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 2021  dicembre 16 Giovedì calendario

Ritratti di Keechant Seawell

Massimo Gaggi per il Corriere
NEW YORK Il nuovo sindaco di New York, Eric Adams, punta su una donna di colore per combattere i criminali che hanno rialzato la testa nella metropoli, per ripristinare un rapporto di fiducia tra agenti e cittadini e per riconquistare il rispetto e l’impegno di un corpo di polizia indispettito e demoralizzato: finito sotto accusa, soprattutto dopo l’uccisione di George Floyd a Minneapolis, per i metodi a volte brutali usati nei confronti degli afroamericani.La nomina di Keechant Seawell, 49 anni, 22 dei quali passati nella polizia, è sorprendente. A colpire non è tanto il fatto che sia stata scelta una donna come capo per la prima volta nei 172 anni di storia del Dipartimento, il Nypd, né che la Seawell sia nera. La città ha già avuto altri due capi della polizia afroamericani e Adams ha sempre detto che, se fosse stato eletto, avrebbe scelto una donna, considerata più empatica, per dirigere la polizia. Ma si pensava a un personaggio noto, esperto, con incarichi importanti: si scommetteva su una delle due donne che guidano le polizie di Filadelfia e di Seattle o, restando a New York, su Juanita Holmes capo delle pattuglie della volante che sorvegliano la città.
Invece per guidare un esercito di 36 mila poliziotti che, a New York, è dotato anche di un suo servizio segreto, di unità antiterrorismo e, addirittura, di una forza aerea, il sindaco ha scelto una poliziotta che oggi comanda i 125 detective della contea di Nassau a Long Island, estrema periferia orientale dell’area metropolitana (la zona dell’aeroporto Kennedy). Adams sa di aver fatto una scelta che lo esporrà a critiche se le cose andranno male, ma, prima di decidere, ha esaminato i «papabili» sottoponendoli a varie prove, compresa una finta conferenza stampa in cui al candidato venivano poste domande brutali ipotizzando episodi di terrorismo, sequestri di persona e uccisioni di neri disarmati da parte di poliziotti bianchi.
La Seawell è quella che l’ha convinto di più fino al punto di definirla pubblicamente «la personificazione dell’intelligenza emotiva» quando, ieri mattina, l’ha presentata alla città durante una cerimonia davanti alle Queensbridge Houses, le case popolari di Long Island City, nel Queens, nelle quali Keechant è cresciuta.
È chiaro che Adams, un ex capitano di polizia che ha fatto politica negli ultimi 15 anni diventando anche presidente del borough (quartiere) di Brooklyn, ha puntato su un personaggio che considera capace di ricucire i rapporti, oggi lacerati, tra polizia e cittadini.
Ma la Seawell con la sua vita dedicata al Nypd (non è sposata e non ha figli) non è solo un tipo da pubbliche relazioni: ha fatto i corsi antiterrorismo all’accademia dell’Fbi di Quantico, ha svolto attività di agente sotto copertura ed è capo del team incaricato di negoziare quando vengono presi ostaggi.
La sua sfida principale sarà quella di conquistare il rispetto degli agenti, risollevare il loro morale e convincerli a tornare a fare il loro lavoro in modo efficace ma anche più rispettoso dei cittadini. Compito non facile, visto che da più di un anno gli agenti, offesi per l’ostilità che percepiscono intorno a loro e impauriti, dato che ogni loro intervento viene filmato dai passanti e messo sui social, fanno il meno possibile.
Anche per questo il crimine è di nuovo in ascesa. Il potente sindacato di polizia che, ostile al sindaco uscente De Blasio, aveva invece appoggiato la candidatura di Adams, ha accolto la Seawell con un caloroso messaggio di auguri che contiene, però, un avvertimento implicito: «Speriamo tu abbia successo nello svolgere il secondo incarico più duro di New York: il primo, lo sai, è quello di poliziotto».
Alberto Simoni per la Stampa
Keechant Sewell, afroamericana di 49 anni, ha mandato in frantumi il soffitto di cristallo dei diritti e della parità di genere: dal primo gennaio sarà la prima donna capo della polizia di New York in 176 anni di storia.L’ha voluta il nuovo sindaco democratico Eric Adams, anch’egli afroamericano ed ex capitano del NYPD, che aveva annunciato in campagna elettorale che a vigilare sulla sicurezza della Grande Mela sarebbe stata una donna e ha mantenuto la promessa.Ha fatto diversi colloqui vagliando molti candidati fuori dalla metropoli, per poi capire che la persona giusta l’aveva a pochi chilometri dal numero 1 di Police Plaza. Sewell proviene dalla Nassau County: sotto il suo comando ha 351 poliziotti, quando s’insedierà a Manhattan ne avrà 35 mila senza contare i 17 mila impiegati del dipartimento di polizia cittadino.Quarantanove anni, cresciuta a Long Island City, nipote di un poliziotto, Sewell ha indossato la divisa 23 anni fa e ha ricoperto molti ruoli nella sua carriera che l’hanno portata a scalare con rapidità le gerarchie: pattuglia nelle strade, operazioni sotto copertura, negoziatrice di ostaggi, narcotici fino capo detective nel 2020.«Ha usato un martello e ha colpito e distrutto ogni soffitto di cristallo sulla sua strada. E oggi ha demolito l’ultimo che avevamo a New York», l’ha salutata Eric Adam introducendola ieri mattina al Queensbridge House, il complesso di case popolari di Long Island City, nel Queen, dove Sewell è cresciuta insieme a oltre seimila famiglie di afroamericani e latinos a basso reddito. «È una decisione che dà alle donne un’opportunità», ha esordito Sewell, che sarà anche il terzo afroamericano a diventare capo, ringraziando Adam. «Sono cresciuta nel Queens, questa è la mia città e ora essere parte di questo dipartimento mi dà la sensazione che il cerchio si è chiuso», ha confidato il neo capo della polizia in una video intervista al New York Post prima della nomina ufficiale.La scelta del neosindaco sembra mettere tutti d’accordo, soprattutto i sindacati che hanno invece avuto un pessimo rapporto con il sindaco uscente Bill De Blasio. Il capo del maggior movimento della polizia cittadina Patrick Lynch ha salutato con un comunicato in cui l’ironia in realtà nasconde un preciso messaggio politico. «Benvenuta capitano Sewell nel secondo lavoro di polizia più difficile d’America. Il più tosto è essere un poliziotto nelle strade di New York».Sewell ricoprirà un ruolo chiave per la strategia di Eric Adam di rinforzare il Dipartimento di polizia e dovrà gestire un budget sceso da 6 miliardi a 5,6 miliardi di dollari.Davanti ha essenzialmente due sfide: il contenimento della violenza che ha riportato negli ultimi mesi New York ai livelli del 1992; e il fenomeno degli abusi da parte degli agenti soprattutto nei confronti della minoranza. «Il nuovo capo della polizia – ha commentato un portavoce di Legal Aid Society, un’associazione dei newyorchesi più poveri – deve capire che molti problemi nella nostra comunità non giustificano la risposta delle forze dell’ordine e che le prevaricazioni della polizia devono essere affrontare seriamente e stroncate subito». In seguito all’omicidio di George Floyd, ucciso in Minnesota dall’agente Derek Chauvin, condannato poi a 22 anni di reclusione, sono state approvate diverse leggi con l’obiettivo di limitare il ricorso alla forza da parte della polizia. Norme che hanno incontrato la resistenza degli agenti che le hanno definite “insensate”.In questo clima di limitazioni, nel 2020 la polizia newyorchese ha avuto anche un’impennata di pensionamenti e dimissioni con conseguenze sulla riduzione della polizia in strada proprio nel momento in cui sparatorie, omicidi e la violenza in molti quartieri ha registrato tassi di crescita. E su questo piano Sewell sarà chiamata a ripristinare e migliorare l’addestramento delle unità in borghese anti-crimine che erano state soppresse in seguito all’omicidio Floyd. Ma che sono invece un punto centrale della strategia di Adam sulla quale Sewell è già allineata: «I crimini violenti sono la priorità numero uno». —