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 2021  dicembre 14 Martedì calendario

La Fornuma 1 in tv


Scrivo da spettatore televisivo di professione, non da cultore dei motori (non lo sono). Il mondiale vinto da Verstappen è nato da un incidente che ha permesso al pilota olandese di sfruttare la safety car a quattro giri dal termine, appaiare Hamilton e sorpassarlo a poche curve dal traguardo. Questo «sinistro» non fa che confermare una teoria: lo spettacolo della Formula 1 è spesso di una noia mortale e non è pensabile che un mondiale venga vinto perché in coda una macchina va a sbattere contro il muretto.
I telecronisti di Sky non devono prendersela con chi critica questo circo, anche loro sono vittime di uno spettacolo che si ravviva, spiace dirlo, sono per gli incidenti. Se Marc Gené non riesce a darsi pace per la decisione dei giudici (commentava la manovra di Hamilton che gli aveva permesso di tagliare la curva), figuriamoci da casa: è legittimo pensare che i commissari giochino a dadi nel prendere i loro provvedimenti.
Nonostante l’organizzazione della competizione sia passata da Bernie Ecclestone a Liberty Media, le corse rasentano la monotonia, dipendono da decisioni cervellotiche: le qualifiche sempre più astruse, i giudici di gara imprevedibili, l’abilità dei piloti sopravanzata dalla tecnologia. La Formula 1 va completamente reinventata altrimenti i preziosi accorgimenti televisivi per narrarla (la super regia, l’on-board, il race tracker, il live timing…) sono del tutto inutili. Anche perché le telecamere finiscono fatalmente per riprendere chi è in testa, relegando il resto del circo a ruolo di comparsa. Tempo fa ho scritto che è la Formula 1 dei gommisti e sono ancora convinto che il cambio delle gomme non sia la soluzione ideale per ravvivare la corsa. È lo sport dove probabilmente ci sono i maggiori investimenti anche se sono inversamente proporzionali allo spettacolo offerto.
È brutto dirlo, ma la Formula 1 è interessante solo quando diventa autoscontro.