Specchio, 12 dicembre 2021
In Austria la parola dell’anno è “Cancelliere ombra”
L’Austria ha deciso quale è la sua “parola dell’anno” per il 2021: Schattenkanzler, letteralmente “cancelliere ombra”, l’espressione ironica che è stata utilizzata da molti austriaci dopo le dimissioni del cancelliere Kurz per indicare come il presidente dell’ÖVP avrebbe comunque continuato a determinare le politiche del governo, e non il suo successore Alexander Schallenberg (che poi si è dimesso pure lui, e Kurz ha annunciato che lascia la politica). Nella votazione online che premia la parola che più rappresenta il Paese per quanto è accaduto durante l’anno, organizzata da una giuria di esperti guidata da Rudolf Muhr della “Società per il tedesco austriaco” dell’Università di Graz, Schattenkanzler ha ricevuto 2.104 voti sul totale di 11.843 preferenze espresse dal pubblico. Per avere un’idea di quante parole sono state esaminate: i votanti hanno suggerito 5.362 termini che potevano ambire al titolo.
La corsa per il primo posto si è rivelata molto serrata quest’anno: Schattenkanzler ha vinto per solo dodici voti davanti a 3G, che ha raccolto 2.092 preferenze. “3G” è il termine utilizzato in Austria, ma anche in Germania, per descrivere le condizioni del green pass locale, geimpft, genesen, getestet, vaccinato, guarito dal virus, testato. In Austria il termine 3G, così come il 2G (vaccinato o guarito) è entrato nel linguaggio quotidiano per parlare delle modalità d’accesso a molte attività e servizi. A pari merito con 3G si è piazzato sul podio Ninja Pass, il nome del sistema riservato a bambini e adolescenti per mostrare i risultati dei test Covid fatti a scuola.
Il tema “ambiente” non è rimasto fuori dalle scelte degli austriaci: Klimaticket (biglietto climatico), la tessera lanciata nel 2021 per viaggiare su tutti i mezzi pubblici del Paese a 1 euro al giorno lasciando a casa l’automobile, ha conquistato la terza posizione con 898 voti. Il puzzle delle parole austriache dell’anno è completato da cringe, imbarazzante per chi osserva una determinata situazione, eletto lemma dei giovani. E poi c’è Querdenker, letteralmente “pensatori laterali”, che in senso positivo indicava gli spiriti liberi, persone anticonformiste, fuori dagli schemi, ma che nella situazione pandemica «sono diventati i negazionisti del coronavirus, novax e teorici del complotto», come ha scritto la giuria del premio.