (Cayman) Fleet Mgmt Ltd”, e che tra le tappe italiane aveva inserito Riace.