Corriere della Sera, 9 dicembre 2021
Le parole più cercate dagli italiani su Google nel 2021
Una palla, o una pallina, che rotola ci salverà (dal Covid). È quanto emerge dalle tradizionali classifiche di Google relative ai termini che nel 2021 hanno evidenziato un aumento di ricerche rispetto all’anno prima (non i più digitati in senso assoluto, dunque).
Fra i primi dieci più gettonati sette sono relativi a personaggi o eventi sportivi: di calcio soprattutto, con la serie A in testa. Seguono gli Europei che ci hanno visto trionfare in estate (secondo posto), la Champions League (quinto) e la tragedia a lieto fine del fantasista dell’Inter Christian Eriksen (settimo), che si è accasciato a terra per un arresto cardiaco durante il match degli Europei fra Danimarca e Finlandia e negli ultimi giorni è tornato ad allenarsi, anche se il suo futuro da professionista è incerto. C’è anche tanto tennis, con i tornei del Roland Garros (sesto), di Wimbledon (ottavo) e con l’uomo che li ha resi ancora più avvincenti ai nostri occhi: Matteo Berrettini, che ha centrato i quarti di finale sulla terra rossa di Parigi e la finale sull’erba di Londra.
Due considerazioni sull’onnipresenza dello sport: potrebbe aver influito il ritorno delle competizioni dopo gli stop o i rinvii dovuti alla pandemia, assieme al bisogno di evadere da preoccupazioni e restrizioni. L’altro aspetto di cui tenere conto è il funzionamento di Google che, soprattutto se si tratta di eventi in diretta, fornisce sempre più spesso risposte immediate senza che si debba cliccare su alcun link (ormai più dei due terzi delle ricerche non portano ad alcun clic, fonte: SimilarWeb) e quindi viene consultato da chi vuole sapere come sta andando una partita o vuole rimanere aggiornato su classifiche, calendari e tabellini. Google, insomma, si conferma motore di risposta, più che di ricerca.
Tornando alla classifica principale, il Covid si insinua in terza posizione con Classroom, che è uno dei programmi usati per la didattica a distanza, e al nono posto, con il green pass, il certificato di negatività oppure di avvenuta vaccinazione o guarigione che da lunedì scorso è ancor più imprescindibile nel nostro quotidiano. L’outsider, invece, è l’indimenticata e indimenticabile Raffaella Carrà (quarta), scomparsa lo scorso 5 luglio (è anche prima nella graduatoria dei personaggi noti che ci hanno lasciato quest’anno).
In quella dei personaggi viventi e più gettonati in testa ci sono Eriksen e Berrettini. La politica trova spazio con il presidente del Consiglio Mario Draghi (terzo) e l’ex premier Giuseppe Conte (settimo), da cui Draghi ha preso il testimone lo scorso febbraio. Al quinto posto ci sono i Måneskin, il quartetto rock italiano esploso a X Factor e poi vittorioso a Sanremo, all’Eurovision Song Contest e protagonista di un exploit di ascolti su Spotify in tutto il mondo. Gli altri, fatta eccezione per Orietta Berti che si piazza in nona posizione sulle ali della hit estiva Mille, sono ancora atleti: Gianluigi Donnarumma (quarto), passato dalla porta del Milan a quella del Paris Saint-Germain; il tennista Jannik Sinner (sesto), che ha da poco scaldato le Atp Finals di Torino; Federica Pellegrini (ottava), con il suo lungo addio al nuoto; infine il doppio oro olimpico – 100 metri piani e staffetta quattro per 100 metri – Marcell Jacbos (decimo).
Scorrendo le altre classifiche ci si imbatte nel prepotente e necessario ingresso del digitale nel nostro quotidiano: in «Come fare?» l’identità digitale Spid ha conquistato la vetta a scapito dei classici nodo alla cravatta, curriculum e lavatrice. Lo Spid, fra le altre (numerose) cose, è utile per scaricare il green pass, che si ripropone al secondo posto di questo elenco e guida anche lo spaccato ad hoc sul tema Covid (qui sul secondo gradino del podio c’è «Prenota il vaccino anti Covid»).
In «Cosa significa», invece, emerge l’interesse dei cittadini per i temi della politica: il ddl Zan, il disegno di legge contro l’omotransfobia affossato in Senato, è primo. Forse è un segnale.