Specchio, 19 dicembre 2021
I collezionisti di monete
Le utilizziamo per i piccoli pagamenti di ogni giorno senza sapere che, in alcuni casi, possono valere una mini fortuna. Sono le monete dell’euro: le tante emissioni commemorative, alcune monete comuni degli Stati più piccoli dell’Unione oppure i centesimi con errori di conio. Negli ultimi anni sono diventate un vero e proprio fenomeno nel mondo del collezionismo e hanno attirato molti nuovi appassionati così come schiere di hobbisti occasionali. A scatenare la corsa sono state sicuramente le rivalutazioni boom di alcuni dei pezzi più pregiati. In alcuni casi, i valori di questi esemplari sono cresciuti più volte passando dai pochi euro del loro lancio iniziale a picchi di 4.000-5.000 euro pagati oggi sul mercato delle collezioni.
A primeggiare su tutte le monete europee da collezione è sicuramente il «doblone» da 2 euro. Questa emissione è molto ambita sia nella versione del primo conio, sia nelle edizioni commemorative via via lanciate dai diversi Stati membri dell’Europa. «La passione per i 2 euro da collezione è un fenomeno che non si era mai visto fino ad ora e che è riuscita ad avvicinare molti giovani al collezionismo – racconta Luciano Morselli, perito filatelico del Tribunale e della Camera di Commercio di Bologna -. I 2 euro hanno però convinto anche un’ampia fascia di pubblico inconsueto, che va dall’impiegato di banca fino alla cassiera del supermercato, che si sono visti passare tra le mani queste monete e in questo modo hanno iniziato a collezionarle». Ma a quanto arrivano le rivalutazioni? Gli aumenti di valore più significativi li offrono le emissioni dei piccoli Stati come il Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino o Andorra. Le tirature di queste zecche sono limitate e dunque questi soldi vanno subito a ruba e il loro valore sale alle stelle. Si acquistano a un prezzo che è di qualche decina o centinaia di euro. Molto fortunata, per fare un esempio, è stata la performance della moneta da 2 euro emessa nel 2007 dal Principato di Monaco per commemorare la Principessa Grace Kelly. Il prezioso conio è passato da un valore di 350 euro del lancio a quello attuale da capogiro di 4.500 euro. Una vera e propria benedizione per il portafoglio di quei collezionisti, anche occasionali, che hanno acquistato l’esemplare commemorativo al momento della sua emissione e lo hanno tenuto nel cassetto di casa. «È un pezzo molto ambito, un po’ come il famoso Gronchi Rosa nel mondo dei francobolli – spiega Luciano Morselli. Sull’onda del successo di questo conio anche le altre monete del Principato stanno salendo di prezzo». Il risultato è una moltiplicazione delle quotazioni. È il caso dell’esemplare stampato nel 2015 sempre del Principato monegasco per gli 800 anni della Fortezza della Rocca che oggi è prezzato intorno ai 4.500 euro.
Non ci sono soltanto i piccoli Stati. Sono molte le monete dell’Europa che offrono soddisfazioni. In questo mondo è molto attiva la Zecca d’Italia. «Ha saputo coniugare l’interesse storico per questo tipo di collezioni con le tante passioni legato al nostro Paese». È il caso della serie Eccellenze italiane del 2019 dedicata alla Vespa. La prima emissione in trittico d’argento di questi esemplari ha raggiunto quest’anno la quotazione di catalogo di 650 euro. Per fare un altro esempio, l’emissione d’argento dedicata a Dante nel 700° anniversario della morte, a pochi mesi dalla coniazione sul mercato dei collezionisti ha già raggiunto l’interessante quotazione di 200 euro. Guardando alle monete che arrivano dall’estero, ci sono alcuni Paesi che sono entrati nelle classifiche delle preferenze degli amanti del genere. È successo, per esempio, ai comuni 2 euro della Finlandia. Oggi valgono cinque volte il prezzo iniziale. Le quotazioni sono del catalogo Unificato Euro 2022 edito dalla C.I.F srl di Assago (MI).
Anche i piccoli centesimi possono offrire soddisfazioni. È il caso per esempio delle monetine con errori di conio che per questo motivo sono state ritirate dal mercato e adesso sono diventate rare. Chi si è ritrovato in tasca uno di questi esemplari ha adesso un piccolo gruzzoletto come, per esempio, con la monetina da 1 centesimo che, per un errore della Zecca di Stato, riporta sul lato dritto l’immagine della Mole Antonelliana. Nonostante questi soldi siano stati tolti dalla circolazione, ne esistono ancora diverse centinaia che girano tra gli spiccioli del resto della spesa. Il valore è intorno ai 2.500-3.000 euro con picchi di 6 mila euro.
Ma come fare per orientarsi nel campo degli euro da collezione? Nel caso ci sia un interesse all’acquisto occorre sempre rivolgersi a dei professionisti – spiega l’esperto. Anche in questo ambito le truffe e i raggiri non mancano». Gli esemplari falsi in circolazione sono tanti. Tanti sono anche i siti nati in rete per lo scambio di queste monete. I professionisti più seri rilasciano sempre un certificato di garanzia che accompagna la moneta.