la Repubblica, 12 dicembre 2021
Fantozzi contro nessuno
Si moltiplicano i casi di licenziamento online, una mail, un sms, una videochiamata senza replica (ultimo il caso della Yazaki di Grugliasco, che ha usato la piattaforma Teams per congedare una novantina di dipendenti). Le persone coinvolte se ne lamentano assai: il modo asettico, dicono, ferisce anche più del provvedimento. Non che fosse prevista, nel licenziamento vecchio stile, la possibilità di un contraddittorio. I padroni di una volta non erano meno padroni di quelli di adesso. Ma l’abolizione di ogni contatto personale, soprattutto in casi come questi, rimanda inevitabilmente all’abolizione dalla responsabilità individuale. Chi ti ha licenziato? Nessuno. Ovvero: ti ha licenziato l’azienda, che a quanto pare non è una somma di persone fisiche, sia pure disposte a piramide, e con un ordine gerarchico molto rigido; è un’astrazione operante, e parlante, ma senza volto, impossibilitata alla stretta di mano, sia pure per congedarti. Un’entità incorporea. La corporation incorporea sembra un gioco di parole, ma non lo è. Perfino il più caustico e radicale critico dell’aziendalismo, il compianto ragionier Fantozzi, quando doveva immaginare l’empireo aziendale, l’ultimo cielo nel quale risiedeva, mezzo divino mezzo umano, il capo supremo, lo immaginava come una persona, ovviamente maschio, anziano e di bell’aspetto, e in grado di dirgli, con voce da padreterno: Fantozzi, si accomodi. Ora Fantozzi, quand’anche dovesse essere convocato in cielo, o prenderlo d’assalto, lo troverebbe vuoto.