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 2021  dicembre 11 Sabato calendario

IL METRO DI GIUDIZIO O IL GIUDIZIO DEL METRO? – L’ALTEZZA (O MANCANZA DI) È SEMPRE STATO UN TASTO DOLENTE PER VIP E POLITICI: LA CARRÀ INDOSSAVA DEGLI ZATTERONI QUANDO DOVEVA ESIBIRSI VICINO A MINA. D’ANNUNZIO, PER ARRUOLARSI IN ESERCITO SI AGGIUNSE 5 CENTIMETRI E VITTORIO EMANUELE III, SOPRANNOMINATO “SCIABOLETTA”, COSTRINSE IL REGIO ESERCITO ITALIANO AD ABBASSARE LA STATURA MINIMA PER IL RECLUTAMENTO – MA C’È ANCHE CHI HA SOFFERTO DI ALTEZZA: CLINT EASTWOOD NON RIUSCIVA HA TROVARE LAVORO PERCHÉ...

Gli olandesi, il popolo più alto del mondo, si sono abbassati. Rispetto a 30 anni fa, le donne si sono rimpicciolite di 1,4 centimetri e gli uomini ne hanno perso uno. Lo studio della Cbs non esclude che l'abbassamento sia dovuto all'immigrazione, anche se fa notare che «gli uomini senza antenati migranti non sono cresciuti di statura». 

A metà Ottocento l'olandese medio era alto circa 1,63 metri, 150 anni dopo - anche grazie a una dieta a base di formaggi, latte e yogurt, secondo alcuni studi - è cresciuto fino a 1,83 metri. Tuttavia hanno poco da lamentarsi: anche se hanno perso un centimetro, il 21% degli uomini è più alto di un metro e 90 attestandosi così, per la cinquantesima volta in 50 anni, il primato in altezza dell'intero globo. 

A fare da contraltare ai giganti dei Paesi Bassi sono gli abitanti di Timor Est che, nonostante la salutare aria di mare, non superano il metro e 60, una bassezza da far invidia a Danny DeVito che, dall'alto dei suoi 147 centimetri, si è sempre autoproclamato «il nano più alto del mondo!». 

L'attore, della sua statura, ci ha sempre riso su tanto che in questi mesi sta girando il sequel de I gemelli affianco ad Arnold Schwarzenegger (188 cm). Non aveva lo stesso coraggio Raffaella Carrà (168 cm) che, nonostante non fosse la più bassa, soffriva molto quei dieci centimetri che la separavano da Mina (178 cm).

Ricordava Gigi Vesigna, storico direttore di Tv Sorrisi e Canzoni: «Quando fecero insieme Milleluci, io feci una copertina di Tv Sorrisi e Canzoni con loro due, e metterle d'accordo fu una via crucis. Raffaella per avvicinarsi a Mina mise degli zatteroni con una zeppa pazzesca. Mina, che non voleva dargliela vinta, si infilò delle scarpe altissime, e si innescò una corsa al rialzo; in più il fotografo usò degli obiettivi che allungavano. 

Alla fine le foto erano assolutamente sproporzionate». Usa tacchi altissimi anche la scrittrice argentina Isabelle Allende (150 centimetri scarsi). Se potesse ne farebbe a meno ma «sono così bassa che per me è impossibile guardare le persone in faccia: le guardo all'altezza dell'ombelico, e poi vedo le loro narici e i peli dentro. È orribile». 

Paradossale, invece, la cantante australiana Natalie Imbruglia (160 cm) che fino alla tarda adolescenza era convinta d'essere troppo alta: «Tutti i miei familiari erano più bassi di me». Non ebbe da mettersi tacchi Gabriele D'Annunzio (158 cm) che, per arruolarsi, si aggiunse semplicemente 5 centimetri e, per sua fortuna, nessuno stette lì a misurarlo. Fosse nato una manciata d'anni più tardi non avrebbe neanche dovuto mentire. 

Vittorio Emanuele III (152 cm), il più piccolo dei Savoia e per questo soprannominato «Sciaboletta», costrinse il regio esercito italiano ad abbassare la statura minima per il reclutamento. Di politici bassi il mondo ne è pieno, da Amintore Fanfani (163 cm) che chiedeva senza problemi pacchi di giornali per meglio arrivare al microfono nei comizi, all'attuale ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta (154 cm) che, stufo di essere preso di mira solo per la sua statura, nel 2013 si lamentò sulle colonne del Corriere: «Massimo D'Alema mi ha chiamato energumeno tascabile, Furio Colombo mini-ministro. 

La damnatio di Gino Strada, la «seggiola» di Dario Fo, gli psicologismi d'accatto di Francesco Merlo, per cui la mia politica sarebbe frutto del mio complesso... Bastaaa!!! Una battuta la accetterei. Ma in queste parole infami c'è lo sguardo che mi è dedicato, ed è profondamente razzista. Io sono piccolo. Perché tanta ferocia nei miei confronti?». 

Sotto al metro e 60 ci sono stati anche Ben Gurion (152 cm) e Deng Xiaoping (152 cm), Yasser Arafat (157 cm) e Mahmoud Ahmadinejad (158 cm). Il record di capo di Stato più basso di sempre spetta però al presidente messicano Benito Juárez (137 cm) ma la sua altezza non gli ha di certo impedito di passare alla storia come uno dei più importanti personaggi politici del Paese. 

Più alto ma non abbastanza per non soffrire «della sindrome dell'uomo piccolo» l'ex presidente francese Nicolas Sarkozy (164 cm) che nel 2009, durante la commemorazione dell'anniversario dello sbarco in Normandia, per non sfigurare a fianco del collega statunitense Barack Obama (187 centimetri), fu immortalato mentre teneva il suo discorso su uno sgabellino. 

Poi, dato che non bastava costringere la moglie Carla Bruni (175 cm) a rinunciare ai tacchi, quando posava affianco a lei, non esitava per la gioia dei fotografi a mettersi in punta di piedi. Più di recente anche il suo successore Emmanuel Macron (173 cm) che, pur non essendo propriamente basso, quando ha stretto la mano del primo inglese Boris Johnson (175 cm) ha recuperato quel paio di centimetri che li separavano facendo leva sui piedi.

Per anni abbiamo sentito dire che nelle scarpe di Silvio Berlusconi (tra i 165 e 171 cm) ci fossero magici tacchi occulti ma, per sfatare il mito una volta per tutte, l'ex presidente del Consiglio s' è tolto le scarpe in pubblico mostrando suole più che ordinarie. Al contrario del leader coreano Kim Jong-Un (tra 162,5 e 170 cm) che, stando al giornale Choson Ilbo, nasconderebbe nelle scarpe un rialzo di ben 7 centimetri e mezzo. Nessuno però osa confermare. 

L'importanza della statura per i dittatori coreani non è un mistero dato che suo padre Kim Jong Il, che di centimetri ne misurava due in meno del figlio, le scarpe se le faceva montare direttamente su degli zatteroni. I rialzi interni piacciono molto anche ai divi di Hollywood, da Richard Gere (tra 168 e 170 cm) a Zac Efron (dai 168 ai 172 cm), passando per Tom Cruise (tra 168 ai 170 cm) e Antonio Banderas (dai 170 ai 174 cm). 

La vita però non è facile neanche per chi guarda il mondo dall'alto in basso. Usain Bolt (195 cm) ha sempre avuto difficoltà a correre i primi 30 metri: «Sono troppo alto, questione di baricentro, fatico a uscire dai blocchi, i primi tre appoggi mi danno problemi». 

Clint Eastwood (193 cm) non riusciva ha trovare lavoro: «Era sempre la stessa storia: avevo la voce troppo bassa, strizzavo troppo gli occhi, ero troppo alto... E so che se in questo istante entrassi in un ufficio casting dove nessuno sa che sono Clint Eastwood, mi ripeterebbero le stesse cose. La mia voce è ancora troppo bassa, continuo a strizzare gli occhi e di recente mi hanno paragonato a una piccola sequoia. 

Ma dopo i western che ho fatto in Spagna, all'improvviso sono diventato Clint Eastwood e adesso sono gli altri uomini troppo alti e che strizzano troppo gli occhi a maledirmi!». La ballerina Luciana Savignano, prima di diventare una stella, fu scartata dalla Danza dei Moretti all'Arena di Verona perché troppo alta: «Così nel corpo di ballo della Scala mi affidarono il ruolo del cavaliere in un'opera con la regia di Margherita Wallmann». 

Peter O' Toole (188 cm) avrebbe fare voluto più commedie romantiche, ma gli diceva che era troppo alto per il ruolo di un innamorato: «Avrei messo a disagio le partner». E infine lo scrittore James Ellroy (190 cm) dovette rinunciare alla sua passione, le Porsche: «Ne ho comprate ma le ho vendute perché sono troppo alto». Sembra chiaro che i centimetri in più o in meno non hanno però impedito a nessuna di queste persone di raggiungere i propri successi. 

A confondere le idee però ci si mettono gli studi, che in materia di alti e bassi, sono per lo più contradditori. Eccone alcuni: «Le donne basse di statura vivono più a lungo» (Albert Einstein College di New York); «le donne alte più di 175 centimetri hanno il 31% in più di probabilità di raggiungere i 90 anni rispetto alle donne alte meno di 160 centimetri» (Scuola per l'oncologia e la biologia dello sviluppo di Maastricht); «l'80 per cento dell'altezza di un individuo è determinata geneticamente» (Gwas per Nature Genetics); «nei Paesi in cui la qualità dell'alimentazione è migliorata negli ultimi decenni, le ragazze e i ragazzi sono in media sensibilmente più alti dei loro genitori (The Lancet); «l'altezza, per gli uomini, si traduce in uno stipendio più alto. 

Ogni sette centimetri in altezza corrispondono a quasi due mila euro in più l'anno» (Exeter Medical School); «i maschi di bassa statura sarebbero molto più affidabili dal punto di vista economico poiché tenderebbero a guadagnare più soldi» (Università del Michigan); «gli uomini bassi sono meno maturi, meno positivi, meno sicuri, meno virili, meno capaci, meno estroversi, più inibiti, più timidi e più passivi» (Stature and Stigma di Martel e Biller); «gli uomini alti meno di 173 cm un tasso di divorzi inferiore del 32% rispetto agli altri» (Università del Michigan). Cosa sia vero e cosa no, poco importa. Come amava dire il grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec (152 cm): «Ho la statura del mio nome».