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 2021  dicembre 17 Venerdì calendario

Storia della Papessa


La PapessaLa papessa è un «arcano maggiore» dei tarocchi, denominata pure sacerdotessa ed effigiata fra l’altro in alcune splendide serie, come i tarocchi di Bonifacio Bembo a Brera. Ben più nota è un’altra papessa, la Papissa per chiamarla alla latina, l’unica e leggendaria donna salita sul trono papale. Per secoli se ne trattò, finché non divenne spunto per polemiche e satire dal lato dei protestanti.

A ricostruirne la storia provvede un capitolo del volume, ricco di erudizione e d’illustrazioni, che la medievista Chiara Frugoni stende per il Mulino: Donne medievali. I fatti, per i quali abbondano le attestazioni specie in latino, hanno inizio a metà del Duecento, con testimonianze domenicane e francescane. L’evoluzione dei testi narra di una donna sapiente, conoscitrice del latino, capace di redigere documenti: travestita da uomo, viene accolta in curia. Grazie al sostegno non a caso esercitato dal diavolo, è creata prima cardinale, infine papa. Partorisce durante una cavalcata: il popolo, inferocito, la lapida.
Iacopo da Varazze sceglie la Papessa come esempio negativo della donna, dando ampio sfogo alla propria misoginia, non di rado feroce. Il tema diventa pure motivo di prediche, finché giunge un’ampia trattazione per mano di Martino Polono. Da exemplum per la predicazione la Papessa diviene un caso storico di non legittimità elettiva. Siccome è diretta da S. Pietro verso il Laterano (cattedrale del pontefice) e partorisce fra Colosseo e S. Clemente, in suo ricordo i papi compiono una deviazione da quelle parti, in un luogo vicino al vicolo detto appunto della Papessa.
Il problema può essere giudicato seguendo uno schema schiettamente giuridico: secondo alcuni, se il papa è ineleggibile, quando viene legalmente eletto resta illegittimo. Un papa di sesso femminile, anche se di elezione regolare, è dunque privo di legittimità.
L’accertamento del sesso del pontefice avverrebbe attraverso il foro di una cattedra marmorea. Il papa si siederebbe su una sedia di porfido rosso, toccato nei genitali da un diacono per accertare il sesso. L’usanza risulta tralasciata durante l’età avignonese. Restano tuttavia presumibilmente una o due sedie (e forse di più): oggi una sta nei Musei Vaticani, l’altra al Louvre, dopo essere stata sottratta da Napoleone. Si tratta di seggette di lusso, che possono richiamare latrine individuali: infatti la definizione è altresì di sedie stercorarie.
Abbondano sia le incertezze sia le testimonianze contraddittorie. Secondo un’altra narrazione di Martino Polono, la Papessa vive in penitenza a Ostia e suo figlio, divenuto cardinale, non permette la sepoltura ove ella ha partorito, perché la tumula nella cattedrale di Ostia. In tal modo la strana donna si muta in una grande peccatrice pentita.
Secondo Giovanni Boccaccio (De mulieribus claris, un centinaio di biografie femminili) la donna sale al trono pontificio: se uomo, sarebbe stata Giovanni VIII (papa dall’872 all’882). Dio l’abbandona, ma il diavolo le sta accanto e un amante la possiede. Viene cacciata dai cardinali. Importante resta questa biografia stesa dal Boccaccio mercé la sua ampia diffusione. N on mancano miniature, si direbbe anzi abbondanti, riprodotte dalla Frugoni.