Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2021  dicembre 18 Sabato calendario

La Polonia mette il bavaglio ai media

In Polonia ieri è stata una giornata che definire frenetica è un eufemismo. Mentre la camera bassa del parlamento votava inaspettatamente la controversa legge contro l’ultima tv indipendente del Paese, la cortina di polvere si è sollevata attorno alla storia di un soldato dispiegato al confine, che avrebbe disertato e chiesto asilo alla Bielorussia perché inorridito da come Varsavia tratta i migranti. Una sequenza di fatti e dichiarazioni che in molti sospettano essere una guerra di propaganda e contropropaganda. Poi l’annuncio dell’aumento dei prezzi del gas del 50%, l’impennata di infezioni da Covid e l’ammissione di falsa testimonianza di un ufficiale del Corpo della Difesa dello Stato, che avrebbe mentito per coprire un incidente d’auto causato dall’auto della ex premier Beata Szydlo per il quale era stato accusato un innocente. Come se non bastasse, senza preavviso, il Sejm ha approvato la legge sui media, vista da analisti e opposizione come un tentativo del governo populista di destra di mettere a tacere il canale di notizie indipendente di proprietà americana Tvn24. La legge impedirà alle società al di fuori dello Spazio economico Ue di detenere una partecipazione di controllo nelle società di media polacche. Ciò costringerebbe il gruppo statunitense Discovery a vendere la sua quota di maggioranza in Tvn, una delle più seguite reti televisive della Polonia, e una delle poche voci critiche rimaste, che ha Tvn24 come canale di notizie. —