Il Sole 24 Ore, 17 dicembre 2021
Miami, il nuovo Eldorado del lusso
«Everyday like a mardi gras, everybody party all day. No work all play, okay»: così cantava Will Smith in Miami, canzone tratta da un album del 1997, quando i cd non avevano rivali sul web. La città più famosa della Florida non è proprio come la descriveva Will Smith, all’epoca trentenne («ogni giorno è vacanza, si festeggia tutto il giorno, solo divertimento, niente lavoro»), ma la fama di capitale del divertimento è in parte giustificata.
Un mix di clima semitropicale e incroci di culture e popoli, che si traducono in una straordinaria offerta gastronomica, musicale e artistica, hanno permesso a Miami di attrarre americani da altri stati e molte persone che dal Sud America volano in Florida per turismo e non solo: sono in tanti ad avere la residenza a Miami e a trascorrervi gran parte dell’anno. Tutti Hnwi (high net worth individuals), target perfetto per i marchi del lusso europei. Non stupisce che Chanel abbia appena organizzato non uno ma tre eventi nel giro di pochi giorni proprio a Miami, festeggiando l’inaugurazione di una boutique che Peter Marino considera un capolavoro, abbinata a una mostra e a un concerto.
La città ha intuito la forza attrattiva dell’arte, specie quando si fonde con altri settori, e ha stretto un accordo con Art Basel – la più famosa fiera d’arte europea – per allestire Art Basel Miami, che quest’anno si è tenuta dal 2 al 4 dicembre. E non è un caso che Virgil Abloh avesse scelto Miami per la sfilata-evento della collezione Louis Vuitton uomo, allestita il 30 novembre, a soli due giorni dalla scomparsa dello stilista. The show must go on, si direbbe. A maggior ragione a Miami, dove si lavora a un nuovo shopping center a cielo aperto, con spazi già prenotati da molti brand del lusso in cerca di location più tradizionali e che cercheranno di stupire con l’ibridazione tra moda, musica e arte.