Medusa, 16 dicembre 2021
L’orgone
In Cina hanno spruzzato qualcosa sulle nuvole per far piovere, dice una voce di donna dal sedile dietro il mio mentre il treno corre in galleria, e così io chiudo il libro che sto leggendo e inizio a origliare come farebbe ogni buon vicino di viaggio. Da mò che lo fanno in Cina, dice l’uomo che le siede accanto. Ma non sono stati mica loro i primi, dice lei, il primo è stato quel Reich che ti dicevo l’altro giorno, quello delle orge, di quella specie di culto del sesso. Perché lui era convinto che l’universo è attraversato da un sorta di energia, anzi da diverse energie, positive e negative. C’è l’orgone, dice lei, l’orgone è una forza energetica vitale che permea tutto. È nell’aria, è amore, sesso, è positività. Però c’è anche l’orgone mortale, l’orgone mortale è invece tutto quello che c’è di marcio nell’aria, è l’orgone degenerato, e quindi è lo smog, la pioggia acida, tutta la negatività atmosferica, la radioattività... Tutte cose dannose sia per lo spirito che per il corpo. Ci sono queste due energie nell’atmosfera, e così Reich aveva costruito una macchina, erano gli anni boh trenta quaranta, ne aveva costruiti diversi di macchinari in realtà, ma ce n’era uno in particolare che serviva proprio a far piovere, disperdeva lo smog, deviava gli uragani, cose così, oppure faceva piovere nelle zone in cui c’era siccità, e ci riusciva assorbendo l’orgone mortale dall’atmosfera.
Appena usciamo dalla galleria prendo in mano il cellulare, scopro che l’apparecchio per modificare il meteo costruito da Wilhelm Reich si chiama cloudbuster, scaccianuvole. Ci sono delle foto: una serie di lunghe tubature che da una piattaforma mobile puntano al cielo. A seconda della prospettiva con cui è fotografato, il cloudbuster sembra una mitragliatrice a canna multipla oppure un enorme flauto di Pan, oppure tutte e due le cose. Non posso fare a meno di continuare ad ascoltare.
E cosa c’entrano le orge, chiede lui. Perché, dice lei, fa tutto parte di questa visione olistica che può sembrare anche un po’ folle, e di sicuro te la racconto male, ma è scienza, magari un po’ superata per certi versi, certe cose sono da aggiornare, ma ci sono un mucchio di ricerche dietro, anche se non sono ufficiali magari. Comunque, in pratica, con tutta questa roba nell’atmosfera, l’orgone letale alla fine ti finisce anche in testa, e oltre a farti male al fisico, perché son pur sempre radiazioni, modifica anche il modo in cui ti comporti. E secondo Reich c’era questa specie di peste emozionale nel mondo, che uccideva e uccide la gente sul piano delle emozioni appunto, perché l’orgone letale ottenebra il cervello, diventi violento, rabbioso, e non vuoi farti curare, e hai paura. E uno dei modi invece per non cadere nella peste, dice lei, è usare un’altra macchina ancora che aveva inventato Reich, l’accumulatore orgonico, che è una macchina utile in generale, ti fa proprio sentire meglio, è una specie di cabina, sembra proprio una cabina del telefono di quelle inglesi... E io te lo dico, io l’ho fatto il trattamento un paio di volte in un centro vicino a X, lì hanno una cabina anche antica, ancora originale, e ti fa davvero sentire meglio. Comunque, è una cabina di legno e lamiere di acciaio e forse altri strati in mezzo e tu, in sostanza, ti ci chiudi dentro. E che succede, succede che tutti questi strati intrappolano l’energia orgonica dell’universo, anzi prima permettono un passaggio lento dell’energia dentro la cabina, come se la filtrassero, e poi la intrappolano, e l’energia dentro la cabina si riflette, è tipo un lettino solare, ecco, è come farsi una lampada di energia orgonica, ti chiudì lì dentro e fai una ricarica energetica. Io, quando l’ho fatta, ti senti tutta pizzicare, ti senti proprio che aumenta il livello energetico generale, c’è questa sensazione di pizzicore ma di benessere anche, ti aumenta il tono vitale. Ed è afrodisiaca, aiuta molto anche in quello. Ma, ti dico, c’è un sacco di gente famosa che all’epoca lo usava, cantanti, artisti, un sacco di scrittori avevano questo accumulatore dentro casa.
Qui penso: parla di sicuro di William Burroughs, perché mi viene in mente un’immagine famosa, una foto di Burroughs accanto a un cilindro perforato che emana luce dai buchi. Ma prendo di nuovo il cellulare in mano e scopro che quella è in realtà la dreamachine, un altro macchinario da sballati che in quel caso sfruttava le frequenze della luce e i ritmi alfa per alterare gli stati di coscienza o qualcosa del genere, e con questo Reich non c’entra niente. Però anche sbagliando ci prendo, visto che basta cercare meglio e spuntano fuori le foto dell’accumulatore orgonico di William Burroughs, perché a quanto pare Burroughs aveva una vera passione per questo macchinario, forse ancora più che per la dreamachine, e lo pubblicizzò in molte interviste e lo citò pure in qualche romanzo. Lo usava per caricarsi di energia sessuale, e in effetti conservò fino all’ultimo un esemplare di questa sorta di cabina magica che faceva anche provare agli ospiti: c’è una foto di Kurt Cobain chiuso dentro l’accumulatore orgonico di casa Burroughs che saluta dall’oblò.
Sì ma le orge, chiede lui. Lei glielo spiega così: il sesso, gli orgasmi prevengono le malattie, sempre per quel discorso delle energie cosmiche in contrasto, tanti orgasmi poche malattie, ma malattie tipo il cancro anche, quindi l’accumulatore serve pure a quello, perché raccoglie le energie sessuali e scaccia le energie patologiche, e questo non vale solo per i singoli esseri umani, dice, vale in generale per l’umanità, cioè le società in cui (e qui abbassa la voce, come se fosse questa la prima cosa di cui doversi vergognare) non si scopa abbastanza, le nazioni bacchettone, repressive, represse, ecco sono quelle lì le nazioni dove nasce il marcio, tipo il nazismo è nato così, perché la gente (di nuovo a bassa voce) non scopava abbastanza, e secondo me è così anche oggi in Iran, le dittature, qualsiasi dittatura se ci pensi, c’è anche questo fattore qui, no? Ma in generale pensa proprio agli anni sessanta, alla liberazione sessuale, Reich ha dato un contributo E-N-O-R-M-E alla liberazione sessuale, l’ha fatta diventare un’arma politica, un’arma contro l’oppressione, e quelli lì sono stati anni che hanno cambiato il mondo, hanno davvero cambiato il mondo. Reich era allievo di Freud ma l’ha superato sul piano pratico proprio. Letteralmente, il termine “rivoluzione sessuale” l’ha inventato Reich. Fantastico fantastico, dice lui. Poi lei va al bagno. Io chiudo gli occhi e l’ultima cosa che penso prima di addormentarmi è che in fondo lei sembra simpatica, che mi piacerebbe che fossimo amici. Mi risveglio con le loro voci e scopro con una certa soddisfazione che sono passati a parlare di UFO, anche se forse c’è stato un avvertimento prima, una premessa del tipo “però di questo non è che mi fidi troppo, non è che ci creda davvero”, o almeno immagino che ci sia stata una premessa del genere perché adesso il tono di voce di lei è meno convinto, e in certi momenti è anzi apertamente derisorio. A quanto pare comunque gli UFO c’entrano sempre con Reich e l’orgone. Perché in quegli anni, dice lei, in cielo gli avvistamenti di UFO erano davvero un sacco, molti più di adesso, e secondo Reich era perché gli alieni stavano combattendo in quel momento questa specie di guerra cosmica contro gli esseri umani, Reich diceva che c’era questa guerra perché le navi spaziali aliene volevano distruggere l’atmosfera terrestre aspirando energia orgonica da usare come carburante, in pratica la Terra era una risorsa energetica per gli alieni. E i militari americani facevano di tutto per nascondere queste cose, ma intanto i jet militari sparavano apposta delle scie di vapore nel cielo per cercare gli UFO, e vabbè, tutta questa guerra cosmica, dice lei, creava un sacco di orgone cattivo in atmosfera, radiazioni eccetera eccetera e Reich era convinto che la sua macchina che serviva a far piovere o a far uscire il sole potesse essere utilizzata anche come macchina per ripulire l’atmosfera da questo casino, Reich la puntava in cielo e succhiava via tutto. E a questo punto ridono entrambi.
Mi addormento di nuovo, mi sembra che sia soltanto per qualche minuto ma forse invece dormo più a lungo perché quando riapro gli occhi mi giro e loro non ci sono più, devono essere scesi.
L’Università di Pechino ha pubblicato qualche giorno fa alcuni studi scientifici che raccontano nel dettaglio quello che è successo l’estate scorsa. Il primo luglio 2021, per i cento anni del Partito Comunista Cinese, è stata realizzata una vasta operazione di modifica del meteo. Il governo è riuscito a sgomberare il cielo di Pechino dalle nuvole e lo smog, non per sempre ma almeno per il tempo necessario alle celebrazioni. È il perfezionamento di una tecnica piuttosto invasiva sviluppata negli anni e che prevede l’utilizzo di ioduro d’argento, un potente nucleante artificiale che spruzzato ad alta quota permette alle goccioline e ai cristalli delle nubi di unirsi e precipitare sotto forma di pioggia o neve, pulendo così la bassa atmosfera. Il processo, con un termine pienamente reichiano, viene chiamato dagli scienziati inseminazione delle nubi.